giovedì 31 ottobre 2013

Umorismo da ponte dei morti

30 novembre ore 19.00
( Suora caposala):- Buona festa allora! E speriamo che domani siamo tutti Santi!
(Anestesista):- Speriamo di no, sorella, sennò dopodomani siamo tutti morti!

lunedì 28 ottobre 2013

Concorsi

Tutti dicono, con varie gradazioni di sdegno e rassegnazione, che in Italia i Concorsi Pubblici sono truccati.
non lo so, probabilmente è vero.
Se però si guardano le cose da vicino, almeno i concorsi per anestesia, le cose non sono così semplici.
Facciamo un esempio:
Io sono un giovane studente di medicina di una cittadina mediogrande di qualche parte d'Italia, che chiameremo Cittàpoli. Cittàpoli ha un piccolo ospedale , ma non un università, che io frequento a Metropoli, il centro più grande a qualche centinaio di chilometri di distanza.

Dopo la laurea, con un imperdonabile errore, entro ad anestesia e dopo i primi anni chiedo e ottengo di andare all'ospedale di Cittapoli. Qui frequento le sale operatorie e la piccola rianimazione dell'ospedale. Dopo la specializzazione, il primario di Cittapoli mi offre un contratto  a tempo determinato, per una maternità: entro a far parte del gruppo, i colleghi mi danno una mano con benevolenza, imparo le procedure e i modi di lavorare dell'ospedale.
Dopo un anno la collega torna dalla maternità e il primario riesce a farmi avere un contratto libero professionale per un altro anno. Ormai sono ben inserito nell'ingranaggio: la mia presenza scarica i colleghi più anziani dei turni più faticosi e aiuta quelli più giovani; non sto pubblicando molto, perché l'ospedale di Cittàpoli ha risorse limitate per la ricerca, però sono diventato un bravo anestesista.
Passa un altro anno ed un collega anziano va in pensione. L'ospedale è sotto organico e il primario decide di assumermi.

Oppure: Facciamo che il giovane specializzando resta a Metropoli. Entra nel gruppo della rianimazione e ci lavora per tre o quattro anni. In una grossa rianimazione si lavora sodo: al nostro giovane neospecialista toccano per due o tre anni i turni peggiori, domeniche, notti e feste, impara molte cose, alcune particolarmente complesse, nelle ore libere studia e pubblica qualche lavoro. Dopo tre anni intensi è un anestesista preparato ad affrontare situazioni molto complesse e a gestire macchinari da diverse centinaia di migliaia di euro. Quando uno degli anziani va in pensione il primario lo chiama e gli chiede se vuole restare. Lo sventurato risponde.

A questo punto in entrambi i casi si apre uno scenario complesso: in Italia gli enti pubblici non possono assumere per chiamata diretta, ma devono  fare un Concorso Pubblico, perciò, dopo aver trovato i soldi per fare un concorso nazionale devo scegliere i candidati.

A questo punto, sia la rianimazione di Metropoli, che l'ospedale di Cittapoli vorrebbero poter assumere il loro candidato.
E onestamente, non so dargli torto.
Quale azienda, dopo aver formato una persona per tre anni, vuole lasciarla andare e prendere un illustre sconosciuto per quanto sia buono il suo curriculum?
A Cittàpoli, per esempio, non interessa prendere uno che ha 40 pubblicazioni sui trapianti di fegato, loro non fanno i trapianti di fegato! a loro va bene il loro anestesista che è già inserito nel tessuto dell'ospedale, così come Metropoli vuole quello che ha formato là dentro e che ha già fatto un bel po' di gavetta.
Assurdo? non mi sembra.
Ingiusto? neanche un po'.
Il problema è che questi due devono vincere il concorso, però, quasi certamente non saranno più bravi degli altri. Difficilmente ci sono persone così incredibilmente al di fuori della media da spiccare su tutti, specialmente su una disciplina vasta e complessa come l'anestesia; ci sono invece medici mediamente ben preparati, con più esperienza in alcune cose, con più attitudine verso una o l'altra branca, con qualche pubblicazione in più o in meno, ma più o meno equivalenti tra loro.
Quindi resta un solo modo per prendere l'anestesista che lavora per me da tre anni: truccare il concorso. Fargli avere prima le domande e fare domande su argomenti così particolari da mettere gli altri in difficoltà, valutare i titoli in maniera da favorire i suoi, considerare diversamente la gravità di un errore rispetto ad altri, e così via.
Il concorso è truccato? Si.
Per far vincere chissà quali raccomandati? No.
Intendiamoci: è possibile che poi all'interno di un concorso arrivi una "telefonata" per raccomandare questo o quello, ma secondo me se si studiano le graduatorie dei concorsi delle varie regioni, emergerà che ogni ospedale ha preso gli anestesisti che ha formato.
La verità è che il sistema dei Concorsi Pubblici in questo paese non solo finisce per non favorire la meritocrazia, ma costringe anche a "barare" per fare una cosa giusta e normale, e ,come al solito, mi chiedo perché una cosa così semplice non balzi agli occhi.
Forse sono strana io.

P.s. A scanso equivoci, preciso che io non sono vincitrice di concorso pubblico e sono attualmente precaria in un ospedale privato. Questo per evitare che qualcuno pensi ad una "excusatio non petita".

lunedì 21 ottobre 2013

Su internet andatevi a guardare i siti porno

Colloquio con i parenti, un fratello e una sorella, venuti ad informarsi per la madre a cui è stato tolto un pezzo di fegato.

Io: "...e quindi, se tutto va bene, domani tornerà in reparto..."
Fratello: " bene...senta dottoressa...visto che lei è così gentile e disponibile...non è che potrei chiederle una cosa?"
Io:"certo! mi dica pure!"
Fratello: "ecco...volevo sapere: a mia madre è stato tolto tutto il fegato?
Io"no, solo una parte, un lobo, si dice. "
Fratello: "no...perchè... mi hanno detto che gli organi molli, non si possono togliere solo in parte...cioè si deve per forza togliere tutto..."
io: "scusi, ma chi glielo ha detto?"
Fratello: tace , imbarazzato e arrosisce.
Sorella: (con malcelata aria di sufficienza e disprezzo): "l'ha letto su internet!!!!"

lunedì 14 ottobre 2013

L'ultima frontiera del portachiavi per armadietto (o la capacità di non prendersi troppo sul serio...)

Dai, ammettetelo: la cosa che più vi piace di noi anestesisti è l'autoironia.
Eh, si: perchè l'anestesista/rianimatore è in realtà lo sborone* supremo; il coatto che arriva ciancicando la gomma e fa: "Dove sta l'arresto cardiaco?", come se chiedesse dove sta il banco del pesce; quello che mentre tutti si affannano spaventati dice: "oh, calmi!", come se lui invece stesse in fila alla posta; che mentre rianima dà ordini secchi e saccenti a tutti gli altri medici (e la tentazione è forte: io, che sono la donna meno aggressiva di tutto il mondo, una volta ho detto ad un professore di cardiologia, con aria di sufficienza: "Vabbè, penso che adesso una cannula siete capaci a mettergliela da soli, no? o devo restare ad aiutarvi?!") .
Il coglione che invece di accontentarsi come tutti gli altri medici di cercare di combattere la malattia , ha deciso, in un supremo rigurgito di superomistica idiozia, di cercare di combattere la Morte in persona. E, secondo la legge di Murphy: "Non puoi vincere, non puoi pareggiare, e non puoi neanche ritirarti".



Però, ovviamente, quel coglione lo sa benissimo che ha perso e basta e quando torna a casa, a forza di prendere schiaffi,  si sente una bella merda e pensa che avrebbe dovuto fare dermatologia, come gli avevano suggerito, che in fondo le pustole hanno il loro fascino.
Ma che fare ormai? mica ti puoi mettere a piangere, che tanto lo sapevi, dai! quando hai firmato quel foglio, che lavoro era!
Tanto vale buttarla sul ridere, almeno, quello sì, fa sempre figo...






P.s. il portachiavi non è mio: è di un anestesista bravissimo, che riesce sempre a strapparti una risata, anche nei momenti peggiori


(sborone: agg, m,sing; esibizionista, personaggio che si fa notare rumorosamente, privo del benchè minimo senso di misura,tatto ed eleganza)

lunedì 7 ottobre 2013

Appuntamento al buio

Sabato pomeriggio, da numero sconosciuto su Whatsapp





Stasera pizza?

No, sono di guardia! ma chi sei che whatsapp non mi dà il tuo numero?

Rossi! so di guardia pure io! Pizza?