lunedì 15 marzo 2010

I duri cominciano a giocare

Sta per iniziare "la guerra del divano" un conflitto senza esclusione di colpi.
La nascita della bimba comporterà una serie di modifiche alla pianta di casa che fanno si che il nostro mastodontico divano angolare debba necessariamente cedere il posto a qualcosa di più contenuto.
La questione sembrerebbe semplice a prima vista, e lo sarebbe anche se Gio ed io fossimo entrambi orfani.
Il divano infatti è stato scelto e regalatoci con amore dalla mamma di Giò il cui cuore vacilla al pensiero di doverlo dar via e sta escogitando tutte le possibili soluzioni che consentano di tenerlo seppur modificato o rimpicciolito.
Dall'altra parte c'è mia madre che, per motivi a me ignoti e probabilmente non indagabili se non con lunghe sedute psicoanalitiche, detesta quel divano da quando è entrato in casa nostra e cerca di convincerci a cambiarlo con metodi sicuramente vietati dalla convenzione di Ginevra
In mezzo a questo bollente marasma di passioni scatenate dall'oggetto in questione nel nostro salotto ci siamo Giò ed io, che rimaniamo un po' freddini alla disputa, essendo dell'opinione che un divano serve per sedersi. Opinione che ci taccia definitivamente come gretti materialisti insensibili alla bellezza.
Io però stavolta sono stata irremovibile: ognuno doma la sua parte di genitore. Basta con il solito scaricabarile.
Quando il gioco si fa duro...

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