lunedì 27 settembre 2010

Qualche inesattezza

Io amo i pazienti, davvero. Li amo per la loro capacità di sorvolare sull'inessenziale.
Io: buongiorno signora, sono l'anestesista. Volevo farle qualche domanda prima di entrare in sala operatoria, così compilo questa cartella con i suoi dati.
Allora: lei ha qualche malattia importante?
Paz: no...mmmh...no, niente.
Io: bene.
 scrivo: anamnesi negativa per patologie importanti
Io: ha mai avuto qualche problema al cuore? pressione alta? problemi ai    polmoni?
Paz: no, mai.
 anamnesi cardiovascolare e respiratoria negativa
Io: ha mai fatto l'anestesia prima? magari per qualche piccolo interevnto ai denti.
Paz: si, mi hanno fatto un bypass gastrico. pesavo 148 chili, ho perso 70 chili in un anno e sono stata ricoverata in ospedale per 6 mesi.
Io: ah, ecco.
 anemnesi negativa per patologie importanti    pregressa obesità patologica trattata chirurgicamente.
Io: è allergica a qualcosa?
Paz: no, giusto un po' di asma.
 anamnesi cardiovascolare e respiratoria negativa. Asma allergico.
Io: a cosa è allergica? le viene in primavera? per la polvere?
Paz: ma, veramente mi viene un po' per tutto.
Io: ho capito.
 anamnesi cardiovascolare e respiratoria negativa. Asma allergico intrinseco di  lieve entità.
Io: e quando le vengono gli attacchi cosa prende? il ventolin?
Paz: si, però dopo l'operazione sono molto meno frequenti non sono più come prima.
  Asma allergico intrinseco di lieve entità moderata in trattamento con  broncodilatatori.
Io: bene, e ogni quanto lo prende il ventolin?
Paz: mah...ormai due, tre volte.
Io: all'anno? al mese?
Paz: no, al giorno.
Io: Peppe! mi prendi una fiala di adrenalina e una di cortisone e me le metti sul carrello, per favore!

Anamnesi:
anemnesi negativa per patologie importanti    Pregressa obesità patologica trattata chirurgicamente. anamnesi cardiovascolare e respiratoria negativa. Asma allergico intrinseco di lieve entità moderata grave in trattamento con broncodilatatori...

venerdì 24 settembre 2010

Traumi infantili

Roby, sempre un passo avanti, ha regalato a Sofia quello che per ora è il suo gioco preferito: un libro di stoffa morbida e colorata. Quando non cerca di infilarlo in bocca intero, mia figlia si diverte a guardare le figure mentre qualcuno le commenta;
Tema del libro: animali in una fattoria su sfondi colorati.
Ecco alcune delle interpretazioni parentali:

- e questo è il maiale, sulla pagina tutta rossa...si vede che viene dalla Russia.
della serie: porci comunisti.

- e questo è l'asinello che ha rubato le mele al fattore.
esproprio proletario o tendenza criminale?

- e questo è l'asinello con cui si fa la mortadella con il pistacchietto.
quasi ora di pranzo?

- e questa è la pecorella con cui facciamo i maglioni di cachemire.
pastorizia sì, ma sempre trendy!

- e questa è la pecorella che mangia l'erbetta, questa invece è la mucca che ce la mangiamo noi.
noi l'erba la fumiamo...

- e questa è l'erba su cui salta un uomo con gli occhi color del cielo...
ho capito la passione per Tolkien, ma che c'entra Tom Bombadil con la Fisher Price??!!

Quante sedute di psicanalisi serviranno per rimuoverle tutto questo dal subconscio?

mercoledì 22 settembre 2010

Son sempre chirurghi

Ad ulteriore prova che in Italia la tutela della maternità è pura utopia, l'ospedale in cui lavoravo non mi ha rinnovato il contratto.
Nessuna struttura pubblica mediamente sottorganico si accatterebbe un anestesista con una bambina di 3 mesi - quindi in pieno allattamento - perciò il meglio che sono riuscita a trovare è una piccola clinica convenzionata in una zona piuttosto chic.
Premesso che io non amo la sanità privata, per l'ovvio motivo che credo, fortissimamente credo, nel diritto dei cittadini ad un'assistenza pubblica, la fauna che si trova in queste strutture è comunque degna di un trattato di sociologia o di un qualsiasi reality show.
In particolare i chirurghi, sono sempre chirurghi, come dimostra il seguente dialogo:

Urologo: il prossimo paziente dobbiamo tenercelo buono, che è uno che vende macchine.

Io: (interessata) ah, si? allora mi serve! ha buone occasioni?

U: come no! pensa che io tutte le Porsche che ho avuto le ho comprate da lui!

Io: si, beh, noi veramente pensavamo più ad una Punto usata.

Si è messo a ridere: non ha mica capito che la mia non era per niente una battuta.
Ci sarà da divertirsi...

domenica 19 settembre 2010

Momento di stupidità

Sabato sera, davanti ad una grande gelateria.
Io: Cinzia, Guarda! ma quello non è il comico Xyz?!
Cinzia: Non lo conosco, non so!
Io: Oddìo, è lui, mi sa! è il mio comico preferito! (vocina esitante) Signor Xyz?
Xyz: sì? buonasera!
Io: E' LEI?!
Xyz: faccio del mio meglio! arrivederci! (se ne va)
Io: (pensosa) certo che le cose intelligenti che si possono dire...
Cinzia: ...le hai schivate tutte, eh!

venerdì 17 settembre 2010

Good night and good luck

Ecco i titoli di alcuni articoli usciti su dei quotidiani a tiratura nazionale:
"Trasfusione sbagliata, muore un'anziana."
Una 76enne ricoverata d'urgenza in rianimazione per insufficienza respiratoria e grave anemia. Muore il giorno dopo; è in corso l'autopsia per accertare le cause.
L'articolista ritiene irrilevante scrivere quanto sangue le è stato trasfuso, dopo quanto se ne sono accorti, se quel sangue, pur non essendo il suo, fosse dello stesso gruppo sanguigno o di un gruppo compatibile (ad esempio, se fosse stato un sangue zero negativo sarebbe stato comunque trasfondibile, oppure uno zero positivo su una paziente positiva), nè quale fosse la prognosi della malattia di base che l'ha portata lì.
"Lite tra medici in sala parto: gravissimi mamma e bambino."
La donna in questione nonostante la lite è stata: operata d'urgenza, controllata nel postoperatorio e quindi rioperata tempestivamente, e pochi giorni dopo, dimessa. Il bambino ha avuto una sofferenza fetale, non imputabile a cause esterne, che è stata subito rilevata e per la quale è stato praticato il cesareo d'urgenza; questa sofferenza ha provocato due arresti cardiaci che sono stati tempestivamente trattati, e il bambino è stato subito ricoverato in terapia intensiva neonatale.
Sinceramente non mi sembra affatto male come assistenza.
Questo non assolve i due medici dall'aver scatenato una rissa, ma è molto diverso dall'omicidio colposo.
Tutte le notizie sono riportate da interviste fatte ai parenti, non al primario, ai presenti, agli inquirenti. Senza nulla togliere, non mi sembra una fonte oggettiva; in entrambi i casi mentre i titoli vengono sbattuti sui giornali, le indagini sono ancora in corso e nessuna giuria ha dichiarato la colpevolezza di qualcuno.
Su quali siano i doveri, i fini e i limiti deontologici della professione di giornalista, si potrebbe discutere delle ore. Io credo che uno di questi sia dare le notizie in modo corretto, cercando di distorcere la realtà il meno possibile. Senza negare che in Italia la malasanità esiste, non trovo giusto sfruttare ogni fatto di cronaca in chiave sensazionalistica solo per farne uscire un "pezzo che piace", infangando la reputazione di persone innocenti o di ospedali seri e diffondendo una sfiducia immotivata verso la sanità pubblica; a meno che questa non sia una manovra di chi vorrebbe la sanità privatizzata in modo da poter guadagnare con un bel sistema "all'americana", nel qual caso oltre all'ignoranza, l'articolista pecca anche di malafede.
Queste persone dovrebbero scusarsi con i loro colleghi, esponenti di un giornalismo serio, per aver offuscato il rispetto di cui gode la loro professione, che rimane uno degli strumenti più potenti in mano alla democrazia.
Good night and good luck

giovedì 16 settembre 2010

Demenza pubblicitaria

Capisco che il consumatore è un idiota, ma le ultime pubblicità sono troppo anche per noi.
Prendiamo quella delle 3 mentecatte che si lamentano: sperperano lo stipendio in test di gravidanza perchè non riescono a capire cosa significano le stanghette indicatrici; però quando eri al dunque cosa significava la stanghetta l'hai capito subito, eh!?
Ho una proposta: se una non riesce a leggere il test di gravidanza, non ha diritto a riprodursi: giusto per salvaguardare l'evoluzione della specie.
Adesso a queste dementi gli hanno fatto il test che scrive SEI INCINTA, CRETINA! però se non riescono a contare le stanghette, ho dei dubbi che con le lettere sia meglio...
Oggi ho visto l'ennesimo insulto all'intelligenza del consumatore medio: cartellone pubblicitario di una nota marca di vestiti; in primo piano una squinzia con minigonna e tacco 12 riversa in terra di fronte al banco frutta del supermercato. Su di lei un cestino rovesciato pieno di cetrioli; guarda in camera con espressione intensa stringendo un cetriolo in pugno.
Ecco.
Amici pubblicitari, illuminatemi.
vi prego, ditemi cosa esattamente cercavate di comunicare con questa pubblicità?
che chi si compra quei vestiti prende il cetriolo?
che se mangi i cetrioli entri in vestiti della taglia della modella?
o che non importa cosa indossi, se c'è un cetriolo sei sempre l'ortolano?
ai consumatori l'ardua interpretazione.

mercoledì 15 settembre 2010

Grazie per la spiegazione, neh!

Pediatra: (cercando di immobilizzare Sofia che sguscia come un anguilla) però, com'è mobile questa bimba... non ha neanche 3 mesi...
Io: eh..sì...
Pediatra (al secondo tentativo) umpf...dammi un attimo una mano...strano, di solito i neonati di due mesi si immobill..aspè...dicevo, si immobilizzano facilmente...
Io: sì, lei è molto mobile...ma è normale?...pucci pucci, amore di mamma, stai ferma un secondo che non ti fa niente la dottoressa...
Pediatra: eh, no, mica è tanto normale...ferma un attimo tesoro, non ti faccio niente...è piuttosto anomalo, anzi, che si muovano così...
Io: Ah, è anomalo...Sofia, amore, FERMA un attimo!...e che vuol dire?
Pediatra: eh...eh...vuol dire che le dovrai correre dietro parecchio!

martedì 7 settembre 2010

Leggende metropolitane

Quest'anno, come tutte le estati , i ladri di appartamenti hanno approfittato della pausa estiva per mettersi al lavoro, colpendo, purtroppo il mio palazzo.

I fatti:

4 agosto ore 23.30

Giò, Fabrizio ed io scendiamo per le scale per andare a prenderci un gelato. Sul pianerottolo del quarto piano, vediamo entrambe le porte aperte e le serrature scassinate. Sul pavimento giace una lattina di redbull vuota.
Chiamiamo il 113 e arrivano due agenti che constatano l'accaduto e rintracciano i proprietari. Questi, rientrati di corsa dai luoghi di villeggiatura, fanno un elenco degli oggetti rubati tra cui un ceppo di coltelli da cucina.

Resoconto degli avvenimenti sentito al bar del quartiere 2 giorni fa:

4 agosto ore 15.30

Una banda di malviventi composta da zingari e rumeni sferra un offensiva nel quartiere attaccando simultaneamente 12 appartamenti; un inquilino del numero 97 ha potuto vedere in trasparenza attraverso i vetri della chiostrina (satinati, n.d.r. ) i malfattori armati di pesanti coltelli da macellaio.
Dopo aver sfondato le porte i ladri, evidentemente provati, si fermano a consumare un lauto pasto innaffiato da bevande alcoliche.
I tutori dell'ordine, giunti sul luogo del delitto , devono lavorare alacremente per 40 minuti per riuscire ad aprire le porte, accuratamente richiuse dai malfattori.

Che emozione: posso dire di aver assistito alla nascita di una leggenda metropolitana...

mercoledì 1 settembre 2010

Luoghi comuni

Se c'è una cosa che detesto sono le generalizzazioni: non sono quasi mai rispondenti al vero e sono foriere di pregiudizi e atteggiamenti sgradevoli di ogni tipo.
Nella realtà per esempio, mio padre è un maniaco dello shopping, mia madre portata in un centro commerciale ha una resistenza di circa 7 secondi, come un orata fuori dall'acqua, in casa nostra invece per trovare un po' di senso della moda bisogna aspettare che venga Enrica a cena.
Inoltre, tra noi due, Giò è quello che riesce a ricordare nomi, date e avvenimenti in perfetto ordine cronologico, mentre io sono, indubitabilmente, quella dotata delle abilità prassiche.
Il mio amato infatti pur avendo un cervello di prim'ordine, ha qualche difficoltà nel collegare questo alle mani, cosa che offre sempre nuovi spunti per innalzare Inni di Lode all'Altissimo. Da quando è nata Sofia, per esempio, c'è la simpatica rubrica giornaliera "un padre e la fotocellula" che consiste nel tentativo di Giò di far entrare il passeggino nell'ascensore prima che le porte automatiche si chiudano intrappolandolo. L'operazione si conclude sempre con l'evocazione del Santo del Giorno, e un paio di ferite leggere all'ascensore.
Ma il suo capolavoro è stato l'altroieri, mentre la famiglia intera era mobilitata nel riunire i bagagli per tornare ai patri lidi da quel di Lugano, dove il Delfino ci aveva accolto con la sua proverbiale ospitalità, per un weekend di bagordi svizzeri. Il mio amore, approfittando della mia disattenzione mette lo sterilizzatore nel microonde e poi, confondendo le tacche, accende la funzione grill a tutta forza, fondendo in soli sei minuti, un set completo di 6 biberon, 2 ciucci anatomici e lo sterilizzatore stesso. Dopo l'incidente sono discesi diversi cori angelici ed è uscito dalla sua stanza il coinquilino del Delfino, un simpatico ragazzo fortunatamente polacco che sta studiando italiano su cassette che certamente non comprendono i vocaboli usati dal mio amore.
Morale della favola: prima di dire banalità, pensateci; ma proprio nel senso: pensate a noi!