venerdì 20 giugno 2008

Rianimatori E Anestesisti

L'opinione pubblica per lo più ignora il ruolo, la qualifica e le mansioni dell'anestesista. L’ idea che ne ha la gente corrisponde più o meno ad una suorina infermiera con un cappello a falde larghe che si china teneramente su di te mentre dormi.
Il mio maestro ha 40 anni, è alto 1.90 e ha dei muscoli tipo quelli del governatore della california quando ancora girava “Terminator”; per i 4 anni di specializzazione mi ha urlato dietro che l'anestesia è roba da gente con le palle e che noi facevamo meglio a stare a casa a fare pompini (sic).

Quando dici che fai l’anestesista la gente ti guarda interdetta e poi dice”ah, beh, l’anestesista è anche più importante del chirurgo mi hanno detto”
Poi si tradiscono perché chiamano i chirurghi “dottore” e te “signorina”…
i più disorientati prima di addormentarsi ti chiedono: “ma lei ogni tanto viene a vedere se sto bene?” come se ti chiedessero un favore…
Oltretutto gli stessi pazienti che pensano che tu sia un infermiera se ti vedono in sala operatoria, ti trattano come un luminare se ti incontrano in rianimazione ( E.r. ha insegnato il sacro rispetto del rianimatore all'opinione pubblica: grazie George!) senza sapere che la scuola di specializzazione che frequentiamo tutti dopo la laurea in medicina è Anestesia E Rianimazione.
Senza dilungarmi troppo dirò che l'anestesista si occupa di pazienti in cui vengono alterate le funzioni vitali, che sono essenzialmente 3: la respirazione, la circolazione e la coscienza; Quindi noi ci occupiamo per lo più di alterazioni di cuore, circolo, polmoni e cervello che minacciano la vita del paziente. Nonostante quello che pensano molti colleghi che ci chiedono consulenze, se la vita del paziente non è in immediato pericolo la cosa non è di nostra competenza.
In pratica noi siamo pagati per pensare al peggio, come iettatori professionisti.
Ora, incidentalmente, gli interventi chirugici mettono a rischio la vita del paziente, in quanto sono dei piccoli o grandi traumi; inoltre, per farli sostenere al paziente bisogna annullare due funzioni vitali : la coscienza e la sensibilità. Ecco perchè c'è un anestesista in sala. E ci sta sempre. Non ogni tanto o per un po'.
L'anestesista non è più importante del chirurgo, l'anestesista fa cose completamente diverse dal chirurgo e i due interagiscono per rendere possibile una cosa innaturale: aprire un essere umano per fare qualcosa all'interno del suo corpo e poi richiuderlo e fargli proseguire il corso della sua vita come se niente fosse.
Come ogni convivenza anche questa è spesso irta di difficoltà e incomprensioni, ed è per questo che chi vuole evitare di farsi dei nemici deve evitare di dare all'anestesista del chirurgo. e viceversa.
praticamente come dare del Pisano ad un Livornese.
O quasi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

lo so bene cosa è un anestestista (o meglio, un' anestesista). Un'equipe di anestesisti ha salvato mio padre da una situazione a detta di tutti insalvabile, creata da un chirurgo forse troppo vecchio per tagliare, forse troppo occupato a fare altro per pensare che sotto i ferri c'era una persona. Quindi so bene cos'è un anestesista. E gli dico grazie.

christian barnard ha detto...

l'oracolo di menfi disse : È per noi una grande soddisfazione leggere ogni tanto notizie del genere.Oltreatutto proprio in Italia la "classe anestesisti"ha un ruolo importante nelle attività ospedaliere ed altro.Purtroppo la differenza nella qualità professionale e personale è e rimane molto grande.Oggi frequentare una specialità è diventato faticoso e l'insegnamento in SOP e fuori difficile.Per raggiungere una buona esperienza occorrono molti anni e parecchia stabilità psicologica e fisica per sopportare tutte le guardie nei reparti di rianimazione,saleoperatorie ed altro