sabato 14 marzo 2020

Cronache dal Coronavirus

Io sono quella che stava nell'ospedale di riferimento della SARS nel 2009 ed è riuscita a cambiare regione, e trasferirsi in un ospedale più piccolo che è riferimento della Covid nel 2019.
praticamente sono la Signora in giallo dell'anestesia.
Quando mi trasferisco la gente comincia a grattarsi i coglioni...
Che dire? a me piace l'anestesia, ma confesso che in questi giorni ho pensato spesso che in fondo Lettere non era niente male.
Penso più o meno tutti.
la cosa bella è che con questa epidemia riprendi contatto con un sacco di colleghi e amici che non sentivi da tempo. Appena possiamo uscire faremo grandi rimpatriate.
Tutti ti chiedono come va? ed io non so bene che rispondere perciò di solito mi tengo sul vago.
Va così.
Il lavoro è triste stressante e noioso.
Triste e stressante per ovvi motivi, noioso perchè ci sono 13 pazienti (per ora ) tutti esattamente uguali, il che è un esperienza originale per una rianimazione. Tutti con la stessa patologia, la stessa terapia e gli stessi sintomi.
Per me, che ho la memoria di un pesce rosso, è complicatissimo: vatti a ricordare quale dei 13 ha fatto il curaro oggi?
quale stai in APR e quale in SIMV da ieri?
è il letto uno che ha la birubina normale e la creatinina alta  e il letto due viceversa?
Uno strazio.
Faccio schemi e giro con un blocco di riassunto, ma sogno chip intracerebrali alla johnny mnemonic.
Sto andando a ristudiare cose che non vedevo dalla specializzazione.
Quando poi esci dal tuo turno torni a casa e vorresti solo fare finta che tutto questo non esistesse.

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