venerdì 22 febbraio 2019

If you want my future, forget my past

Martina è minuta ,con un visetto appuntito e occhi grandissimi come i cartoni animati giapponesi di quando eravamo piccoli. Quando era alla catena di montaggio Nostro Signore deve aver suggerito all'addetto: risparmia un po' sul peso che mi c'è caduto troppo carattere.
Martina è un concentrato di intelligenza e vitalità che basta per altre due bambine.
Tra l'altro la sua mente è particolarmente portata per le scienza ,cosa questa che mi getta nel panico ogni volta che viene a pranzo: la presenza di Sofia e Martina insieme finisce quasi sempre con un' interrogazione serrata su anatomia/fisiologia/medicina che in confronto gli esami del quarto anno di corso erano una passeggiata. E sì, perché non è che te la cavi raffazzonando due cose, devi essere completa ed esaustiva che se qualcosa non gli torna ti inchiodano là finché non gliela spieghi per bene.
Ho preso dei trenta con molto meno da docenti preparati...
Non ho il coraggio di dirlo ai genitori, ma secondo me è portata per la medicina...
La parte migliore di Martina però è il carattere: lei infatti è girl power da prima che potesse anche capire cos'è il girl power. Praticamente le Spice girl  e Beyoncè ,ma a 8 anni.
A Jennifer Lopez gli dave le piste già a 4.
Il suo fidanzato ottenne (un uomo che dimostra già una notevole dose di coraggio) l'altro giorno le ha chiesto se fosse lui il suo primo fidanzato.  "Ma certo che no! ha risposto lei " ne ho avuti un sacco"
In separata sede la madre le ha chiesto perplessa: "Scusa Martina, ma chi sarebbero tutti questi fidanzati?"
e lei ha risposto con l'aria di chi spiega una cosa ovvia: " Mamma, ma ti pare che potevo dirgli che lui è il mio primo fidanzato? ma che figura ci facevo!!!"
Ed io ho pensato con un largo sorriso sornione: Amici uomini: questa generazione vi darà del filo da torcere, altro che canzonette...


venerdì 15 febbraio 2019

Giro, faccio cose, vedo gente

La cosa migliore di una guardia è l'ineluttabile certezza che dopo 12 ore finirà. Per quanto pessima possa essere  ad un certo punto verrà qualcuno a darti il cambio e tu potrai voltare le spalle e uscire.
Non è molto, me ne rendo conto, ma il saggio si accontenta di quello che ha.
Ieri ,per esempio sono arrivata alle 20 in rianimazione e Raffa mi ha salutato con un'inconfondibile luce negli occhi.
In stanza medici mi ha esposto il caso della paziente del letto 4:
:- "considera che c'è un problema familiare con questa paziente: la sorella ha denunciato il fratello per sequestro e abuso della madre. Ci ha chiesto di evitare l'argomento con lui..."
:- "ah...capisco...chi è il fratello? "
mi risponde con un altra domanda: "tu l'hai visto pirati dei Caraibi?"
:-" ???...si"
:-" lo riconoscerai."
Entro in sala e capisco immediatamente cosa intendeva: vicino al letto 4 c'è Capitan Barbosa, con anche gli stessi orecchini di Geoffrey Rush,ma più tatuaggi e la faccia più truce.
Dubito di avere abbastanza coraggio per intavolare spontaneamente una conversazione con lui, perciò accenno un sorriso e passo direttamente al paziente del letto 3. Un politrauma di 19 anni.
Mario è riverso nel letto con aria tragica.
:-"Dottoressa" mi dice con un filo di voce e gli occhi chiusi" mi dica la verità: me la caverò?"
:-"Mario, hai un po' di ossa rotte e ti hanno tolto la milza...non vedo nessun pericolo..."
:-"che ossa sono rotte?" sussurra
:-" un paio di costole, un pezzetto di vertebra..."
:-"la spina dorsale? potrò ancora camminare???"
:-"Mario, stai muovendo i piedi nel letto...non c'è niente che non vada nella tua spina dorsale...devi solo stare sdraiato per un mese..."
:-"un mese" e come farò? dottoressa, io devo giocare a calcio! amo il calcio più di ogni altra cosa!" geme accorato
:-"Capisco, ma considera che Totti per il crociato è stato via tre mesi e questo non gli impedito di diventare capitano della nazionale...la tua carriera resisterà ad uno stop di 30 giorni..."
.- "ah." ci pensa un attimo " dottoressa: ma ingrasserò?"
:- "Mario, Santiddio, non lo so, ma insomma non ho mai visto nessuno ingrassare così tanto dopo un trauma...ma alla fine, se pure ingrassi, che te ne frega?"
mi apostrofa con un filo di voce " l'aspetto fisico è importante..."
Dico all'infermiera di aumentare la morfina, e mentre sto per passare al paziente del letto 4, sollevata dal suo stato di incoscienza, squilla il telefono:
:-"ciao ti chiamo dalla psichiatria"  
questa è nuova... "dimmi..."
:-"c'è un paziente che è incosciente e non respira..."
:-"lì da voi? come mai? arriviamo..."
:"si, è un maniaco grave che ci è stato mandato dall'istituto in cui stava per il peggioramento della sintomatologia e durante un accesso di furore ha avuto un collasso..."
:-"ah, ecco. Porto per intubare, eh..."

Fate medicina: incontri persone interessanti, passi le serate con gli amici, ottime prospettive di guadagno...

venerdì 8 febbraio 2019

Accendere il cervello

Con il consueto pragmatismo, la regione Toscana ha raggruppato le strutture della sua sanità in 3 aree vaste geograficamente definite: nord-ovest, sudest e centro, tutte quante facente capo ad un'amministrazione centrale. Il principio è che gli ospedali che hanno un alto volume di casi hanno delle performance migliori, perciò è inutile tenere 5 cardiochirurgie che fanno 10 casi l'una, meglio tenerne una che ne fa 50 così da formare un equipe con vasta esperienza  e buoni risultati anche sui casi complicati. Banalmente: l'esperienza insegna.
Questa cosa si scontra contro una duplice fila di pregiudizi: il primo, quello tutto toscano per cui "da noi si è sempre fatto così", è un fermo rifiuto aprioristico di qualunque forma di cambiamento o innovazione, il secondo è più subdolo e me ne sono resa conto qualche giorno fa.
Ero in sala medici della chirurgia quando ha chiamato il trasfusionale dicendo che aveva poco sangue di un gruppo particolare per un paziente da operare il giorno dopo. Alla fine della telefonata la chirurga di guarda  dice: Ecco, vedi: da quando ci hanno accorpato il sangue se lo prende tutto Frittole! da noi qui non è mai mancato il sangue finché non sono arrivati loro!"
"eh, oh!" ha detto l'infermiera facendo sì con la testa.
 E non conta che la carenza di sangue sul territorio sia endemica da decenni, che il gruppo in questione fosse particolarmente raro e con anticorpi specifici, che il sangue manca perché siamo un paese che invecchia e ci sono meno giovani a donare e più vecchi ad averne bisogno, che siamo nel momento del picco influenzale e gli ospedali scoppiano di malati critici...no: la colpa è di quelli del paesello vicino che " ci rubano il sangue e se lo prendono tutto loro", chissà poi che ci devono fare....

Questa affermazione riesce ad essere contemporaneamente stupida, inutile e dannosa.
Stupida, perché non poggia su nessuna base reale o provata, ma solo sull'emissione decerebrata di voce; inutile, perché non aumenta la comprensione del problema, né tantomeno ne facilita la soluzione, e dannosa perché ripetuta di bocca in bocca alimenta un pregiudizio che non fa altro che peggiorare i rapporti tra le persone.

Ma da sempre è molto più facile dire una cosa stupida che mettersi a pensare.

venerdì 1 febbraio 2019

I veri amici si vedono nel momento del bisogno


Se pensate che la vita degli adolescenti di oggi sia complicata per colpa dei social è perchè non avete visto cosa possono fare dei ragazzini di 8 anni senza social. Ma forse è sempre stato così: il mio fidanzatino delle elementari si chiamava Francesco: ora fa il carabiniere e ha due splendidi gemelli e quando ci incontriamo al bar sotto casa di mia madre, continuo a pensare che è una persona deliziosa e che a 8 anni i miei gusti in fatto di uomini non erano da buttar via.
Mia figlia sembra seguire lo stesso istinto: al terzo anno di asilo si è fidanzata con L. e anche ora che siamo in terza elementare la loro love story continua a gonfie vele. Ovviamente li prendono per il culo pure le telline -d'altronde i bambini sono cooosì buoni-  ma i due interessati la prendono con una certa dose di incuranza ,salvo occasionali intemperanze.
Il loro essere fidanzati comporta:
- gare a chi fa più serie di flessioni
- scriversi poesie e bigliettini sdolcinati
- rincorrersi agitando bacchette magiche cercando di uccidersi
- farsi regali a san Valentino
- giocare a mamma e papà che litigano (rassicurando così i genitori sull'universalità delle dinamiche familiari)
D'altronde anche io a 8 anni sarei stata innamorata di L: praticamente è Adrien di Ladybug, prima che esistesse Adrien di Ladybug. Però ha i genitori simpatici. é intelligente, sensibile, educato... ci andrà peggio, lo so.
Tutto questo per presentare Mario, amico di L.  che è , a sua volta un bambino riservato, educato, silenzioso. Diciamo che in 5 anni gli avrò sentito dire 10 parole, se escludiamo saluti e auguri.
La scorsa settimana all'uscita di scuola, mi sono offerta di portarlo a catechismo nel pomeriggio.
Mentre tornano a casa Mario dice alla madre: "Mamma, ma devo proprio andare a catechismo con Sofia?"
la madre lo guarda perplessa: " ma...perchè che problema c'è?"
Mario risponde pensoso: no, è che poi L. mi vede arrivare con Sofia...lo sai che lui poi va in ansia..."
Lei si fa una risata: "amore, la mamma di Sofia ti accompagna solo a catechismo, L se ne farà una ragione..."
Si vede che però non convince Mario, che quando lo vado a prendere entra in macchina e senza alcuna apparente connessione logica dichiara: IO COMUNQUE SONO GAY."
rimango un po' perplessa. Va bene Mario, prendo atto.
"perchè io DETESTO le ragazze."
Va bene, meno male che sono un'anziana signora
" e quando sarò grande mi farò prete così non devo sposarmi!"
Ne riparliamo quando fai 16 anni...
Nel frattempo Sofia e l'amica  lo guardano come fosse un alieno...
E niente, poi siamo arrivati a catechismo.
Io non so come diventerà Mario da grande.
Ma avercelo un amico così...