venerdì 31 gennaio 2020

Le feste dell'anestesista

lavorando in un reparto attivo 7 giorni su 7  e 24 ore al giorno finisce sempre che perdi un po' il polso delle festività della gente normale, ma sopratutto che entri così tanto nella vita dei pazienti del reparto che te la porti un po' a casa anche quando non ci sei. Diventa una specie di serie TV che guardi tutti i giorni e vedi cosa succede...

Alcuni mirabolanti esempi di messaggi festivi tra rianimatori

25 dicembre :

Ciao , quando fate Prosafe non dimenticate la voce tumore/tumore metastatizzato quando si tratta di chirurgia addominale per K 16.49

Daniè, ho appena fatto cinquina. me lo ridici il 30, eh... 16.50

ma stai a rispondere?  16.51

Non mi distrarre che vado per la tombola  16.52


31 dicembre

Ho inviato l'orario di gennaio. Ciao e buon anno! 19.36


15 agosto

Stavo pensando che il paziente del letto due ha una creatinina in aumento. Bisogna adattare la dose del merrem  02.43

Ornella, sono le due di notte di ferragosto... dormi bella... 02.45

lo so, ma tanto fa caldo e non ci riesco . 02.47

Anche del Tygacil, eh... 02.48

venerdì 24 gennaio 2020

Dovrebbero interdirci

Noi medici siamo i peggiori pazienti. Sul serio.
Io mi lamento di mia madre, ma in confronto al sanitario medio lei è santa Teresa di Calcutta con tutta la "Casa per i morenti".
Sostanzialmente i medici, in quanto pazienti ,si dividono in due categorie. Gli abusatori e i matipare.
Gli abusatori conoscendo la farmacopea ne fanno un utilizzo compulsivo. Ho visto donne ingoiare un diuretico per il gonfiore da ciclo. Se hanno la febbre non prendono un antibiotico, ne prendono almeno tre: ci fosse mai un batterio multiresistente che la scienza non ha ancora scoperto. Per il mal di testa fanno almeno la risonanza magnetica, vuoi mai che sia un tumore al cervello...
Poi ci siamo noi, i matipare.
Siccome siamo abituati ai pazienti che stanno male ci sembra impossibile che stiamo male così anche noi. Ci sembra impossibile aver bisogno delle stesse cure che prescriviamo. La frase tipica è: "ma ti pare che ho la polmonite?!"
Io sono l'esempio perfetto: sono l'unica anestesista che ha fatto la peridurale a dilatazione completa perchè non voleva svegliare il collega di notte.
Dopo il parto Enrica è venuta a trovarmi e mi ha detto: "Manco le rumene appena arrivate in Italia partoriscono così. " Con aria schifata.
La scorsa settimana mi è venuto mal di gola.
Fedele al motto "matiparechehoilmalgola" i primi due giorni non ho fatto niente e il terzo giorno parlavo come Darth Vater. Ho incontrato  un otorino in sala operatoria, e gli ho chiesto con aria noncurante: "Carmelo, ho mal di gola: che dici, mi piglio un aspirina o lascio perdere?"
lui ha chiesto: "da quanto ce l'hai?"
"ma saranno un paio di giorni..."
"febbre?"
"nooo, ma ti pare!? mi fa solo male...odinofagia" ho detto citando il termine tecnico in un pietoso tentativo di fare la simpatica
"eh...non mi pare: direi anche rinolalia, a sentirti...sembri tutta chiusa"
ha ribattuto lui, che è un ottimo otorino, "ma ti ha visto qualcuno di noi?"
"noooo, ma ti pare? era giusto così...per saper se prendo un aulin..."
"eh, prendilo...ma se in 3 o 4 giorni non ti passa vieni a farti vederec he bisogna che prendi un antibotico"
"un antibiotico!? ma ti pare!? passerà"
lui mi ha guardato con l' aria sorniona di chi conosce i suoi polli
Io, tornata a casa ho preso l'aulin. Poi ho fatto l'aerosol col cortisone. Poi mi sono presa i propoli. Le vitamine. Il ginseng.
Al 5 giorno di terapia con tutto questo il mal di gola non eracambiato di una virgola ed io, bestemmiando, ho ingoiato una compressa di augmentin.
Alla terza compressa , dopo 12 ore, il dolore era sparito e la mia voce era tornata normale.
Ho incontrato Carmelo in sala operatoria che mi ha chiesto: come va?
"Bene" gli ho risposto con aria colpevole e il capo coperto di cenere "ho preso l'antibiotico. "
Lui mi ha fatto un sorriso indulgente.

venerdì 17 gennaio 2020

Nella vita ci vuole culo

Vecchietto di 80 anni gagliardo e tosto che deve dare un limata alla prostata...roba di routine.
Mi  presento e spiego che faremo un anestesia spinale.
"ah, sì, dottoressa." interviene lui"  le volevo dire : io ho fatto due volte l'anestesia spinale : la prima me l'ha fatta un dottorino che ha fatto una sola puntura e ci ha preso subito. La seconda me l'ha fatta una dottoressa che mi ha fatto 4 buchi e non riusciva a trovare lo spazio e alla fine io gli ho detto: basta! non voglio più che mi tocchi. Allora lei ha chiamato un altro dottore che c'è riuscito subito. Patti chiari e amicizia lunga: se mi deve fare 4 buchi io la spinale non la voglio!"

Per fare un anestesia spinale bisogna passare un ago sottile come un capello tra una vertebra e l'altra, bucare un legamento, passare tre strati di meningi ,arrivare al sacco in cui c'è il liquor  e iniettare l'anestetico. Tutto questo senza vedere, ma solo sulla base di informazioni tattili. Ci vuole mano,esperienza, preparazione specifica, tutto quello che vuoi, ma a volte ci vuole culo. E sì, perché se guardate la schiena di vostra nonna vedrete che il concetto di "dritto" e quello di "spazio tra due vertebre" sono più desideri teorici che realtà anatomiche. D'altronde se uno ha lavorato, magari in fabbrica, tutta la vita non è che si può pretendere la schiena di un dodicenne, no?
Bestemmiando in 6 lingue entro in sala operatoria a preparami mentre lui dice agli infermieri: è brava quest'anestesista?
"Come no!"  rispondono loro, leali fino alla morte, "guardi, l'abbiamo fatta venire da Roma, è la più brava di tutte."
Lo mettiamo in posizione e mentre sto disinfettando la schiena aggiunge: mi raccomando, eh, dottoressa! guardi che mio genero è anche un medico di qui! " tanto per diminuire il mio livello di ansia.
Infilo l'ago in quello che sembra lo spazio tra due vertebre.
Osso.
Non si passa.
Angolo l'ago verso l'alto.
Osso.
'ndo cazzo sta sto spazio tra due vertebre.
Sento un brivido gelido sulla schiena. Cambio angolazione. niente.
mentre già penso a quale collega chiamare per farmi aiutare faccio un ultimo tentativo e voilà! sento quel meraviglioso cedimento dell'ago che passa il legamento. Vado ancora avanti e click, lo scattino del passaggio nelle meningi. Sfilo l'ago incredula ed esce il liquor a conferma del fatto che sono riuscita ad andare dove dovevo. Inietto l'anestetico e dico al paziente.
"Finito, eh, è stato bravissimo."
"ah! brava lei dottoressa!" mi risponde lui,  goviale" pensavo non ce la facesse "
Ansia da prestazione? c'est moi!

domenica 12 gennaio 2020

Conosci te stesso

Ortopedico: Sai, ho la bimba a casa con la febbre alta. Ha pure un po' di tosse da 3 o 4 giorni...
Io: accidenti, gira lo streptococco, le hai fatto il tampone?
Ort: sì, sono andato in farmacia e le ho comprato il test rapido! gliel'ho fatto! ma è negativo.
Io: ah, bene, e le hai auscultato le spalle?
Ort: Le spalle? col fonedoscopio? e che gliele ascolto a fare? Così, come aneddotica, un giorno quando sarà grande le dirò: "lo sai amore che una volta papà ti ha ascoltato le spalle?"