mercoledì 20 novembre 2013

Certo che potrei: lo chiamano "omicidio premeditato".

-"Mi dispiace signora, ma data la situazione clinica è probabile che suo marito non riprenda più conoscenza e rimanga così...."
-"Oh dottoressa!  un uomo come lui, rimanere così nel letto come un vegetale...ma non potreste fargli qualcosa in vena per farlo morire?"

lunedì 18 novembre 2013

Amore e Psyco

Era il primo agosto del 2002, tenete a mente la data:01/08/2002.
Nel caldo torrido dell'ora di pranzo, in una villa in cui l'erba era secca e le cicale frinivano impazzite, un ragazzo e una ragazza si sono dati il primo bacio.
Quel bacio avrebbe portato, con grande stupore di tutti e sopratutto dei protagonisti ,ad una convivenza, alla nascita di una bambina, ed al successivo "Sì" di fronte all'ufficiale del comune appositamente convenuto.
Mai pensando, in sostanza che da quel bacio estivo dato con leggerezza, mi sarebbero piovuti addosso Gio come marito e Claudio, detto il "Caciara", come testimone di nozze.
Se avessi seguito gli ammonimenti della mamma, infatti, non sarei poi stata a casa in quel primo agosto 2011,  ad aprire la porta ad un fattorino che portava un pacco indirizzato a me con dentro un regalo ed un biglietto che recitava: "per i nostri meravigliosi 10 anni insieme, con amore, Claudio."
Ed io, dopo averci pensato per una decina di minuti ho capito che non poteva essere che lui, il Damone di mio marito Pizia, il gatto di mio marito volpe, perché solo loro due potevano riuscire ,uno a sbagliare l'anno dell'anniversario , e l'altro a comprare il regalo dal suo account di Amazon  per la moglie dell'amico, senza ricordarsi di togliere l'opzione "firma automatica" dal biglietto annesso.

Ora, dopo solo due anni dal regalo per il nostro decimo anniversario, il Caciara si sposa e , sì, indovinate chi è il testimone?
Ed io non so se devo avvertire la fidanzata che in realtà il pacchetto di psicopatici ne comprende due. Finché morte non li separi.

domenica 17 novembre 2013

Rispondi, adesso!

Ci sono cose a cui non si puo sfuggire:  per esempio se sei un anestesista anche vagamente di sesso femminile, qualsiasi uomo, di qualunque ceto, razza religione o inclinazione sessuale -mi e capitato anche con un gay, giuro!- venendo a sapere il tuo lavoro farà la stessa cosa: ti guarderà con sguardo malizioso ed esclamerà, con voce carica di sottintesi:"Ma allora tu  gli uomini li fai dormire..."
Ed io ogni volta che vedo lo sguardo che precede questa battuta vorrei dire: "nonono! ESTETISTA Ho detto ESTETISTA!  " solo per evitare di sentirla un'altra volta.
Questo fino a ieri. Fino a quando una collega ha illuminato la mia vita.
Eravamo al bar dopo il lavoro con  altri medici ed un ortopedico (e ti pare...) ha fatto la battutona: "...ma voi siete anestesiste, gli uomini li fate dormire!"
La mia amica senza scomporsi e con un espressione glaciale in viso ha tagliato subito la questione: "No. A noi ci pagano per svegliarli. È quella la parte difficile. "

lunedì 11 novembre 2013

Avete dei neuroni specchio, usateli.

Ore 9.00 sala operatoria: un ragazzo sui 20 anni deve sistemare un frattura del polso. Sul petto, a sinistra in alto - dove tutti credono che sia il cuore, ma si sbagliano - ha tatuato un nome: Mario.
Entriamo in contemporanea io e l'infermiera ed io dico: "Vediamo un po', ti chiami Mario?" (prima domanda cretina), "No", risponde lui, "Mi chiamo Pietro. Pietro Rossi". Io annuisco, sorrido e mi rimetto a guardare la cartella. Con la coda dell'occhio vedo l'infermiera che sta per aprire la bocca, alzo gli occhi per fulminarla con lo sguardo, ma non faccio in tempo che lei garrula cinguetta: "E allora perché hai tatuato "Mario" sul petto?"

Dai, ditemi che non l'avreste fatto. Per favore.

Puntuale come la rata dell' Enpam arriva la risposta:"Perché Mario era mio fratello. è morto l'anno scorso di incidente stradale. Aveva 18 anni"
Gelo in sala. Ovviamente.

Ore 21.30 casa dei miei:  rientro sfranta dopo una giornata di merda e passo a prendere Sofia. Mia madre mi dice: "perché non ti fermi a mangiare un boccone?" io, che ho la testa che mi gira dalla stanchezza e zero voglia di cucinare, dico ok. Il mio umore si evince dal fatto che rispondo a monosillabi mugugnati e ingurgito il cibo senza neanche vederlo; dopo un quarto d'ora riprendo un po' di vita e mi comincio a rilassare, faccio  un po' di conversazione con mio padre, due risate e l'umore mi sta virando al civile/sociale, quando mia madre mi apostrofa a tradimento: "ma stai seguendo la dieta? Pensa che la tabaccaia  all'angolo mi ha chiesto se sei di nuovo incinta per quanto ti ha visto ingrassata!"

Anche questo, vi prego, ditemi che non l'avreste fatto.

Ore 16.00 ai giardinetti: in mezzo a dei bambini vocianti passa una giovane donna. Un imbecille sulla sessantina, che evidentemente è un conoscente, le attacca bottone. La ragazza fa conversazione cortesemente e il vecchio imbecille , evidentemente abusando della sua cortesia comincia un terzo grado:
-:" ma quando fate un bambino?" la interroga
-: "eh, adesso vediamo, ci stiamo pensando" risponde lei sul vago
-: "ma come ci state pensando? ah, questi giovani d'oggi! noi non aspettavamo tanto a fare i figli! voi siete troppo viziati!
-: "beh, siamo appena sposati..."
-: "eh, appunto! che aspettate?
-: "ora che ci sistemiamo col lavoro..."
-: "Ma quale lavoro! in qualche modo i figli si mantengono! volete sempre avere la pappa pronta!"
-: "..."
-:" guarda che poi diventate troppo vecchi, e non vi vengono più! dovete sbrigarvi!"
a questo punto la ragazza, che da qualche minuto dà segni di turbamento sempre maggiori, scoppia a piangere e scappa via, mentre il cretino la guarda allibito.
Io so, per il mio lavoro, che il marito sta facendo degli accertamenti perché sembra che abbia una malattia ematologica per la quale dovrà fare chemioterapia.

Mi chiedo: possibile che siamo diventati così graniticamente insensibili ai sentimenti degli altri?
è possibile che non ti vengano in mente delle ragioni per cui un ragazzo di 20 anni si fa tatuare un nome sul petto?
Possibile che nessuno si renda conto che anche le ragazze cicciottelle (e a maggior ragione le 37enni!) hanno in casa degli specchi e delle bilance?
Veramente sei così scemo da credere che un ragazzo e una ragazza che si sono sposati non abbiano mai considerato l'ipotesi di avere un figlio?

e sopratutto: chi, o cosa ti fa sentire autorizzato a dire cose palesemente sgradevoli o ineducate? cosa ti fa credere che si possa dire tutto, in qualunque momento ed in qualunque forma a chiunque?

Per favore. PER FAVORE. Utilizzate la semplice regola universale che Nostro Signore ci ha così saggiamente inviato: "Non fate agli altri quello che non vorreste fosse fatto a voi."
e, mi permetto di aggiungere: prima di aprire la bocca, ACCENDETE QUEL CAZZO DI CERVELLO!!!

lunedì 4 novembre 2013

Le domande che non vorresti sentirti fare (post per addetti ai lavori)

Un allieva infermiera guardando la Tac appena fatta di un paziente, mentre io lo sto assistendo:

"Dottoressa, che vuol dire quando un polmone è tutto bianco e l'altro tutto nero? "