domenica 28 marzo 2010

Son bambini, mica coglioni

La pediatria è senz'altro una materia affascinante, ma ben lontano dall'essere rose e fiori.
Due settimane fa abbiamo fatto una gastroscopia a Francesco, un delizioso duenne, figlio della mia vicina di casa, che mi conosce come la figlia della signora che gli regala gli ovetti kinder.
Quando si è svegliato dall'anestesia , ancora intontito, si è reso conto che mentre dormiva gli era stato messo un' agocannula nella vena a tradimento e se ne è giustamente indignato. Per calmarlo la mamma gli ha detto che avevamo preso un po' di "sanguetto" per fare le analisi.
Dopo una settimana lo incontro a spasso con il papà.
-: "Francesco" dice lui tutto giulivo indicandomi al bambino"guarda chi c'è! te la ricordi?"
-: "Non ci sperare" gli dico subito "adesso mi odierà"
-: "Ma figurati" esclama l'ingenuo genitore "neanche si ricorda!"
Nel frattempo Francesco mi guarda attentamente come a cercare di capire se sono proprio io la stessa che era vestita di verde e aveva la cuffietta in testa. Alla fine dell'esame, senza rancore ma con una certa consapevolezza, mi porge il dorso della mano su cui si vede ancora, quasi invisibile ormai, il puntino rosso del foro dell'ago.
Della serie: so chi sei,non ti ho dimenticato.
Ma la vera mentalità criminale tipica del duenne è apparsa chiara la settimana dopo, due dall'operazione, quando incontrandomi per strada con la madre e il fratello di 9 mesi , gli ha subito afferrato la mano e mettendomela sotto il naso, ha esclamato in tono esultante: " tutti sanguetto!!!" con aria di chi si apetta finalmente di veder esaudite le sue speranze.

domenica 21 marzo 2010

Dolce attesa

Le donne incinta sono isteriche. è vero, io lo so.
Però provate un attimo a mettervi nei nostri panni: in soli 9 mesi il tuo corpo subisce dei cambiamenti paragonabili solo a quelli dell'adolescenza mentre tu non puoi più: prendertela con i genitori, darti al bere compulsivo, fumare canne di nascosto, e i concerti metal ti hanno un po' stancato.
Nel frattempo il mondo ti aiuta offrendoti la vasta esperienza di tutti i tuoi conoscenti che si sentono in dovere di dirti tutte le cose che non puoi assolutamente fare per non essere una madre snaturata. Tra queste:
chinarti (sennò gli schiacci il naso), fare scatti (ma perchè??!!, ancora non riesco a capirlo...), avere a che fare con cani, gatti, bambini e altri animali (incluso il partner), dormire a pancia in giù, utilizzare moto, motorini, biciclette, autobus, aeroplani e, se possibile anche automobili, se sei un medico fare qualsiasi cosa abbia a che fare con la medicina (alla prima visita il ginecologo mi ha detto: ti ricordo che la sala operatoria non è il posto migliore per una gestante. Ho chiesto: meglio la rianimazione? e non mi ha più detto niente...)
Non puoi camminare i primi tre mesi (anzi: i primi tre mesi è meglio se non fai assolutamente niente...) mentre poi devi camminare che sennò è un disastro e il bambino deve fare attività fisica.
i primi tre mesi devi mangiare per assicurare i nutrienti al bambino (mentre tu con la nausea riesci a mangiare si e no una fetta di ananas al giorno) negli altri mesi ti è passata la nausea e hai voglia di mangiare e invece no! perchè non devi prendere troppo peso.
Mentre ti dibatti in questi dilemmi esistenziali ti toccano un prelievo di sangue e urine ogni due mesi, un ecografia ogni tre mesi, una visita ogni mese, senza contare gli altri esami extra come il bitest o l'amniocentesi...
Beh, però, uno pensa, dopo ti aspetta la gioia di essere finalmente madre.
Ecco: questo lo puoi credere solo se hai la fortuna di vivere in un mondo in cui non ci sono altri genitori: infatti nell'unico momento dei 9 mesi in cui non stai vomitando, non ti senti una palla e non sei tramortita di stanchezza, ci sarà sicuramente qualche coppia con figli che troverà giusto informarti "per il tuo bene eh!"di quanto sia orrendo , straziante e faticoso avere un bambino con frasi che vanno dal "dì addio alla tua vita, ormai non esiste più" al "ti pentirai ogni giorno di questa scelta maledetta" il tutto condito dai racconti di notti insonni, pianti inconsolabili, coliche eterne, dentizioni sanguinolente e nutrizioni problematiche.
Cari amici che avete già dei figli, capisco il profondo bisogno dell'essere umano di condividere le sue esperienze, ma una forchettata di cazzi vostri , no?
E mentre esperite le gioie di questa nuova vita c'è sempre qualche zia, nonna o vicina di casa che dice: "ehh, goditi questo momento: la gravidanza è il periodo più bello nella vita di una donna! "
Ma vaffanculo!

lunedì 15 marzo 2010

I duri cominciano a giocare

Sta per iniziare "la guerra del divano" un conflitto senza esclusione di colpi.
La nascita della bimba comporterà una serie di modifiche alla pianta di casa che fanno si che il nostro mastodontico divano angolare debba necessariamente cedere il posto a qualcosa di più contenuto.
La questione sembrerebbe semplice a prima vista, e lo sarebbe anche se Gio ed io fossimo entrambi orfani.
Il divano infatti è stato scelto e regalatoci con amore dalla mamma di Giò il cui cuore vacilla al pensiero di doverlo dar via e sta escogitando tutte le possibili soluzioni che consentano di tenerlo seppur modificato o rimpicciolito.
Dall'altra parte c'è mia madre che, per motivi a me ignoti e probabilmente non indagabili se non con lunghe sedute psicoanalitiche, detesta quel divano da quando è entrato in casa nostra e cerca di convincerci a cambiarlo con metodi sicuramente vietati dalla convenzione di Ginevra
In mezzo a questo bollente marasma di passioni scatenate dall'oggetto in questione nel nostro salotto ci siamo Giò ed io, che rimaniamo un po' freddini alla disputa, essendo dell'opinione che un divano serve per sedersi. Opinione che ci taccia definitivamente come gretti materialisti insensibili alla bellezza.
Io però stavolta sono stata irremovibile: ognuno doma la sua parte di genitore. Basta con il solito scaricabarile.
Quando il gioco si fa duro...

domenica 7 marzo 2010

Collaborazione

Ci sono persone che riescono spontaneamente a lavorare con gli altri.
Stellina per esempo, nonostante la sua bravura e la sua professionalità, riesce a lavorare con chiunque e ad essere generalmente amata e stimata da tutti.
Al polo opposto ci sono quelli che devono lavorare da soli, perchè l'interazione con altri proprio non gli riesce. Me ne vengono in mente un paio.
Non sto parlando dello stronzo/a con cui proprio non ti prendi, sto parlando di persone, che anche con le migliori intenzioni, non riescono ad empatizzare abbastanza con un altro da lavorarci in coppia.
Di solito sono persone che seguono dei loro schemi mentali rigidi e che hanno difficoltà a fidarsi degli altri; come risultato tendono o a fare tutto loro o a ricontrollare tutto quello che fai per vedere se è fatto bene.
Gli specializzandi, che lavorano in posizione subordinata a molti anestesisti diversi, sviluppano la capacità di assorbire le abitudini e "sintonizzarsi" su ognuno di noi , finita la specializzazione però , chi più chi meno, perdiamo questa capacità perchè cominciamo a lavorare da soli e a seguire il nostro schema mentale.
Fare un anestesia è, mutatis mutandis, come cucinare un piatto molto complicato. Ora, ci sono mille modi di sbattere le uova e conducono tutti allo stesso risultato, ma probabilmente ognuno di noi ha il suo che ritiene il migliore.
Mia nonna, per esempio era così.
Quando lavavo i piatti me li faceva rilavare finchè non lo facevo con il suo sistema.
Una cosa da impazzire. si, perchè con questo tipo di persone io mi impallo. Comincio a pensare a come farebbero le cose loro, invece di pensare a che risultato devo ottenere e ad usare le mie risorse mentali per entrare nella loro testa invece di usare le mie conoscenze e mi sento, fatalmente, mortificata quando correggono qualcosa.
Sembro deficiente.
Anche se fino a 5 minuti prima ho fatto quella stessa procedura, da sola, 1000 volte, appena appare lei il cervello mi si spiana del tutto e rimango tipo congelata in attesa di istruzioni.
E siccome so che lei ricontrollerà tutto finisco per andare in palla e commettere una quantità incredibile di errori o di sviste (che lei ovviamente rileva e corregge senza pietà) oppure mi blocco e resto con le mani in mano senza fare niente, così non impiccio.
Eppure mi rendo conto che lei non ha nessuna intenzione di offendermi o maltrattarmi, anzi, che come persona le sto anche simpatica!
Il risultato è che a fine giornata la mia gastrite ha fatto un balzo avanti e la mia autostima un passo indietro, e mi trovo a pensare a quanto era bello quando io e Stelluccia stavamo nella nostra sala operatoria senza nessuno che ci rompesse le palle.
Essere così felici senza saperlo...

lunedì 1 marzo 2010

1 marzo 2010

Come avrà capito chi segue questo blog non amo i posto "politici", ma questo non mi impedisce di dichiarare a chiare lettere, oggi che tutti dovremmo farlo, di essere contraria ad ogni forma di razzismo e discriminazione.
Se alcuni pensano che il razzismo sia una cosa che sta solo sui giornali, io l'ho visto in atto e ho smesso di considerarlo una cosa astratta.
Non è una questione di destra o sinistra.
Non è una questione politica.
è ora di svegliarci e cercare di capire a chi fa comodo manipolarci in modo da farci credere determinate cose, chi si avvantaggia nel creare una tensione tra gruppi sociali, a chi fa comodo darci un nemico esterno, per non farci vedere quelli interni.
Il lupo cattivo non esiste e non è mai esistito.
Da ogni parte ci sono persone uguali che vogliono dalla vita le stesse cose, che amano i loro genitori e i loro figli, che, come ogni mammifero presente su questo pianeta, cercano libertà e sicurezzza.
Se qualcuno tenta di farci credere il contrario è perchè conviene a lui.
Aprite gli occhi.
è ora.
Se qualcuno avesse bisogno di pezze d'appoggio, può trovarle qua.