venerdì 26 marzo 2021

Meta obbligata nel viaggio della Vita

 Ore 19.00: fine dell'ultimo intervento. Il professore è uscito dalla sala e gli specializzandi chiudono la ferita. Il clima è rilassato da fine giornata, io traccheggio facendoli lavorare con calma.

"eh, guarda Mario:" dice il ferrista allo specializzando giovane, indicando lo specializzando anziano, "quando è entrato  aveva il fisico tutto scolpito, adesso non ce la fa neanche a tirare via un chiodo"

"lo dici tu," risponde Mario piccato "che ora è perchè ti sei messo a dieta... che poi ,guarda ,ne ho visti tanti che hanno il fisico scolpito e poi quando sono là..."

è a questo punto che l'infermiera di sala, probabilmente provata dalla stanchezza della giornata, fa quell'errore che non avrebbe dovuto fare e chiede: "là dove?"

provo a evitare il disastro con un : "Ragazzi, forza a chiudere che è tardi , dai !" ma mi sovrasta la voce del gessista:

"Deh! sulla topa, no! dove vuoi arrivare?! " 

Se rinasco mi occupo di linguistica. Giuro.


venerdì 19 marzo 2021

Sono pure sempre ortopediche

 Le ortopediche sono ortopedici in un guscio carino.

Di solito sono anche belle ed eleganti, ma non fatevi trarre in inganno: nel loro cuore ci sono  sega e martello, e sono particolarmente simpatiche

Ieri, per esempio, stavo guardando un grosso intervento con accanto Maria, una specializzanda di ortopedia con grandi occhi blu.

"Accidenti! guarda come hanno ripulito quell'osso per fare il lembo!" ho commentato vedendo una tibia perfettamente esposta "sembra mia figlia con la coscia di pollo!"

"ah, " ha interloquito lei, salottiera, "anche tua figlia fa le dissezioni sui polli? per hobby o è un lavoro scolastico?"

Io l'ho guardata  cercando di capire se stesse scherzando, ma era serissima

"Mia figlia mangia la coscia di pollo arrosto. Come tutti i bambini che rosicchiano le ossette..." le ho spiegato

mi ha guardato perplessa "ah, ecco. Pensavo..." Ho cominciato a ridere e non riuscivo a smettere " ma dai! poteva essere una cosa interessante no?!" ha concluso

E niente sono dovuta uscire dalla sala sennò mi sentivano....


giovedì 11 marzo 2021

la coop sei tu

Il gessista non è un semplice lavoro. È una filosofia di vita.
Chi non ha mai avuto la fortuna di lavorare con un buon gessista non può capire quel mix di sublime senso del pondus e gretta  beceraggine da palestra che li caratterizza. 
Il punto di mezzo tra agostiniani e benedettini, tra Michelangelo e Caravaggio, tra Alain Delon e il Monnezza.
"Ma senti, non ti sembra che quel braccio sia un po' troppo esteso? Forse se lo mettiamo su un reggibraccio?" ho azzardato l'altro giorno ad Andrea, uno dei gessisti anziani che si occupano del posizionamento del paziente sul tavolo operatorio nelle complicatissime posizioni ortopediche.
Lui si è indicato la divisa e mi ha guardato altezzoso: 
" Bimba, (se un gessista ti chiama bimba, tu ti tieni bimba anche se hai 50 anni) " scortamimè: "(presta attenzione alle mie parole di saggezza) "qui sopra c'è scritto cooppe?" ( nome di noto supermercato nazionale ) 
" no" ho risposto timidamente 
"Ecco, allora te un ti preoccupare. Te se un giorno ci vedi scritto coooppe ti preoccupi. Prima no." 

venerdì 5 marzo 2021

Dickens in sala operatoria

 Ci sono giornate storte, momenti in cui le mani ed il cervello non sembrano connessi  e qualunque cosa tu faccia non riesce, punto.

Siccome capitano a tutti, capitano anche allo specializzando che normalmente è abile ed efficiente, ed ovviamente capitano quando c'è un grosso intervento da mettere su e Barbablù si aggira per la sala come uno squalo in cerca di preda.

"Va bene, Mario, " gli dico " Sbrighiamoci. Intuba il paziente mentre io gli incannulo un arteria"

dopo 30 secondi arriva la sua voce: "Propofol, non riesco a intubare"

interdetta, poso la cannula arteriosa e vado alla testa del paziente "Va bene, dai, metti tu la cannula, qua ci penso io" 

ho appena finito di intubare quando sento lo stesso tono mortificato: "Propofol, non riesco a incannulare l'arteria" 

"Va bene, Mario, mettigli una grossa vena sull'altro braccio, ci penso io..." Incannulare un arteria che è stata già punta è difficile il doppio, Barbablù mi guarda con aria gentile e distaccata mentre ci provo, aumentando il mio livello di ansia con cortesi domande, tipo: "ti serve una mano? ti tengo il braccio in posizione?" al terzo minuto mi giro "Barbablù, l'hai preso il caffè? ecco, vai a prendere il caffè..."

nel frattempo sento la voce di Mario" Propofol, scusa....non riesco a prendere la vena...." 

A quel punto sto per sbranarlo, quando compare davanti ai miei occhi, come inviato dallo spirito dei natali passati di Dickens, un ricordi di 20 anni fa.

Io non ero neanche specializzanda, ero "interna", cioè un medico laureato che lavora gratuitamente in un reparto in attesa di entrare in specializzazione, ed era mattina...una mattina al termine di una lunghissima notte passata in sala operatoria. Debora, che era allora appena strutturata del reparto mi manda in magazzino a prendere una cosa per il paziente, ma io non la trovo.

"Si che c'è, " mi fa lei " sono gli scatoloni a fianco delle mensole gialle, guarda bene" 

io torno in magazzino, ma anche guardando bene non vedo niente: "non ci sono," le dico, "saranno finite".

Debora esce con me dalla sala ed entra in magazzino, va accanto alle mensole gialle e prende quello che ci serviva esattamente là dove aveva detto che l'avrei trovato.

Mi guarda con l'aria di chi ti sta mandando a fare in culo ed io, davvero mortificata mi scuso: "Perdonami...sono proprio scema" e aspetto il cazziatone. Lei sospira, mi dà una pacca sulla spalla e rimangiandosi la predica concude: "non sei scema, sei stanca. Andiamo và."

Guardo Mario che ha l'aria di un cocker con le orecchie particolarmente basse, e ripenso a quegli scatoloni: "Va bene Mario, capita a tutti una giornata no. Vatti a fumare una sigaretta. "

Chissà se Debora sa che oggi ha salvato una vita....


mercoledì 3 marzo 2021

Quelle sulle materie che studia suo padre non le sbaglia mai, però...

Mattina. Colazione

 -: Mamma, il fegato è un muscolo involontario?

-: No, amore , è una ghiandola

-: Ah. 

...

...

-:Ho sbagliato una domanda alla verifica di scienze.