giovedì 19 marzo 2020

Cronache dal coronavirus - Amazon

Io e Gio ci siamo messi insieme nel 2002.
Da allora ad oggi, e sono solo 18 anni in fondo, sebbene aspirassimo ad una vita normale  siamo passati attraverso una serie di eventi rocambolechi che comprendono cose come tumori e traslochi, fallimenti e repentini cambi di lavoro: giustamente , ad un curriculum come il nostro non poteva mancare un'epidemia.
Una delle cose che ci ha sempre tenuto uniti è la nostra capacità di spalleggiarci a vicenda nei momenti difficili. Sebbene normalmente siamo in grado di tirarci i piatti ,se succede qualcosa di serio io sono certa di voltarmi e avere le spalle coperte da lui.
In questo frangente non è stato diverso: non appena si è capito che questa storia avrebbe avuto l'impatto di un meteorite sulla mia vita, Gio si è resettato in modalità supereroe: ha placato la mia ansia, gestisce Sofia in modo che lei non si annoi , fa in modo che la casa non derivi a giungla e che ci sia del cibo in stato di decomposizione non troppo avanzato in cucina.
Ah, nel frattempo lavora in remoto.
Sofia, con davanti l'esempio del padre, si è subito allineata e ormai si gestisce praticamente da sola. Non ha mai fatto neanche un capriccio e si limita  a dire 60 o 70 volte al giorno "che pizza però! " che mi sembra il minimo sindacale per una novenne rinchiusa in casa.
Io, nel frattempo torno ad orari improbabili, con uno stato d'animo immaginabile e sono simpatica come una pantera . Alterno fasi di mutismo catatonico a fasi di logorrea, con ritmi imprevedibili e sono totalmente ignara delle necessità basali della sopravvivenza.
Ieri mio marito mi ha fatto vedere un elastico da fitness
"Hai visto cosa ho preso su Amazon? così posso allenarmi un po' anche in casa" ha detto
"Figo! "ho risposto io guardando l'elastico "ah, ho ordinato anche io una cosa su amazon, il pacco dovrebbe arrivare entro il 19"
"Cosa hai preso?" mi ha chiesto
"Una bottiglia di Southern Comfort"



Nessun commento: