martedì 7 settembre 2010

Leggende metropolitane

Quest'anno, come tutte le estati , i ladri di appartamenti hanno approfittato della pausa estiva per mettersi al lavoro, colpendo, purtroppo il mio palazzo.

I fatti:

4 agosto ore 23.30

Giò, Fabrizio ed io scendiamo per le scale per andare a prenderci un gelato. Sul pianerottolo del quarto piano, vediamo entrambe le porte aperte e le serrature scassinate. Sul pavimento giace una lattina di redbull vuota.
Chiamiamo il 113 e arrivano due agenti che constatano l'accaduto e rintracciano i proprietari. Questi, rientrati di corsa dai luoghi di villeggiatura, fanno un elenco degli oggetti rubati tra cui un ceppo di coltelli da cucina.

Resoconto degli avvenimenti sentito al bar del quartiere 2 giorni fa:

4 agosto ore 15.30

Una banda di malviventi composta da zingari e rumeni sferra un offensiva nel quartiere attaccando simultaneamente 12 appartamenti; un inquilino del numero 97 ha potuto vedere in trasparenza attraverso i vetri della chiostrina (satinati, n.d.r. ) i malfattori armati di pesanti coltelli da macellaio.
Dopo aver sfondato le porte i ladri, evidentemente provati, si fermano a consumare un lauto pasto innaffiato da bevande alcoliche.
I tutori dell'ordine, giunti sul luogo del delitto , devono lavorare alacremente per 40 minuti per riuscire ad aprire le porte, accuratamente richiuse dai malfattori.

Che emozione: posso dire di aver assistito alla nascita di una leggenda metropolitana...

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