tag:blogger.com,1999:blog-17375224417574533862024-03-22T19:38:32.779+01:00PropofolAnestesia e altre cose buffe e misteriosePropofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.comBlogger574125tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-83371369553054572552024-03-22T19:38:00.006+01:002024-03-22T19:38:00.260+01:00mali della tecnologia<p> Tra i 100 ricordi che spero i MIB mi tolgano con un neuralizzatore ci sono diverse consulenze dei miei anni giovanili nel reparto psichiatria, sezione disturbi dell'alimentazione. Consulenze a giovani donne, di fatto già morte, che terminavano con un forzatissimo "non indicazione al trattamento rianimatorio" scritto proprio con la gola chiusa e la penna che si rifiutava.</p><p>Accanto a me operatori e parenti tutti segnati da quel senso di disperata impotenza di chi si deve arrendere all'invisibile. </p><p>Di quelle esperienze mi è rimasto un atteggiamento rigidissimo verso qualunque commento sul corpo di una donna e una gran paura che quel mostro possa sfiorare anche solo per un attimo mia figlia e trascinarla in quel buco nero. </p><p>A volte però forse arrivo un po' alla paranoia.</p><p>Il mese scorso infatti si è rotta la bilancia a casa e ne ho ricomprata una in offerta di quelle che ti calcolano pure il bmi, l'impedenziometria, la percentuale di massa grassa, di massa magra, di massa ossea, fortunatamente non di quella cerebrale sennò mi sarebbero venuti ancora più problemi di autostima.</p><p>Questo oggetto di grande impatto tecnologico ovviamente si sincronizza con l'apposita app del telefonino e gli manda tutte le misurazioni.</p><p>Il terzo giorno, quindi, sincronizzo l'app dopo essermi pesata e trovo 34 nuove misurazioni, di cui 3 mie e 29 tutte sui 49 kg, peso che esclude Gio più o meno dalla terza media. </p><p>29 misurazioni mi hanno subito insospettito: cos'è questa nuova attenzione al peso in una tredicenne? Mi sono mossa cautamente e ho cercato prima di approcciare il discorso con qualche domanda...."Sofi, quant'è che pesi e quanto sei alta?"</p><p>"senza neanche guardarmi ha risposto: " boh, ma' ,peserò sui 50 kg..."</p><p>visto che quest'approccio non sortiva risultati mi sono messa a controllare la sua alimentazione: al secondo piatto di pasta e lenticchie che si versava mi è sembrato improbabile che avesse una tendenza all'anoressia...ho controllato se andasse a vomitare dopo il pasto, ma si è sbragata sul divano col telefonino in mano a guardare i video di youtube.</p><p>Nel frattempo risincronizzando il telefono ho trovato altre 10 misurazioni. </p><p>Sempre più perplessa mi sono messa a studiarle e ho visto che erano tutte ravvicinate tra le 7 e le 7.15 del mattino, così mi sono appostata fuori dal bagno e facendo la vaga ho cominciato a passare e ripassare come se stessi facendo altro per sbirciare dalla fessura della porta.</p><p>Ebbene dopo 3 minuti mi sono resa conto che questa piccola deficiente sale sulla bilancia per arrivare più vicina allo specchio e mettersi meglio il rimmel. E la bilancia ogni volta che si attiva e registra il peso mandandolo poi dritto al mio telefonino. 29volte in 15 minuti perché sale, riscende e risale managgia a lei!!!!!!<br /></p><p>L'ho pesantemente insultata mentre mi guardava senza capire con la faccia di chi dice: "azzo vuoi?! " , ho disinstallato l'app della bilancia smadonnando e poi sono tornata in cucina pensando, ma con sollievo , che fare il genitore è il peggior mestiere del pianeta<br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-21996525526490923222024-03-15T17:20:00.001+01:002024-03-15T17:20:00.131+01:00Poi ti chiedi perchè siamo amici da 20 anni...<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1hT42N1phK7zRRSM1FpRXAALw0pT7MAVb_SZRgQWJKrbqbQscbkUV198i6sRL62XoGKYnFNm7HF6AcfXWNaBWhfosktsXIMEj2O1sarPkcu6mI0yaRwb-X2JQQOUl6LpiXydQBCXgXB3aeBrsGaOeu_EaX2_K8MBDQElfk83K1rkZ2tbp-PYlCJMN8DKx/s1027/Screenshot%20from%202024-02-26%2017-20-11.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1027" data-original-width="699" height="506" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1hT42N1phK7zRRSM1FpRXAALw0pT7MAVb_SZRgQWJKrbqbQscbkUV198i6sRL62XoGKYnFNm7HF6AcfXWNaBWhfosktsXIMEj2O1sarPkcu6mI0yaRwb-X2JQQOUl6LpiXydQBCXgXB3aeBrsGaOeu_EaX2_K8MBDQElfk83K1rkZ2tbp-PYlCJMN8DKx/w345-h506/Screenshot%20from%202024-02-26%2017-20-11.png" width="345" /></a></div><br /> <p></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-53571200927663788662024-03-08T22:08:00.002+01:002024-03-08T22:08:00.129+01:00vivi e lascia vivere<p> Io sto invecchiando male, e questo è palese a tutti, ma mi sembra sempre di più che ci sia una quantità di gente che rompe i coglioni al prossimo costantemente, per qualsiasi cosa. Gente che non riesce a fare a meno di sottolineare qualsiasi imperfezione anche in cose che non la riguardano minimamente, che non riesce ad astenersi dal commentare il lavoro degli altri, la vita degli altri, le scelte degli altri, qualunque esse siano, cercando qualsiasi appiglio per trovare errori, difetti o mancanze o fare osservazioni. </p><p>Sempre più gente convinta di avere titolo per fare commenti, anche con toni e scelte di parole ben aldilà di quello che io considererei una "pacata osservazione", su tutto quello che gli capita sotto gli occhi, solo per il gusto della polemica, della critica, del rimprovero.</p><p>La scorsa settimana alle 8 del mattino ho chiesto ad un infermiere se aveva fotocopiato la cartella del paziente che doveva andare via. </p><p>"Non l'ho fatto! nessuno mi ha detto di farlo" ha risposto lui piccato</p><p>io sono stata zitta , ma la mia collega ha subito ribattuto: Non ci dovrebbe essere bisogno di dirlo! queste cose fanno parte delle mansioni infermieristiche!</p><p>La discussione è andata avanti altri 10 minuti.</p><p>10 minuti di parole al vento per un dialogo che doveva essere:</p><p>"Mario, hai fotocopiato la cartella del paziente?"</p><p>"No, Propofol, ora lo faccio."</p><p>12 secondi in tutto, compresa la pausa per sorseggiare il caffe.<br /></p><p>Ora, consentitemi un luogo comune, sarà che io sono romana e noi siamo stati inclini, dai tempi dell'impero a Gigi Proietti, a cercare di non rompere il cazzo alle gente se proprio non è necessario. Vivi e lascia vivere è un bel motto che io mi sento di abbracciare caldamente.</p><p>Però pensando a queste persone cercavo di trovare un denominatore comune che mi spiegasse che gusto ci provano a comportarsi così, anche perché il loro comportamento ha un riflesso sull'intero ambiente in cui stanno, sia esso la famiglia o la sala operatoria o il gruppo sportivo. All'inizio pensavo fosse una questione di pignoleria, del fatto che queste persone notano molti dettagli e quindi li enfatizzano, ma non è questo: guardandoli bene mi sono convinta che loro rompono le palle agli altri per dimostrare che esistono. Evidentemente sono così insicure che se non sono al centro dell'azione, se gli altri non focalizzano su di loro la loro attenzione, non si sentono "riconosciute" e hanno paura di non essere considerate. Sembrano forti, ma in realtà sono talmente deboli che se qualcuno non gli dimostra di prenderli in considerazione ogni momento si sentono sparire. </p><p>Questa profonda spiegazione psicosociale non mi leva del tutto la voglia di dargli una capocciata. Però un po' si<br /></p><p><br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-83543510859524435732024-03-02T17:58:00.001+01:002024-03-04T20:10:14.300+01:00Una vera scienziata<p>In città ci sono stati dei disordini in cui era coinvolta anche la polizia. Siccome la cosa ha avuto un po' di risonanza, gli amici di fuori mi hanno mandato messaggi. Tra i primi, Ale, il padrino di Sofia, laureato in fisica,anche lui con figli "piccoli"<br /></p><p><span style="background-color: #fcff01;">A: Oh, ma Sofia è stata coinvolta negli scontri?</span></p><p><span style="background-color: #04ff00;">Io: No, per fortuna a quell'ora era a casa che partecipava alle olimpiadi di matematica</span></p><p><span style="background-color: #fcff01;">A: Nella torre d'avorio mentre il mondo brucia...</span><br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-65662195848462657112024-02-24T18:15:00.000+01:002024-03-04T20:11:03.970+01:00Povero Agamennone<p>Sofia ha un'amica che si chiama Elettra. Io quando ho sentito il nome sono rimasta un po' stupita: "Accidenti" ho detto " le hanno dato un nome impegnativo!</p><p>Lei mi ha guardato indignata: "Mamma, ma guarda che mica perché si chiama così dev'essere come quella scema di Elettra Lamborghini!!!!"</p><p>Grazie, professor Colleoni, per tutte le volte che mi ha interrogato in letteratura greca, per avermi trattenuto intere domeniche in casa a tradurre pedissequamente i tragici greci e per avermi costretto con metodi brutali e retrivi a ignorare quasi completamente l'esistenza di Elettra Lamborghini, il cui nome , tutto sommato, è meno impegnativo della sua più illustre ed oscura omonima...<br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-54230892811893950772024-01-13T21:37:00.018+01:002024-01-13T21:37:00.127+01:00Ma come fai a dirglielo<p> L'altra sera sono arrivata in terapia intensiva per dare il cambio al collega e, invece della solita scena di tranquillità precena ho trovato un campo di battaglia con tanto di modelli INPS del decesso da preparare.</p><p>Il collega che smontava, un anziano preparato a tutto, mi è venuto incontro con l'aria di chi ha venduto cara la pelle: "Mario, tutto bene?"</p><p>"Bene un cazzo...sono montato stamattina alle 8 e non sono riuscito neanche ad andare al cesso...il paziente del letto uno è morto stamattina, abbiamo ricoverato il letto tre alle 15, alle 16 il letto due ha deciso che doveva morire pure lui e si è arrestato così, all'improvviso, senza nessun segno, siamo stati a lavorarci fino adesso, l'ho ripreso non so come e l'ho stabilizzato..."</p><p>"minchia...."ho esordito io</p><p>in quel momento entra Debora la specializzanda, con l'aria fresca e riposata di una trentenne, che guarda il collega tutta felice: "Allora Mario, io vado: grazie! grazie mille! è stata una giornata fantastica! ho visto tantissime cose che non avevo mai visto!" ha detto, trasudando entusiasmo.</p><p>Io ho taciuto, Mario l'ha guardata e si vedeva palesemente che stava per dire altro, poi però ci ha ripensato e ha detto solo "Prego , figurati" </p><p>Ed io l'ho ammirato tanto per questo.<br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-50474113411821147362024-01-08T21:37:00.001+01:002024-01-08T21:47:48.438+01:00Bisogna ammettere la sconfitta<p> Mentre per fare un'anestesia vera e propria serve un anestesista, per fare un'anestesia locale basta un po' chiunque: chirurghi, dermatologi, ortopedici. La differenza sta, secondo me, in quella che si potrebbe chiamare "Prestazione minima richiesta." E sì, perché fare un anestesia locale non è così semplice come immaginano alcuni: non basta buttare dell'anestetico a casaccio vicino a dove si taglia, o meglio non sempre basta; e come sempre ci sono alcuni che studiano quello che fanno e altri che fanno cose a caso pensando che qualcuno cimetta una toppa. Tipico è l'esempio dell'ernia inguinale, procedura che viene fatta in locale "assistita" dall'anestesista: se il chirurgo sa quello che fa l'assietnza si limita a due chiacchere col paziente, se il chirurgo pensa che basta una punturina qua e là mentre taglia a me tocca fare delle dosi di anestetitco e antidolorifico che basterebbero per un trapianto di fegato.</p><p>Mediamente i nostri ortopedici sono bravini con l'anestesia locale, soprattutto uno, che è uno specialista della chirurgia del piede e di solito fa tutto da solo senza neanche coinvolgerci; io però, che mi stufo a stare con le mani in mano e sono un impaziente, quando sto con lui gli chiedo se posso fare io l'anestesia locale, così ne approfitto per muovere un po' le mani o addestrare lo specializzando.</p><p>"Anestesia perfetta" mi ha detto l'altro giorno uscendo dalla sala "la paziente non ha sentito nulla"</p><p>"maddai?! ho risposto io con un po' di spocchia "proprio come se fossi un'anestesista, eh?"</p><p>"no" ha risposto prontamente lui " proprio come se tu fossi un ortopedico"</p><p>Game. Set. Match. <br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-82274580785385243962023-12-15T12:08:00.005+01:002023-12-15T12:08:00.135+01:00Chi va con lo zoppo<p>Venerdi: messaggio mio in una discussione sulle rivalutazioni settimanali nella chat di reparto: "...queste visite non devono essere delle valutazioni complete, ma solo una panoramica a volo d'uccello sugli interventi della settimana...."</p><p></p><p>Lunedi: sto spiegando ad una specializzanda la visualizzazione ecografica del nervo sciatico: "...e vedi? questo è il tendine del semitendinoso, nella cui compagine si trova lo sciatico....vedi? forma con la tuberosità ischiatica un immagine tipica che assomiglia ad un pettirosso....lo vedi il pettirosso? guarda come appare bene!!"</p><p>Maria, la mia collega, dietro di me: "Propofol....sabato la prospettiva aerea, oggi il pettirosso...ultimamente hai un pensiero fisso con gli uccelli...."</p><p>Io, sorridendo: "Marì che ci devo fare? a me gli uccelli sono sempre piaciuti..."</p><p> Ci siamo guardate un attimo:" boia...stiamo proprio diventando ortopedici.... "<br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-31125787113159548672023-12-08T12:05:00.005+01:002023-12-08T12:05:00.141+01:00Lieta di essere utile<p> Propofol, guardare te dal vetro del box che canti "Amore e Capoeira" davanti al ventilatore del paziente 1 e fai pure le mosse è uno dei motivi per cui continuo a fare l'infermiera...<br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-43770984207719735062023-11-24T08:26:00.001+01:002023-11-24T08:26:00.144+01:00Ma come fai ad essere serio?!?!?<p> Il personale ospedaliero non medico è spesso composto da persone che oltre al lavoro hanno degli hobby molto impegnativi o complessi. La varietà e quanità di gente che si incontra lavorando in un ospedale è difficilmente paragonabile ad altri posti e situazioni. </p><p>Nel mio reparto , per esempio, convivono Mario, wrestler professionista e ottimo gessista nel tempo libero, e Franco, che si diletta di anestesia nelle pause della sua carriera di body builder. Al di là della simpatia personale che li rende dei compagni di lavoro indispensabili , vedere questi due armadi che girano per le sale operatorie accudendo delicatamente bambini di 7 anni e vecchietti di 99 è uno spettacolo su quanto l natura sia varia e mltiforme.</p><p>Ieri, durante un complesso posizionamento in cui erano presenti entrambi (perchè i pazienti dell'ortopedia devono sempre assumere posizioni acrobatiche funzonali al chirurgo) Mario guarda Franco in divisa: "Franco, c'ho voglia di menare uno con la divisa blu e il camicino verde"</p><p>Franco neanche alza gli occhi dal paziente:</p><p>"Guarda,Mario, fai una cosa: menati da solo, che fai prima e ti fai meno male"</p><p> <br /></p><p><br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-73566091019021188252023-11-11T08:36:00.001+01:002023-11-11T08:36:00.134+01:00il vile denaro<p> Anche quest'anno abbiamo finito il budget.</p><p>Questa è la frase con cui ci comunicano che ogni possibile quantità di soldi che avevano trovato da spendere è finita e che anche facendo i buffi non se ne trovano altri.</p><p>Quest'anno siamo andati meglio, comunque: il budget è finito a ottobre.</p><p>Lo scorso anno ad agosto stavamo già con le pezze.</p><p>Quando finisce il budget, come si fa in tutte le famiglie, si chiude tutto quello che non è indispensabile. Nella nostra fattispecie questo vuol dire che restano pronto soccorso, maternità, rianimazione, oncologia e poco altro. Noi dell'ortopedia, ovviamente, veniamo chiusi per primi, perchè le protesi e i legamenti crociati non sono urgenti, nè importanti, tranne che per chi li deve fare.</p><p>Ma, onestamente, qualcuno ha in mente una soluzione migliore?</p><p>Noi anestesisti dell'ortopedia siamo mandati in ferie forzate o a coprire altri servizi che restano aperti.</p><p>Nel frattempo mia madre si lamenta di quanto tempo ci vuole a prenotare una moc, e il mio amico del settore economico dell'ospedale si lamenta che non sanno più dove rimediare i soldi per mandare avanti le cose.</p><p>Io guardo dispiaciuta il servizio sanitario nazionale che va in pezzi e l'unica cosa che posso fare è cercare di fare del mio meglio, anche se il mio meglio non è mai abbastanza<br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-48618672685121363222023-10-27T23:01:00.001+02:002024-03-04T20:11:32.974+01:00mai una gioia notturna<p> Mia figlia è in quell'età in cui ritiene necessario svegliarsi prima per piastrarsi i capelli. Questo tipo di velleità io le ho perdute all seconda guardia, ma a tredici anni sembrano del tutto ragionevoli. </p><p>il problema è che , in questi giorni in cui suo padre è fuori casa lei dorme nel lettone con me . </p><p>Lo schema che si presenta è il seguente</p><p>ore 6.00 suona la sveglia di Sofia. Lei la spegne e si riaddormenta. io mi sveglio.</p><p>ore 6.10 risuona la sveglia di Sofia. Lei la spegne io ormai mi alzo per diperazione.</p><p>ore 6.15 suona la mia sveglia. La spengo mentre mi so già vestendo, Sofia dorme</p><p>ore 6.30 suona la terza sveglia di Sofia. Lei apre gli occhi e finalmente si tira giù dal letto, chiudendosi in bagno</p><p>ore 6.45 io esco di casa maledicendo tutte le divinità del panteon romano, cristiano e anche qualche rito orientale mi fosse sfuggito, e arrivo in ospedale alle 7 in punto, chiudendo la porta sulla visione di lei che seraqficamente si passa la piastra davanti allo specchio.</p><p>Non c'è pace per gli anestesisti....</p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-52465014623510905072023-10-20T22:56:00.003+02:002024-03-04T20:11:45.925+01:00meglio di Bridgerton<p>" Ciao, scusa se chiamo a quest'ora per una consulenza non urgente....eri a letto?"</p><p>" No, no, figurati...guardavo delle ulcere testicolari...."</p><p><br /></p><p>...e quando pensi che la tua sia un lavoro di merda puoi sempre chiamare l'infettivologo per tirarti su...</p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-59807154972700499092023-09-30T16:33:00.004+02:002024-03-04T20:13:06.195+01:00ma insomma<p> In questa città è così facile muoversi che il trasporto pubblico è quasi un optional. </p><p>io, per esempio, vado in giro sostanzialmente in bicicletta, sopratutto d'estate quando anche uscendo alle 20 c'è ancora luce sulla ciclabile che va dall'ospedale a casa. <br /></p><p>Ero lì l'altra sera quando una giovane donna, vestita di tutto punto , con marcato accento romano mi ha fermato interpellandomi: "scusa...sapresti indicarmi il più vicino posteggio dei taxi?" mi ha chiesto un po' ansante<br /></p><p>La guardo un filo perplessa:" mah...credo che qui l'unico posteggio dei taxi sia alla stazione..."</p><p>"che sarebbe?" chiede lei...</p><p>"in là," dico puntando il dito in una direzione approssimativa"...ma...scusa se mi permetto: dov'è che devi andare?"</p><p>"Al centro", dice lei indicando il principale e ovvio monumento cittadino.</p><p>"Ah...ecco....senti, da qua ci potresti arrivare a piedi.... "poi guardo i suoi sandali gioiello tacco 13"....però no."</p><p>"l'autobus?la metropolitana? " chiede lei speranzosa</p><p>"Ah, già! l'autobus!aspetta che guardiamo...perfetto! guarda c'è una fermata un chilometro da qua che ti ferma proprio in piazza!" do un altra occhiata invidiosa ai sandali gioiello "Senti: se ce la fai a salire dietro ti do un passaggio..."</p><p>lei mi guarda dubbiosa, ma poi guarda dubbiosa il cupo orizzonte verso la pensilina: "grazie, se non è troppo disturbo..."</p><p>Con un po' di lavoro riesce a salire sul mio sellino all'amazzone ed io a partire sbuffando; mentre pedalo lei fa tentativi di conversazione:</p><p>"grazie, ti sto facendo fare un sacco di fatica.... "</p><p>"figurati...come mai sei qui da Roma? "</p><p>"un congresso...sai io sono chirurgo..."</p><p>"ah, ecco...io sono anestesista. Di che ospedale sei? io sono venuta via nel 2015"</p><p>lei nomina il mio vecchio ospedale universario e da lì alla fermata è tutta una sfilza di <i>ealloraconosciquestoealloraconosciquello.</i></p><p>mi fermo e lei scende ringraziandomi.</p><p>io riparto pedalando verso casa...</p><p>Ma è possibile che ad ogni latitudine questi chirurghi hanno sempre bisogno di un anestesista che gli salvi il culo???<br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-51665233624475572642023-09-15T13:27:00.001+02:002023-09-15T13:27:31.114+02:00Regali che ti fa la vita ogni tanto Esiste un gioco da tavola, immagino che si potrebbe definirlo un "party game" , che consiste nel rispondere a delle domande scritte su una carta, mentre si risponde contemporaneamente a delle domande fatte da un altro giocatore. Chi dà più risposte esatte nel minor tempo, vince. <div>Le domande non sono difficili, ma la contemporaneità e la velocità sono ovviamente fattori confondenti con effetti piuttosto comici.</div><div>Durante una partitella con amici e famiglia a Sofia è toccata la domanda " chi è la persona migliore che conosci?" E lei ha risposto subito senza pensare: "mamma".</div><div>Io ovviamente,ho fatto finta di niente, che se si accorgeva di avermi fatto un complimento chissà poi cosa le toccava dirmi, ma è certo che nello sconsolato deserto adolescenziale, in cui sembra che tutto quello che fai è sbagliato sempre, può sempre nascere un fiore inaspettato </div>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-27983093601361046982023-08-29T09:52:00.000+02:002024-03-04T20:12:11.345+01:00Del mio difficile e costante rapporto col sonno<p> Ci deve essere stato un momento della vita in cui qualcuno si preoccupava del mio sonno ed io mi preoccupavo solo di dormire. Mia madre dice che mi svegliavo per la fame, ed io ricordo che da piccola spesso passavo il tempo nel mio lettino cercando di prendere sonno.</p><p>Poi ho scelto anestesia.</p><p>Il lavoro dell'anestesista consiste nel controllare gente che dorme o, se non dorme farla dormire. Questo inficia un po' la retorica del rapporto medico-paziente eccetera eccetera ma, come ripeto spesso ai miei romantici specializzandi : se amavo la gente facevo medicina interna.</p><p>Dalla specializzazione ho imparato la nobile arte dell'addormentarsi a comando, che viene padroneggiata solo da quelle categorie di persone, come gli anestesisti e i militari, che non sanno mai quando e quanto potranno dormire di nuovo.</p><p>Questa arte è stata portata al suo perfezionamento con la nascita di Sofia, che da brava figlia di anestesista, non ha mai dormito per nessun motivo fino ai quattro anni. </p><p>Ricordo una notte di guardia in rianimazione, Sofia avrà avuto 6 o 7 mesi, in cui mi sono svegliata con l'infermiere che mi scuoteva. Ho aperto gli occhi e lui mi ha detto: Dottoressa, tutto bene? l'abbiamo chiamata al telefono, abbiamo bussato alla stanza, poi visto che non rispondeva abbiamo pensato si fosse sentita male e siamo entrati. </p><p>Livello di difficoltà: pro.</p><p>Finalmente, passati i 40 le cose sono andate a sistemarsi: Sofia è cresciuta ed ora dorme i sonni catalettici dell'adolescenza, io sono arrivata nella mia felice oasi dell'ortopedia e centro ustioni, in cui le notti sono poche e raramente gravose e, abbandonando gravide e pronto soccorso, anche se il mio sonno non è più quello della gioventù,speravo di essere arrivata alla pace notturna.</p><p>Ma il destino cinico e baro ha colpito ancora: Giò, che come Marco Aurelio è sempre stato un animale notturno, con la vecchiaia ha comincato a soffrire di insonnia. E come Marco Aurelio passa le notti caminando su e giù che gli mancano solo le sponde del Danubio con un po' di Quadi e di Marcomanni e poi può scrivere anche lui sgomenti libri di filosofia. E ovviamente non è che ci stanno le sentinelle della Legio Fulminatrix con cui fare due chiacchere mentre si aggira in casa, ci sto io, che, per inveterata abitudine, mi sveglio e mi alzo e gli faccio compagnia e la tisana e poi piano piano si addormenta, perchè il potere mistico dell'anestesista funziona anche senza Propofol, ed io a quel punto sto bella sveglia a controllare lui che dorme, che mi manca solo che gli metto il saturimetro e gli occhialini nasali e poi faccio il cartellino.</p><p>E tra uno sbadiglio e l'altro mi dico che hanno proprio ragione: l'anestesista è una Missione</p><p>Impossible. <br /></p><p><br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-18930141264079638062023-07-29T15:58:00.000+02:002024-03-04T20:12:38.639+01:00è sempre un piacere Al bar dell'ospedale incontro la mia endocrinologa con un collega<div>"Ciao! Che ci fai al bar a quest'ora?"</div><div>"Ciao! Dovevo passare all'ufficio tecnico e mi sono fermata per un caffè! Come va?"</div><div>"Tutto bene! Mario, "dice rivolta al suo compagno " lei è Propofol. È un anestesista, ma anche una nostra paziente "</div><div>Lui mi guarda sconsolato: " non saprei come preferirti. Piacere"</div><div>"Piacere ,Propofol. Ho anche dei pregi "</div>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-10281997921271812792023-07-22T08:57:00.000+02:002023-07-22T08:57:00.137+02:00la domanda sorge spontanea Sofia è a Parigi per due settimane a fare una vacanza dagli zii <div>Premetto che mio marito ed io siamo quelli noiosi della famiglia, mentre i miei cognati, lei lavora nel cinema, lui fotografo,sono quelli che hanno capito come si vive ed ovviamente i great favourite della nipote.</div><div>L'altra sera l'ho chiamata verso le 10 </div><div>"Ciao amore! Dove siete?"</div><div>"Ciao mamma, sono con zia ad una festa!"</div><div>"Ah! Bello! Ti diverti?"</div><div>"Si mamma, ho conosciuto un sacco di gente simpatica!"</div><div>"Ah....ma amore, scusa, te non parli francese..."</div><div>"No, mamma, ma stiamo parlando tutti in inglese..."</div><div>"Ah...ecco."</div><div>Finita la telefonata ho posato il telefono e ho guardato mio marito seduto accanto a me davanti al televisore</div><div>"Sofia è ad un party a Parigi che sta socializzando in inglese...scusa Gio, ma questa dichicazzo è figlia?!"</div><div><br></div>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-48155077935859823682023-07-15T18:46:00.002+02:002023-07-18T16:00:10.460+02:00I'm The queen....<p>"...E sono arrivati questi nuovi aghi che fanno schifo perchè non si sente niente...sono rigidissimi..."</p><p>"che insomma detto da te che sei la regina delle spinali"</p><p>"vabbè non esageriamo,dai..."</p><p>"noi ti chiamiamo così...insomma, a fare le spinali sei la più brava di tutti, dai..."</p><p>e insomma, non so se è bello o terribile essere passata da quella che chiede aiuto quando è difficile a quella a cui chiedere aiuto quando è difficile, ma in ogni caso: God save the queen<br></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-45307967895929468992023-07-09T19:22:00.001+02:002023-07-09T19:22:06.823+02:00Ah, non lo avevi capito?<p> In sala l'altro giorno c'è stato un problema. Durante un intervento un po' del cemento che si mette per fissare la protesi all'osso è andato in circolo ed ha ostruito dei vasi polmonari.</p><p>Questa roba è una delle complicanze più frequenti in ortopedia ed esistono molti modi per ridurre il rischio che si verifichi. nonosante questo può comunque raramente capitare con un range di severità che va dall'impercettibile alla morte . L'episodio in questione è stato una via di mezzo e ci ha dato un po' da fare prima di risolversi. Passato il momento critico lo abbiamo analizzato con maria la specializzanda che stava in sala.</p><p>"hai visto Maria? questa è un embolia da cemento, hai visto cosa è successo?"</p><p>"si si...ma senti Propofol, che possiamo fare per contrastarla?"</p><p>"vedi, quello che abbiamo fatto: ventilare in modo da massimizzare il tempo di contatto tra i vasi pervi e l'ossigeno, mantenere il paziente riempito per facilitare la circolazione e lo smaltimento, agire sull'acidosi per contrastarla il più possibile...</p><p>"ma senti....e se fosse stato un paziente con enfisema?"</p><p>"eh beh, sarebbe stato più difficile mantenere dei buoni scambi gassosi e avremmo dovuto lavorare di più sulle pressioni"</p><p>" e se fosse stato cardiopatico?"</p><p>"beh, avremmo dovuto essere più cauti con i liquidi per via del sovraccarico...."</p><p>" E se fosse stato cardiopatico e con l'enfisema?"</p><p>"Moriva. Marì, un cardiopatico enfisematoso con embolia da cemento muore. Non li possiamo salvà tutti noi, eh..."</p><p>Mi ha guardato strana...beata gioventù<br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-2019087734565802512023-05-22T20:04:00.001+02:002023-05-22T20:04:35.472+02:00umorismo da neurologiDal telefono del centralino di neurologia una flautata vocina registrata mi informa che la mia chiamata è la quinta in attesa. Metto il vivavoce e mi dispongo ad aspettare mentre ascolto la musichina di attesa... Ma.... questa canzone... aspé...ma è?! Ma che davvero?!<div>Amici neurologi, noi ci proviamo a considerarvi normali, ma certo che se mettete al centralino il riff di chitarra di Shine on you Crazy diamond non è che poi potete pretendere!</div>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-24524396089863382792023-05-14T09:09:00.002+02:002023-05-14T09:24:40.562+02:00Festa della mamma<ul style="text-align: left;"><li>no, lo voglio io l'ultimo pezzo di torta</li><li>dormi e non rompere i cojoni!</li><li>ma ti pare che con tutto quello che ho devo fare posso perdere tempo ad ascoltare geografia?!</li><li>ma quale compleanno? ho il weekend libero, partiamo!</li><li>no, guarda, stasera di avere la tua amica a cena non ne ho proprio voglia</li><li>non mi scocciare, tuo padre ed io stiamo facendo sesso! </li><li>stai scherzando, 150 euro per delle scarpe orribili??!! </li><li>mollami 'sta mano! <br /></li><li>se la tua amica è allergica a tutto il mondo mangiasse a casa sua</li><li>ma non se ne parla proprio di andare a sbattersi tutti i sabati
all'ombelico del mondo perchè te devi fare volteggio a cavallo! se vuoi
trovati qualcosa da fare più vicino!</li><li>ah, la mamma della tua amica non la può riaccompagnare? peccato, vi vedete un altro giorno</li><li>ma si può sapere che cazzo ti piangi? </li><li>mi dispiace ma non ho mai saputo stirare </li><li>chissenefrega che hai fame, ho lavorato 12 ore sono stravolta, arrangiati</li><li>sinceramente questa felpa mi sembra orribile</li><li>ma cosa vuoi che ne sappia io dove sta?!?!?! </li><li>non ti azzardare a toccare i miei trucchi!!!!</li><li>ho la febbre anche io, fai da sola</li><li>guarda, domenica mattina è l'unico giorno della settimana che posso dormire, agli scout ci vai di pomeriggio, se ci tieni</li><li>no, guarda, faccio gli straordinari perchè abbiamo i buffi, figurati se posso comprarti una maglietta nuova! </li><li>vado in palestra, tanto non ti importa di stare sola vero?</li><li>te l'avevo detto che era una cavolata! l'hai fatta lo stesso? adesso arrangiati</li><li>ma come si fa a sbagliare una cosa così semplice?! ma sei deficiente?! </li><li>no, senti, sono smonto notte e di giocare non ho proprio voglia: mettiti a guardare la televisione</li><li>non ho la più pallida idea di come si faccia </li><li>è solo un taglietto non fare tutte queste storie!</li><li>certo che ho bisogno di aiuto, non si vede?!</li><li>guarda, della tua lite con Maria non me ne può fregare di meno, fammi parlare con tuo padre</li><li>no, non ci sono calzini puliti </li></ul><div>Maternità: l'insieme delle risposte che non hai più potuto dare - che non hai più <i>voluto </i>dare - da quel giorno in poi. Per amore di un altro essere umano<br /><p> <br /></p><p><br /></p></div>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-9504637136852454842023-05-12T12:19:00.000+02:002023-05-12T12:19:24.040+02:00Poi sono io quella cinica, eh....<p>Colta da raptus mistico ho seguito un amica ad una seduta di meditazione guidata domenica mattina.</p><p>Siamo entrate in una porticina senza insegna in un vicoletto e ci siamo trovate in una stanza che odorava di incenso. Ci siamo sedute sui cuscini , abbiamo preso delle coperte e poi abbiamo chiuso gli occhi e ascoltato la voce che ci guidava:<br /></p><p>"...ora siete rilassate" ha detto dopo un po' "...siete nel posto che avete scelto e visualizzato. Pensate ad un oggetto. Un oggetto che conoscete bene, che vi è familiare , che avete toccato e di cui avete presente il peso, la consistenza..."</p><p>la prima immagine che si è affacciata alla mente è stato un laringoscopio: l'ho scacciata subito , dandomi della cinica, e ho optato per visualizzare la fede, che comunque conosco bene .</p><p>finita la meditazione sono tornata a casa e ho raccontato a Giò com'era andata.</p><p>"...e poi ci ha detto di portare con noi un oggetto che conoscevamo molto bene..." <br /></p><p>"hai portato un laringoscopio?" ha chiesto mio marito</p><p>"eh? no, veramente o pensato alla fede..." ho risposto perplessa</p><p>Il lunedi ho incontrato un amica ,che è anche una collega: " lo sai che poi ci sono andata a fare quell'incontro di meditazione guidata?"</p><p>"dai! e com'è andata?"</p><p>"bene, è stato molto rilassante: ci siamo sedute e li ha cominciato a farci rilassare e respirare e poi ci ha detto di immaginare un luogo in cui essere e di portare con noi un oggetto che conosciamo molto bene..."</p><p>"e tu hai portato un laringoscopio?"</p><p> "...ehm...no, la fede...."</p><p>"ma pensa...." <br /></p><p> <br /></p><p><br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-28550394566945579532023-04-29T18:53:00.003+02:002023-04-29T18:53:39.034+02:00AI tredicenni whatsapp dovrebbe essere vietato per lege<p style="text-align: right;"> Vocale whatsapp n1: 19:12</p><p>Mamma...allora...quando finisci bodycombat<i> (il corso per anziani con cui vado a rendermi ridicola in palestra un paio di volte a settimana ndr)</i> poi, ascolta... chiama...(<i>pausa, poi riprende)</i> comunque sia è successo che se n'è andata la luce, tutta la corrente...ehm...siamo andati giù <i>(al contatore che sta nell'androne del palazzo ndr)</i> e abbiamo attivato...acceso...non acceso un po' di levette in sequenza che ora non mi ricordo di preciso...ehm...e poi la luce è tornata come se non fosse successo nulla.</p><p>secondo te, cosa può essere?</p><p><br /></p><p style="text-align: right;">Vocale whatsapp n2: 19.13</p><p>A quanto pare non ti dovevo chiedere questo, ti dovevo chiedere cos'è "scora". L'etichetta.</p><p><i>(ndr, non ho idea di cosa stia parlando nè di dove possa essere quest'etichetta...)</i><br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1737522441757453386.post-77696692818958698212023-04-22T17:33:00.001+02:002023-04-22T17:33:00.172+02:00te l'avevo detto!<p> é ormai chiaro a tutti che io a questa cosa dei giovani che sono peggio di noi e caraleiquandoceraluiitreniarrivavanoinorario non ci credo, non ci ho mai creduto quando ero giovane e anche adesso che sono vecchia mi convince poco. </p><p>Mi pare che nella gente di tutte le età ci sia la solita percentuale di imbecilli, gente in malafede e gente in buonafede che c'era tra noi, tra quelli prima di noi e ci sarà tra quelli dopo di noi.</p><p>Una cosa però a posso dire: rispetto a noi, loro sono meno ricattabili dai loro anziani (che poi saremmo noi) e quindi meno sotto botta.</p><p>Questo è in assoluto, da considerarsi un progresso, ma probabilmente il non doversi sempre difendere gli ha tolto un po' quell'istinto di sopravvivenza che noi avevamo sviluppato tipo vampiri di Twilight.</p><p>Per esempio lunedì ho mandato una mail ad una di loro: Maria, mercoledì pomeriggio c'è la sala C senza infermiere di anestesia. Cercate di coprirla perchè c'è l'anestesista solo e se manca anche lo specializzando il primario si inkazza.</p><p>Breve giro di messaggi poi arriva la risposta di Maria: mi dispiace ma non c'è nessuno il mercoledi pomeriggio che può coprire.</p><p>Ovviamente mercoledì pomeriggio la sala è scoperta, il primario s'inkazza, ne becca una a caso e le fa uno shampoo che da bionda diventa bruna.</p><p>Ecco. </p><p>Noi che andavamo a fare le marchette in clinica per i chirurghi plastici ,facevamo i turni extra per coprire tutto in modo che non si notassero le assenze. E in ogni caso se qualcuno ci avesse detto: coprite mercoledì pomeriggio sennò il primario si inkazza qualcosa ci saremmo inventati. Loro ti rispondono con semplicità che il loro orario è di 38 ore settimanali e che non devono coprire nè i turni nè le malattie. Che è vero, per carità, però tra 3 anni quando saranno specialisti come faranno? Perchè è nell'essenza del nostro lavoro il fatto che se qualcuno sta male si copre , non si può chiudere una sala operatoria e le ferie degli altri si coprono perchè se tu a Ferragosto sei in ferie qualcuno deve tenere aperta la terapia intensiva...come si regoleranno allora?<br /></p><p>Ancora mi ricordo la mitica professoressa Delogu , direttore della scuola di specializzazione che un giorno di giugno mi chiama al cellulare: </p><p>"Propofol, lei dove si trova in questo momento?"</p><p>"a casa professoressa....se si ricorda sono in ferie...."</p><p>"Ah, ecco. venga subito qui che c'è la ginecologia scoperta"</p><p>e attacca</p><p>Commento di mio marito (mio allora fidanzato): ma come cazzo ti viene in mente di dire che sei a casa???? "Propofol dove sei?" "all'aeroporto di Singapore , professoressa, scusi, stanno chiamando il mio volo! ma sei deficente????"</p><p>Si. Ero deficente. Probabilmente se lo rifacesse adesso darei la stessa risposta, d'istinto, anche se immagino che ormai la Delogu stia a casa a guardare i nipotini.</p><p>Però, ecco, noi non ci saremmo mai fatti becare in castagna così<br /></p>Propofolhttp://www.blogger.com/profile/01693552337836895787noreply@blogger.com0