sabato 26 dicembre 2009

Lieta novella

Ora che anche l'ultimo dei miei amici che vivono all'estero ha avuto la notizia di persona, posso annunciarlo pubblicamente: aspettiamo un bambino.
La cosa si è svolta, come al nostro solito, al limite del comico.
Dopo un paio d'anni che ne parlavamo io e il coinquilino del frigorifero abbiamo pensato che potevamo iniziare a provare qualche volta ad avere un bambino, così, intanto che veniva ci abituavamo all'idea.
Questa conversazione avveniva il 1 settembre.
il 5 settembre sono rimasta incinta.
Siccome noi medici siamo sempre di un'oggettività proverbiale quando ad ottobre mi è mancato il ciclo sono corsa dall'endocrinologo dicendogli che avevo probabilmente un tumore dell'ipofisi. Lui, che è un uomo di una certa esperienza, ha guardato le analisi e ha detto: "ma non sarai incinta?"
ed io: ma noooo! figuriamoci, non può essere mai!!!"
A casa comunque ho fatto il test, così per essere sicura. Quando sono comparse ventudue strisce nella finestrella ho cominciato ad avere qualche sospetto.
Ed eccoci dunque catapultati in quest'avventura così, alla fine senza alcuna preparazione o abitudine.
Ma c'è mai qualcuno pronto? comincio a dubitarne.
Anche Giò, che devo ammettere è un uomo che sa mantenere la calma nelle situazioni critiche, quando ha avuto la notizia ha vacillato. Mi guardava e continuava a ripetere: bene, stai calma, eh? va tutto bene, stai calma, non ti agitare!
Il mio amico ginecologo quando gli ho raccontato questa storia si è messo a ridere e ha commentato: e c'hai pure preso 30 e lode a quell'esame! Se me lo chiedevi te lo dicevo io che ne basta una!
Ma piano piano ci stiamo abituando alla cosa, così penso che quando avrà 36 o 37 anni, probabilmente noi due ci sentiremo finalmente davvero pronti ad affrontare il difficile mestiere di genitori.
Almeno spero.