lunedì 17 agosto 2009

Dialetti

Le cartelle cliniche e i documenti medici sono scritti in un linguaggio formale che spesso appare incomprensibile a chi non è del ramo. Ma se è vero che questo serve a volte ai medici per nascondersi dietro alle parole, come faceva Don Abbondio di manzoniana memoria, è vero anche che serve agli addetti ai lavori per esprimere concetti complessi con poche sillabe, come si fa in ogni professione.
Dietro a questo linguaggio ufficiale, in un ospedale esiste un gergo parallelo, che serve ai medici per parlare tra loro in modo informale usando ancora meno sillabe.
Questo dialetto medico, che non arriva mai alle orecchie del paziente o dei familiari, ha il pregio di condensare una serie di fatti e impressioni in un numero di parole estremamente ridotto, permettendo lo scambio di informazioni in maniera veloce e accurata, e se a volte può sembrare irriguardoso o cinico è perchè, come strumento di lavoro, non ha criteri estetici o etici, ma solo funzionali.


Il nostro , per esempio è un mix di espressioni culinarie e citazioni cinefile, passando per il gergo infantile e il dialetto regionale...una cosa insomma che farebbe la gioia di un glottologo esaurito, e suona più o meno così:

Sala operatoria:

Ho fatto il bollito
Ho ecceduto nella somministrazione di farmaci, ritardando il risveglio del paziente

Deve fare una smontectomia
Deve essere sottoposto ad un intervento lungo e complesso di cui neanche il chirurgo è in grado di determinare l'entità e la radicalità prima dell'apertura

Sta a fà la caccia al globulo rosso
Il chirurgo si sta dilungando nella fase dell'emostasi

Oggi famò il pollo
La gravità delle condizioni del paziente e il tipo di intervento rendono molto improbabile che riesca a superare l'intervento

Rianimazione:

Sta carino
Le condizioni cliniche del paziente sono in lieve ma costante miglioramento

è loffia (o è moscia)
Nonostante non vi siano segni clinici sfavorevoli la ripresa del paziente non è quella attesa

Ha fatto badaboùm
Le condizioni del paziente sono peggiorate in modo repentino

Fà nora bora tora
è sottoposto a terapia di supporto polifarmacologica massimale

Stiamo aspettando che lo chiamino a Villa Celeste
Le condizioni generali del paziente sono gravissime e si attende l'exitus in poco tempo.

Invito i colleghi a dare il loro contributo all'analisi linguistica del dialetto medico regionale...pensa quanto sarebbero felici i leghisti...potremmo farci un esame del corso di laurea...

venerdì 7 agosto 2009

Medicina estetica

Essendo una donna occidentale del 21esimo secolo sono anch'io costretta a sottopormi alla barbara e decadente pratica della depilazione. Il rito sadico al dio della bellezza femminile viene perpetrato mensilmente da una simpatica signora, che ha superato da un po' gli "anta" e che, mentre mi cosparge con cera bollente parti sensibili, cerca di distrarmi raccontandomi delle sue scorrerie nel mondo della chirurgia estetica. Non c'è filo, collagene, botulino, placenta che questa simpatica estetista non abbia provato nel tentativo di conservarsi simile a quando girava in vespa con una gonna a ruota nei "roaring fifties". L'ultimo ritrovato, l'ho appreso venerdì, è un farmaco che ha praticamente "rubato" al suo chirurgo estetico e che ha un effetto rassodante "meraviglioso" senza praticamente effetti collaterali, essendo" omeopatico".Siccome un chirurgo estetico dedito all'omeopatia è una cosa che non ha nessun senso non ho resistito e mi sono fatta dare la confezione per leggere la composizione.Il ritrovato meraviglioso è composto di:
vitamine del gruppo B
vitamine del gruppo C
placenta suina
collagene suino
muscolo suino
estratto di surrene suino
epidermide suina
un paio di erbe irrilevanti
Il costo di 5 fiale di questa roba è 42 euro.Io capisco poco di medicina estetica, perciò non so assolutamente se questa cosa possa avere le qualità che vanta, ma dalle mie scarse conoscenze di economia domestica pensavo: se io prendo un paio d'etti di San Daniele e lo mischio con una bustina di supradyn la composizione è la stessa e con 7 euro me la sono cavata.O no?