venerdì 25 ottobre 2019

Dai, sul serio: l'omeopatia.


Non voglio manco entrare nella annosa questione del numero di Avogadro e del se ci sta o no un quantità rilevabile di principio attivo in un farmaco omeopatico.
Diciamo che ci sta.
Mi fido.
La memoria dell'acqua. La dinamizzazione. Quello che vi pare, credo a tutto.
Ma vi siete mai chiesti questi famosi principi attivi che diavolo sono?
perché va bene dinamizzato, ma qualcosa deve pur fare effetto.
Ecco.
prendiamo uno dei rimedi omeopatici più famosi: l'oscillococcinum.
Cos'è 'st'oscillococcinum? L'oscillococcinum è un termine inventato da un fisiologo nel 1925 per definire un "batterio oscillococcico" (cioè tondo e che balla). Peccato che questo batterio non esiste. Non è mai esistito.  Siccome questo fisiologo ritenne di averlo trovato specialmente nel cuore e nel fegato di anatra mise a punto un preparato a base di cuore e fegato d'anatra e dopo averlo diluito e dinamizzato lo chiamò così.
In pratica quello che date ai vostri figli è estratto di cuore e fegato d'anatra diluito in acqua.
Senza nulla togliere, ma a questo punto un po' di foie gras sui crostini costa meno ed è più piacevole...
Vogliamo parlare dello sciroppo per la tosse che danno ai bambini?
Sulla scatola ci sono scritti gli ingredienti, ovverosia:
Pulsatilla, Rumex crispus, Bryonia, Ipeca, Spongia tosta, Sticta pulmonaria, Antimonium tartaricum, Myocarde, Coccus cacti, Drosera TM,
Eccipienti: sciroppo semplice q.b., etanolo 96% V/V, 0,085 g di acido benzoico, 0,125 g di caramello.

Allora: Pulsatilla, Rumex, Bryonia e Ipeca sono 4 erbe. Probabilmente conoscete l'Ipeca come "sciroppo di ipecacuana" che una volta si usava per indurre il vomito negli intossicati.
Sticta pulmonaria è un lichene.
Spongia tosta è nientemeno che una spugna marina, cotta e ridotta in polvere.
Antimonium tartaricum è tartrato di potassio e antimonio. Il tartrato di potassio è un lievito per i dolci. Viene aggiunto l'antimonio e il composto che ne deriva è usato per indurre il vomito negli animali. E' stato usato per la cura di alcune parassitosi fino a alla scoperta degli antibiotici negli anni '70.
Anni '70. 50 anni fa.
il Coccus Cacti è la famosa cocciniglia, o E120 , che trovate come colorante nei prodotti alimentari, composto da una sostanza estratta dalle femmine fecondate dell'insetto uccise ed essiccate. Allegria.
la Drosera è una pianta carnivora. Bellissima.
e dulcis in fundo abbiamo il Myocarde, che suona tanto Ville Lumiere, ma è di fatto estratto di cuore di maiale liofilizzato.
A Roma lo chiamiamo coratella, ma non avevamo mai scoperto che facesse passare la tosse.
Per diluire questo coacervo di stronzate ci stanno acqua, zucchero, alcol e acido benzoico che è un disinfettante.

Io non riesco a vedere neanche un motivo sensato per cui questo esotico mix di roba dovrebbe far bene alla tosse...
Mi vengono in mente molti rimedi naturali efficaci contro la tosse: il miele, l'eucalipto, il papaver somniferum, ma di certo NON il maiale.
Però probabilmente se la prossima volta che ha la tosse a mio marito gli faccio la rosticciana è contento uguale...






venerdì 18 ottobre 2019

Segni neurologici di esaurimento dell'anestesista

Tra la limitatissima rosa dei colleghi da cui mi farei addormentare c'è sicuramente Erica. è giovane, intelligente, capace e preparata. Ed ha qualcosa in più: quell'occhio clinico che fa la differenza tra un anestesista bravo e uno qualsiasi.
La scorsa notte doveva trasferire un malato da un ospedale periferico ad uno centrale .
Un caso abbastanza comune: un uomo con l'enfisema che già respira male a casa e che, magari in seguito ad una banale influenza, peggiora e non riesce più a respirare da solo.
prima di caricarlo in ambulanza lo stabilizza, lo visita e vede una cosa che non gli torna: il paziente è "anisocorico", ovverosia ha la pupilla destra più grande della sinistra.
Le pupille sono direttamente correlate col cervello e sono la spia più semplice di cose gravi come un ictus o un emorragia cerebrale; senza scendere tanto in particolari, se qualcosa non va nella parte destra del cervello si muove la pupilla sinistra, se qualcosa non va a sinistra si muove quella destra. Questo paziente però non ha nessun motivo per avere sintomi di danno cerebrale, è un paziente respiratorio...Comunque dev'essere trasferito con una certa urgenza perciò Erica lo carica in ambulanza e parte verso la rianimazione. Durante il viaggio, siccome questa cosa non gli torna,   ripete l' esame neurologico (questo per dire quanto è brava: provate voi a fare il neurologico alle 4 del mattino su un ambulanza che corre su una strada tutta curve a sirene spiegate). Le pupille  sono sempre diseguali: la pupilla sinistra è più grande della destra.
Ci pensa un attimo e fa mente locale, e le sembra proprio di ricordarsi che fosse la destra più grande della sinistra...ricontrolla, ma la sinistra è decisamente la più grande.... Vista l'ora conclude che dev'essere rincoglionita lei e che probabilmente si ricorda male.
Due giorni dopo, incontra una collega della rianimazione e gli chiede notizie del paziente.
"Va meglio, ma sai le condizioni restano impegnate..."
"eh, si avea già un sacco di patologie di base...senti: ma neurologicamente era tutto a posto?"
"Sì, appena scesa l'anidride carbonica si è svegliato..."
"ah, vedi? bene...speriamo che ne esca..."
"eh, speriamo...d'altronde dice la moglie che dopo l'intervento non è stato più lo stesso..."
"Intervento? che intervento?"
"La protesi oculare. Gli hanno tolto l'occhio sei mesi fa. A destra ha un occhio di vetro non hai visto?"

venerdì 11 ottobre 2019

Spelling

Ore 9.30 del mattino. Squilla il cordless del rianimatore di guardia
"Pronto?"
"Pronto? Lucia?"
"No, ha chiamato il medico della rianimazione, chi cercava?"
"Ah, va bene. Come si scrive gastrografin?"

venerdì 4 ottobre 2019

Non è mai troppo tardi

Dopo tanti anni ancora mi stupisco di quanto le persone comuni sappiano poco del loro corpo. Quando senti parlare dei non medici di anatomia e fisiologia ti rendi conto che hanno le idee più strane anche delle funzioni di base. Questa cosa mi suscita sempre un grande stupore. Mi chiedo come facciano le persone a " subire" i molteplici e svariati processi che si verificano dentro di loro, senza capire di che si tratta: un po' come essere estranei a se stessi.
Quando poi spieghi qualcosa a qualcuno ti accorgi che è ancora più difficile, perchè in verità ogni risposta apre una finestra su un'altra risposta senza la quale è incompleta o inesatta e la ritrovi nelle parole dei tuoi pazienti distorta e interpretata nelle maniere più strane.
Immagino , però, che questo capiti un po' con tutte le discipline.
Un collega biologo che si occupa di epigenetica mi raccontava stupefatto che le persone mediamente credono che se tu mangi un alimento geneticamente modificato, "assorbi" quel gene e lo esprimi...che sarebbe come dire che se io mangio una frittura di pesce poi respiro sott'acqua.
Carlo Rovelli in un suo libro dice candidamente di non capacitarsi del fatto che le persone considerino il tempo una variabile costante. A lui, che fa il fisico quantistico, pare che ovvio che il tempo scorra a velocità diverse.
Per tornare all'approccio molto più terra terra della sala operatoria la scorsa settimana abbiamo asportato utero e ovaie ad una simpatica signora tra i 70 e gli 80.
Il primo operatore era il primario,  con altri 2 ginecologi uomini. A fine intervento, dopo che tutti i maschi sono usciti dalla stanza, la signora mi ha sussurrato:
"Signorina...dottoressa...mi scusi...."
"mi dica signora, che succede?"
"no, senta...io volevo sapere..." ha cercato un po' le parole...
"dica, signora...c'è qualcosa che non va?"
allora si è fatta coraggio: "no, dicevo: il marito...là....insomma: trova tutto uguale?"
"Ma certo! " ho esclamato subito io "il marito nell'utero non ci arriva, stia tranquilla signora, là sotto è tutto uguale!"
...e siccome siamo in Toscana e qua dicono tutto quello che gli passa per la testa dal 1500, è arrivata l'infermiera e ha chiesto: "Signora, ma all'età sua il marito, là, ancora ci va?"
"eh sa...qualche volta, ancora..." ha risposto lei timidamente
è partito un coro da stadio di "Sentilà!" e "Complimenti al marito!" di tutte il personale infermieristico a cui la signora ha fatto una faccia di modesto orgoglio.
Dulcis in fundo si avvicina la ferrista, che aveva appena finito di smontare il tavolo operatorio e con sguardo complice, le dice: "Signora, gliel'abbiamo pure rifatta per bene. Vede che quando ci torna il  marito la ritrova signorina!"
Ed io ho pensato a tutte le seghe mentali sull'atteggiamento professionale del personale di sala operatoria.
Dal 1500.