venerdì 5 novembre 2021

è abbastanza come anamesi?

 Non è che noi ce l'abbiamo con gli psichiatri, è che proprio non ci capiamo. Il loro mondo è un mondo a rilento fatto di lunghi colloqui intimisti e terapie che le imposti oggi e funzionano tra 3 settimane. Inoltre, essendo totalmente a digiuno di clinica dalla fine dell'università si creano problemi che per noi neanche esistono, tipo: "eh, ho capito che sta urlando che vede Satana, e cerca di sgozzare l'infermiere ma il serenase è contraindicato nel QT lungo e lui ha un bav di primo grado in anamnesi..." e quindi ogni volta che proviamo a contattarli per qualcosa finiamo sempre per bestemmiargli in faccia e loro s'incazzano e pensano che siamo delle bestie.

Ieri per esempio il mio capo li ha contattati per una paziente. "Ciao, ti chiamo per la signora Rossi, come ti ho già accennato sulla richiesta di consulenza, sta avendo uno svezzamento difficile dai farmaci, è qui da molto tempo , ha un tono dell'umore molto basso, non so, magari potreste venire a vederla per impostargli una terapia antidepressiva...

"ah....beh...parla?"

"beh, è tracheostomizzata, ma insomma si fa capire"

"eh, beh, certo se non parla" ha risposto con aria dubitativa "...non so, collega, queste diagnosi così, fatte sulla base di elementi più che altro presunti...mettere una terapia così...mi servirebbero dei colloqui , un anamnesi, per vedere se davvero c'è una depressione...per cosa è ricoverata lì da voi?"

"si è data fuoco cercando di suicidarsi"

"..."

"..."

"..."

"Che fai, vieni?"

"Passo in mattinata."

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