venerdì 29 marzo 2019

l'apparenza inganna

L'emergenza ostetrica.
l'incubo peggiore di chiunque lavori nell'urgenza.
Due vite, entrambi fragili, pochissimo tempo, una condizione totalmente diversa dal normale.
Il miglior ginecologo che abbiamo ed io siamo impegnati su una placenta che ha deciso di staccarsi a sole 25 settimane, immettendo nel mondo una creatura 14 settimane di prima di quando la natura avrebbe previsto.
Mentre tento di rianimare questi 750 grammi di vita sono semplicemente gelata dal terrore.
Penso così velocemente  che sto nel più completo silenzio e a tratti abbaio  istruzioni per il personale di sala.
Sulla donna, il ginecologo deve essere nella stessa condizione perché anche lui non parla.
E siccome l'occasione non è sociale  e nell'emergenza è l' anestesista che comanda, in sala operatoria c'è un silenzio irreale.
Riesco a stabilizzarlo e aspetto la terapia intensiva pediatrica -che arriva in elicottero da una citta a 100 km di distanza - e penso che per me, se nostro Signore mi fa la grazia di mantenerlo, lui ed io possiamo restare così finché non raggiunge i 3 kg o fino a quando non ha 18 anni.
O fino a quando finisce questa guardia di merda.
Che ,alla fine, finisce: arrivano gli intensivisti pediatrici, sistemano il bimbo e lo portano via , il ginecologo ferma l'emorragia e chiude la pancia della donna che va anche lei in terapia intensiva.
Io sto pensando a dove potrei rimediare della vodka liscia in un ospedale ,quando l'ostetrica mi mette una mano sul braccio e mi dice: "Dottoressa, meno male che c'era lei che era così calma, io mi sarei messa a urlare." Alzo gli occhi stupefatta e vedo dai visi intorno a me che il mio panico assoluto, da fuori, non è stato minimamente percepito. Sembrava anzi una calma decisa che ha tranquillizzato tutti.
Sorrido con nochalance per quanto me lo permette l'infarto che ho ancora in corso.
Il ginecologo mi si avvicina e mi sussurra: "Vedi a che serve l'esperienza? tu ed io siamo terrorizzati esattamente come gli altri. Solo che abbiamo imparato a nasconderlo..."

Chi ha detto che la verità è un bene assoluto?

venerdì 22 marzo 2019

Vado bene anche così

Io sono figlia di un'ossessiva-compulsiva grave. Una donna che da marzo a luglio mi chiama praticamente tutti i giorni per discutere la progettazione della valigia che Sofia porterà in vacanza ad agosto con loro...
Questo, unito al fatto di essere stata addestrata  da uno che urlava che l'anestesia è una cosa per gente con le palle e sennò potevamo stare a casa a fare i pompini (che poi: a saperlo dopo che buon consiglio era!), fa sì che io abbia sviluppato un potente screensaver verso tutte le psicosi di tipo organizzativo/ossessivo che sono, in verità, piuttosto comuni nelle donne della mia età.
A nostra discolpa, non è questione di sesso ma di ruolo: mentre l'anestesista maschio medio si mette le scarpe ed esce di casa, la sua controparte femminile, si mette le scarpe, svuota la lavastoviglie, conferma la babysitter, programma la cena, mette sul tavolo i soldi della lezione di karate e controlla il saldo bancario. Quando esce di casa c'ha talmente tanta roba in testa che per salvare vite umane deve trovare 5 minuti tra la ceretta e la spesa.
Il risultato di questo continuo macinare cose nella propria testa è che spesso, da chi ci lavora insieme, le donne vengono percepite come delle rompicoglioni.
Intendiamoci: a volte con piena e completa ragione: sono talmente abituate a fare cose da sole da non avere più il minimo di grado di quell'elasticità indispensabile per lavorare con gli altri.
Ma a riprova che le generalizzazioni sono sempre stupide e imprecise , io, vaccinata in giovane età e con un carattere abbastanza malleabile, riesco più o meno ad andare d'accordo con tutti (salvo alcune eccezioni tragiche che si sono manifestate nella mia lunga carriera e che hanno dato luogo a memorabili episodi di violenza). E questo è particolarmente apprezzato nelle situazioni di emergenza.
L'altro giorno, in sala operatoria si è verificata unproblema inaspettato: nel risolverlo il personale infermieristico che era là doveva aiutarmi e lo ha fatto in modo egregio. Risolta la situazione uno degli infermieri anziani mi apostrofa, con palese ammirazione : è andato tutto bene perché c'eri tu. Perché tu...sei un uomo!"
Io l'ho guardato perplessa dall'alto della mia quarta coppa c e lui deve aver percepito che qualcosa nel suo complimento non funzionava come avrebbe dovuto: "Cioè, " si è corretto  "sei come un uomo...no, cioè, sei una bella donna...
insomma, vai bene così." ha concluso.
ed io ho allargato le braccia e ho risposto , sebbene non del tutto convinta: grazie...

venerdì 15 marzo 2019

I messaggi che mi manda mia madre sullo smonto guardia

"Che cos'è il fecaloma intestinale? 
Non lo trovo su Google."  11.33

"Cacca secca che si blocca nell'intestino.
come mai ti stai occupando di filosofia, mamma?" 11.35

"Per Maria, che oltre al femore rotto ha anche un fecaloma. Oggi la vado a trovare" 11.37

"Ah, bene, fossi in te eviterei l'argomento" 11.40

"Con chi?" 11.42

"Mamma, io se avessi potuto nella vita lo avrei evitato in assoluto,
ma se proprio ritieni di doverne parlare, almeno eviterei di parlarne con lei" 11.45




Perché non ho scelto scienze politiche?
Perché?

venerdì 8 marzo 2019

Lotto marzo

Cari amici,
in occasione della festa della donna vorrei fare della polemica acida e insensata sul tema.
è sempre più chiaro infatti , che io diventerò una di quelle vecchie femmiste con i peli sotto le ascelle che fumano 40 sigarette al giorno e che hanno 43 gatti in casa; ho già cominciato a smettere di tingermi i capelli, sono sulla buona strada.
Faccio presente che le peggiori boiate sulle donne le dicono le donne stesse, che riescono ad essere ad un tempo oltranziste e cretine con delle punte di idiozia assoluta, quindi, cari signori, non crediate di avere l'esclusiva del maschilismo, e nemmeno dell'idiozia.
Cominciamo col chiarire alcuni dei punti più frequentemente portati in causa nei discorsi medi da bar sulle donne e tra le donne:
1. le donne sono più portate per il mantenimento della casa.
Falso: vi svelo un segreto: per pulire la tazza del cesso non ci vuole nessuna speciale attitudine:basta un apparato neurologico integro. Si mette il sapone sulla spugnetta e si strofina avanti e indietro su tutte le superfici. Ci riuscirebbe anche un chirurgo.
2. i papà non sono in grado di accudire i figli.
Falso. Se avete un marito che non è in grado di sopravvivere e far sopravvivere i figli per 12 ore, lasciatelo. Nella preistoria non sarebbe durato una settimana e palesemente è stato un errore farlo riprodurre. Visto che però solitamente queste persone riescono a gestire una vita lavorativa e di relazione adeguata è molto probabile, anzi direi è quasi certo, che la dura verità sia che cucinare e badare ai figli è una gran rottura di coglioni e loro cercano di schivarla.
da cui il corollario:
3. BASTA CON QUESTA CAZZATA DELL'ISTINTO MATERNO. Lo so che sembra crudele e innaturale, ma convincetevi che i bambini sono esseri fatti per sopravvivere in qualsiasi condizione. Nell'800 non sarebbe mai venuto in mente ad una donna nobile di mettersi ad allattare il figlio, figuriamoci il cosleeping...Apparteniamo ad una specie in cui una donna su cinque muore di parto in assenza di un sistema sanitario, se la madre fosse indispensabile per la sopravvivenza della prole saremmo estinti al posto dei Neanderthal e non saremmo la specie di mammiferi più numerosa e nefasta del pianeta.
da cui il corollario
4: amici uomini vi racconto un segreto che finora nessuno vi aveva mai rivelato: accudire un neonato è una cazzata.
Un neonato piange per 4 motivi: ha fame, ha sonno, ha mal di pancia, vuole rompere i coglioni. Per farlo smettere perciò avete 4 chances: gli date mangiare , cercate di farlo dormire, gli fate passare il dolore, o camminate per casa con lui in braccio bestemmiando tutti i santi. Nessuna donna nasce con l'innata facoltà di capire cos'ha un neonato, e d'altronde vi assicuro che conosco donne con un quoziente intellettivo bassissimo che sono riuscite a far sopravvivere i figli, quindi l'uomo medio, dotato di laurea in giusprudenza, può farcela senza problemi.
ah, per inciso: la lavatrice. Gente che ha un diploma da perito elettrotecnico e ha passato l'infazia a spippolare sul telecomando della playstatiom non può pensare che io mi beva il fatto che non sa far funzionare la lavatrice.
Questo però è vero anche al contrario: amiche donne, usare un trapano è molto meno complicato che fare i boccoli con la piastra: perciò , se volete 'sta cazzo di mensola prendete il trapano, gli stop e un bel tutorial su youtube e attaccatavela. Vi assicuro che ce la potete fare. Idem per i lampadari: sono poi tre fili di tre colori diversi, ho visto unghie col gel molto più articolate.
5. DONNE:  SMETTETELA DI CONTROLLARE TUTTO. Se avete l'ansia provate col Valium. Se date un incombenza a qualcun'altro, marito,nonno, fratello, babysitter, levatevi dal cazzo e lasciategliela fare. Pretendere che lui faccia esattamente quello che avreste fatto voi, è folle nonchè impossibile. Se avete delegato, andate a farvi le unghie o a comprare gli stop per attaccare la mensola . La maggior parte delle donne che conosco ( in cui mi includo) è malata di ansia di controllo: passa ore, giorni, notti acercare di avere tutto sotto controllo rendendo impossibile la vita di chi gli sta vicino e impossibile per chiunque aiutarle in qualsiasi modo.
6.Non siamo più brave. Non abbiamo sempre ragione. A volte siamo cattive, stronze, e ci approfittiamo del fatto di essere donne per fare delle bastardate e delle bassezze inenarrabili. Questo perchè essere uomo o donna - e quando capiremo questo ci sarà vera parità - non è un carattere distintivo di tutto il resto: la verità è che ognuno di noi è un singolo individuo dotato di caratteristiche, ambizioni, educazione,intelligenza, morale e attitudini diverse, indipendentemente dalla singola coppia di cromosomi  che determina il sesso  e che è solo una  in un corredo  che ne conta 23.
Non c'è niente che un essere umano non possa fare perchè è donna, o perchè è uomo, salvo poche eccezioni tutte legate alla funzione riproduttiva.

Faccio un inciso: adesso vanno molto di moda gli imbecilli del: ah, ma io educo mia figlia esattamente come mio figlio perchè devono essere pari. Ecco: quando qualcuno metterà una mano tra le cosce a tua figlia, sarà bene che tu le abbia insegnato prima a difendersi, cosa che puoi fare con molta meno urgenza con tuo figlioa dolescente del peso di 90 kg che gioca a rugby. Sarà bene che tu spieghi a tua figlia che nel mondo del lavoro le donne sono penalizzate, altrimenti quando arriverà qualcuno che le dirà non ti ssumo perchè sei donna (e glielo diranno, credimi) lei cascherà dal pero. Sarà bene che le insegni che sebbene sia un suo perfetto diritto andare in giro per un quartiere malfamato in abiti succinti, questo diritto non tutti saranno pronti a rispettarlo, e lei potrebbe non essere abbastanza forte per difenderlo; quindi deve mettersi sempre in una posizione di forza e inattacabilità o essere sicura di saper ricorrere molto bene alla violenza. Sarà anche bene scendere dall'aurea perfezione teorica della parità e dirle, prima che debba essere costretta a scoprirlo da sola, che ci sono  molte persone, forse la maggioranza, che ritiene che ci siano un sacco di cose che lei non può fare perchè è donna. E che quando incontrerà queste persone deve essere capace di dire loro che hanno torto, ed esserne convinta, anche se sono persone a cui vuole bene.
Finisco questo post antipatico con un link di qualche anno fa. Chissà se per le mie colleghe più giovani le cose sono migliorate da allora...


venerdì 1 marzo 2019

Lo scienziato nella sua torre d'avorio

Io non mi metto quasi mai a litigare con la vasta pletora di scienzofobici in circolazione; tranne gli antivaccinisti, per i quali nutro un profondo disgusto ,tutti gli altri di solito li ignoro, o , se sono in giornata buona o non posso evitarlo, mi metto lì col popcorn e li faccio parlare, facendo anche domande pertinenti e cercando di capire in cosa credono. Di solito il fatto che un medico li stia ascoltando li galvanizza e li induce a spiegarmi tutto con ricchezza di particolari e a darmi dimostrazioni pratiche: io infatti nella vita sono stata pranoterapizzata, omeopatizzata, mi hanno pulito l'aura con i cristalli, mi hanno fatto una cosa reiki che non lo so bene cos'era e , se non ricordo male, mi hanno anche tolto il malocchio con acqua e olio.
Nessuna di queste cose mi ha convinto abbastanza da abbandonare i pedestri volumi della Patologia Generale.
L'unica cosa che veramente mi provoca reazioni dissennate è quando, alla fine di un discorso in cui hai dimostrato che stanno dicendo un mare di cazzate, questi personaggi , non sapendo più che dire esclamano: eh, ma voi scienziati parlate solo di tra di voi! queste cose non le dite a nessuno!
Ecco: io là divento Supersaian, con pure i capelli biondi e la gelatina, divento Mark Ruffalo dopo che si è trasformato in Hulk e mio marito deve trascinarmi via con la forza mentre urlo.
Sì, perchè dai, davvero.
Rita Levi Montalcini,  che a 95 anni andava in senato tutti i giorni a discutere con Maroni  - con Maroni- per cercare di evitare lo smantellamento della ricerca scientifica in questo paese.
Roald Hoffman, che gira il mondo facendo conferenze la domenica mattina su cos'è la chimica.
Dulbecco (ve lo ricordate Dulbecco, si?) che va a presentare Sanremo - DIOMIO SANREMO- e se la cava anche bene.
E questo solo per parlare di premi Nobel che ,facendo le dovute proporzioni, è come se CR7  andasse a discutere di tattica con l'allenatore al campetto della Romulea, o come se Valentino girasse il mondo facendo conferenze  su come abbinare gli accessori (Maestro- per carità- se Lei volesse io sarei in prima fila, eh!) .
Ci sono poi i professori ordinari, gente che comunque gioca in serie A, tipo il povero Burioni che ce l'hanno tutti con lui per aver detto una cosa che i romani dicono da 50 anni: Si nun le sai le cose, salle. O Bressanini, ordinario di chimica, che oltre ad avere un blog pubblico e gratuito sul Le scienze, ha anche un canale youtube in cui, vestito con un camice da uomo ragno, si affanna a spiegarvi perché IL SALE NERO DELL'HIMALAYA È UNA CAGATA PAZZESCA! ma lui lo dice educatamente. O Carlo Rovelli, che va da Makkox a Propaganda Live a spiegare la fisica alla casalinga di Voghera (signora mia questo bosone di Higgs!) che non ha neanche voglia di scaricarsi il suo libro da internet. E poi le migliaia di professionisti seri che fanno divulgazione in ogni dove: da medbunker a Lisa Signorile, col suo splendido blog in cui anche un ignorante come me, che non distingue la testa di un cavallo dalla coda, riesce ad essere illuminata sulla zoologia, il Disinformatico, la Scienza Coatta...
Che altro dovremmo fare noi scienziati per comunicare?
Scambiare vaccinazioni per prestazioni sessuali ? (ci sarebbe un impennata di copertura vaccinale che neanche dopo la Spagnola...)
I chimici potrebbero offrire stupefacenti di sintesi a chiunque dimostri di aver capito il principio di Avogadro.
I biologi potrebbero tenere programmi di consulenza gratuita per le piante da terrazzo a chi riesce a disegnare la struttura del DNA.
Non mi viene in mente niente di utile da far fare ai fisici, ma questo è un problema generale che c'è da sempre...
Insomma: se non avete voglia di fare un cazzo, né di studiare, né di leggere niente che sia leggermente più complesso delle istruzioni degli acchiappacolore per me va anche bene, è una vostra scelta ed è del tutto rispettabile, ma non venite a dare la colpa a noi che ne abbiamo fatta un'altra.
A ciascuno il suo problema.