giovedì 25 novembre 2021

Quello che si dice una concentrazione assoluta

 Molti pazienti sono un po' ansiosi , prima dell'intervento, di vedere il chirurgo che li opererà; In parte vogliono essere rassicurati e avere ulteriori spiegazioni, in parte , secondo me, sotto sotto non si fidano e pensano che lui se la svignerà alla chetichella e li farà operare da qualcun altro (cosa possibile, ma altamente improbabile).

Nelle convulse tempistiche della sala operatoria questo non sempre è possibile, perciò a volte il chirurgo si fa vedere dopo l'intervento , per testimoniare che era proprio là. 

Ieri, alla fine di una protesi di ginocchio, ho sussurrato all'operatore: "Professore:  adesso che ha finito  può salutare un attimo la paziente , che prima dell'intervento chiedeva di lei?"

"Certo" ha detto lui , cortese, togliendosi i guanti sterili " assolutamente!". Poi si è guardato intorno: " dov'è la paziente?"

Ho indicato il tavolo operatorio davanti al quale stava: "Là ,professore, dall'altra parte della protesi"

"Ah, " ha annuito con forza, "certo...certo..."

giovedì 18 novembre 2021

Prestigio sociale alle stelle

 Ho una cara amica che lavora alla Porsche. Lei mi racconta aneddoti sul mondo vip, mi consiglia vestiti che metterei se avessi una vita sociale, e mi sprona alla fermezza d'animo necessaria per essere l' intestataria di una Dacia.

L'altro giorno ero a casa sua e ha esclamato: -" Ah! giusto a te, che ti piace il caffè americano! Tieni, io non la uso" e ha estratto dalla dispensa una mervigliosa tazza termica con sopra inciso "PORSCHE".

L'ho portata a casa e l'ho mostrata con fierezza a Gio: "Ti rendi conto" - ho detto - " di quanto Prestigio Sociale mi farà guadagnare quest'oggetto in ortopedia?!"

Lui mi ha guardato con il livello di Consapevolezza di chi guida una Sandero, per di più della moglie: "Si" ha risposto " ricordati di dire che te l'hanno data in omaggio quando sei andata a ritirare la macchina nuova"

venerdì 5 novembre 2021

è abbastanza come anamesi?

 Non è che noi ce l'abbiamo con gli psichiatri, è che proprio non ci capiamo. Il loro mondo è un mondo a rilento fatto di lunghi colloqui intimisti e terapie che le imposti oggi e funzionano tra 3 settimane. Inoltre, essendo totalmente a digiuno di clinica dalla fine dell'università si creano problemi che per noi neanche esistono, tipo: "eh, ho capito che sta urlando che vede Satana, e cerca di sgozzare l'infermiere ma il serenase è contraindicato nel QT lungo e lui ha un bav di primo grado in anamnesi..." e quindi ogni volta che proviamo a contattarli per qualcosa finiamo sempre per bestemmiargli in faccia e loro s'incazzano e pensano che siamo delle bestie.

Ieri per esempio il mio capo li ha contattati per una paziente. "Ciao, ti chiamo per la signora Rossi, come ti ho già accennato sulla richiesta di consulenza, sta avendo uno svezzamento difficile dai farmaci, è qui da molto tempo , ha un tono dell'umore molto basso, non so, magari potreste venire a vederla per impostargli una terapia antidepressiva...

"ah....beh...parla?"

"beh, è tracheostomizzata, ma insomma si fa capire"

"eh, beh, certo se non parla" ha risposto con aria dubitativa "...non so, collega, queste diagnosi così, fatte sulla base di elementi più che altro presunti...mettere una terapia così...mi servirebbero dei colloqui , un anamnesi, per vedere se davvero c'è una depressione...per cosa è ricoverata lì da voi?"

"si è data fuoco cercando di suicidarsi"

"..."

"..."

"..."

"Che fai, vieni?"

"Passo in mattinata."