venerdì 28 giugno 2019

Spoiler

E' proprio vero che alcune storie sono archetipiche.
Che esistono cose che toccano delle corde sensibili in ognuno di noi, indipendentemente da ogni differenza e cultura. Ieri, per esempio, un giovanissimo OSS mi ha fatto il seguente discorso: 

-" Ho visto un film fighissimo! lo devi vedere: Troy"
-"Ah" ho risposto asciutta, considerando i ricordi del mio liceo classico "ci ho provato, ma non mi ha entusiasmato..."
-"Noo! ma come! è una storia pazzesca!"
-"Eh, sì, lo so, me l'hanno fatta studiare..."
-"Inizia con Achille, che è Brad Pitt, che vuole vendicare il cugino Patroclo..."
-"Non era il cugino."
-"Eh?"
-"Non era il cugino" rimarco con sguardo eloquente.
Lui, come tutti i ginnasiali di tutto il mondo, ma con 15 anni di ritardo, mi guarda stupefatto: "MADDAI" esclama secondo il più classico dei cliché, " ma che Achille era frocio?"
Segue inevitabile spiegone sul concetto di omosessualità nell'antica Grecia, che lo lascia comunque un po' perplesso
-"vabbè," prosegue "comunque: lui lo vuole vendicare e allora va a combattere con Ettore che..." si interrompe e mi guarda "no, aspetta: se non l'hai visto non te lo dico sennò ti rovino il finale..."
 Ma quanto, QUANTO questa risposta mi sarebbe stata utile, solo a pensarci, durante un interrogazione.
Ma la saggezza, come la civetta di Minerva, si alza in volo solo al tramonto...


venerdì 21 giugno 2019

Narcotraffico

-"Amore, stasera faccio il chili!"
-"Il chili?!...ma...Propofol, ci sono 40 gradi...una cosa un po' più estiva?"
-"Tesoro: il chili è un piatto messicano. perfettamente in linea con il clima attuale!"
-"vabbè, ma loro passano la giornata a trafficare stupefacenti e a fare sparatorie! La sera hanno bisogno di qualcosa di sostanzioso!"

p.s. ne ha mangiati tre piatti...chi ha detto che la ricerca è meno impegnativa del narcotraffico?


venerdì 14 giugno 2019

Ma è vitellone

I genitori , si sa, sono la risposta alle nostre preghiere.
C'è però un detto molto saggio che dice: attento a quello che desideri: perché gli dei potrebbero concedertelo
Io, per esempio, ho due genitori meravigliosi: ancora abbastanza giovani, sani e con la testa a posto. Di mia madre ho lungamente parlato in questo blog, ma non bastando lei c'è anche mio padre.
Mio padre è un uomo colto e intelligente che nella vita ha avuto un ragionevole successo. Questo, partendo dall'essere il figlio maschio della famiglia e il preferito di mammà, ha creato un incrocio tra il Pater Familias di romana memoria e L'Uomo Che Non Deve Chiedere Mai.
Mio padre non esprime opinioni ma solo Grandi Verità sull'Esistenza.
Essendo una persona buona ed un uomo di indole affettuosa, generosa e gentile lui non vuole intimidirti o offenderti: è che lo disegnano così.
Quando viene a trovarmi in Toscana mi tremano le vene dei polsi: sì, perché lui dice, prima di partire: ma non preoccuparti, a me va bene tutto.
però poi.
- Questa casa è molto fredda. (versione invernale)
- Questa casa è molto calda: come mai non avete comprato i condizionatori? (versione estiva)
- Certo che si sente molto rumore qui.
- Come mai vuoi le librerie in muratura e non in legno?
- Se aveste comprato una scrivania più piccola ci sarebbe entrato un letto più comodo nella studio per quando diventa stanza degli ospiti
- Si potrebbe benissimo fare un secondo bagno (segue progetto)

E non è che lui si limita ad esprimere la sua opinione e ad ascoltare la tua: no. Lui ne discute estesamente finché non ti ha dimostrato che tu hai torto a desiderare una scrivania grande e che la logica, la morale e l'intera compagine delle leggi dell'Architettura  dicono che tu avresti dovuto avere un letto più grande.
Ogni Santa Volta.

Venerdì erano attesi lui e consorte in visita primaverile.
Considerando che da quando abbiamo dovuto cambiare macchina all'improvviso, Gio mangia zuppa di cipolle e scarti di macellazione del Carrefour, ho pensato di cucinare qualcosa di commestibile. Mi sono recata quindi dal Bulgari delle macellerie toscane e ho speso 50 euro - CINQUANTA EURO- in bistecche, che in effetti qua sono una cosa ragguardevole.
Non contenta, una volta a casa ho pretrattato le bistecche secondo il metodo del mio guru personale per la cucina, Bressanini, strofinandole bene affinché venissero succulente e cuocendole secondo tutti i crismi della Bistecca Perfetta.
Ci siamo seduti a tavola e ho messo il piatto davanti a mio padre.
Lui lo ha guardato ,ha fatto un'espressione costernata e ha esclamato: "MA E' VITELLONE!"
Nella mia mente sono passate tutte le mie cognizioni di etologia bovina, poi, rendendomi conto dell'insufficienza della mia preparazione specifica ho mormorato: "non lo so...gli ho chiesto due bistecche buone..."
Lui ha tagliato un pezzo e mi ha mostrato l'interno come fosse un'ovvietà: "Guarda: è chiaro. questo è vitellone!"
A quel punto davanti ai miei occhi sono passati 3 diversi scenari:
1. Battere il pugno sul tavolo e urlare!" Tu menti! Giammai del vitellone varcò la soglia di questa casa portando onta ai suoi abitanti!"
2. Gettarmi in ginocchio piangente gridando: "perdonami padre por mi vida loca! in un momento di smarrimento ho comprato del vitellone!
3. chiedere perplessa: non va bene?
Ho scelto la terza opzione ,incomprensibilmente. Lui mi ha fatto uno sguardo messianico ,ma umile, tipo  Mahatma Ghandi e ha risposto "no, no, va bene uguale. è che io preferisco il manzo. "
Ho fatto spallucce, conscia di non potere nulla contro il tempo bastardo e implacabile che aveva portato quel vitellone sulla mia tavola con esecrabile anticipo sul fisiologico sviluppo e ho pensato a tutte le cose che avrei potuto comprare con 50 euro.
Ma era troppo tardi.

venerdì 7 giugno 2019

Lavorare stanca

Ci sono delle differenze tra la sanità Toscana e quella del Lazio: alcune te le aspetti, altre no, ma una tra le più sottili , tra le più difficilmente individuabili, è l'atteggiamento dei lavoratori verso il lavoro.
La Toscana è una regione ricca e funzionante, nonostante quello che dicono i toscani,  un posto in cui non è mai stato molto difficile per un anestesista trovare un posto  dignitoso in un tempo ragionevole.
Il Lazio, no.
Ci girano tanti soldi, ma non è funzionante.
Se la politica è il cancro di questo paese ricordatevi che il Lazio ha la lesione primaria, il resto sono solo metastasi. Per molti anni tutti noi che ci abitavamo ci siamo dovuti arrabbattare a tirare fuori il lavoro in condizioni complicate ed umilianti,  tra contratti ridicoli in ospedali pubblici e marchette in clinica senza nessuna certezza del domani.
Chi legge questo blog da un po' ne ha un idea.
Ovviamente questa è una generalizzazione  e va presa con i dovuti distinguo, ma in generale nessuno di noi, nati e cresciuti nel Lazio perde mai di vista il fatto che ci alziamo e andiamo a lavorare non per amore dell'anestesia o per le scarpe di Gucci, ma per mettere il pane a tavola un giorno dopo l'altro.
Non è che non amiamo il nostro lavoro, ma siamo ben coscienti che veniamo pagati per farlo e siamo fortunati a poterlo fare.
Anche ora che ho un contratto a tempo indeterminato dal 2014 ho un ricordo vivido di cosa significa avere un co.co.co rinnovato mese per mese e questo mi porta forse ad essere più "accomodante", a lamentarmi di meno, ad accettare più cose del giovane anestesista medio toscano.
A volte i miei colleghi sembrano pensare che la loro felicità sia tra i doveri del datore di lavoro, che siano loro a fare un favore all'azienda a farsi pagare e che fare solo quello che gli piace sia un loro inalienabile diritto.
Sembra che lavorino per hobby più che per necessità...per le scarpe di Gucci invece che per il pane...
Io li guardo e non so bene cosa penso: se hanno ragione loro, se è così che dovrebbe essere, se il lavoro è un diritto e farlo bene e con piacere la normalità per cui battersi...o se invece siamo noi che vediamo giusto, che consideriamo la fatica come parte della vita e il lavoro come quello che bisogna fare anche se e quando non ti va,  per darle un senso. 
Immagino però quale sia la distanza, l'incomprensibilità che c'è tra un anestesista di una regione ricca, ancora più ricca della Toscana, come magari l'Emilia o la Lombardia, e uno di una regione ancora più povera e incasinata del Lazio, come alcune regioni del Sud...
E mi dico che sarebbe bello davvero se fossimo tutti uguali