martedì 24 marzo 2020

Cronache dal coronavirus - non stiamo bene, ma facciamo del nostro meglio (da sempre)

Tanto tempo fa un'amica che studiava antropologia,mi disse che le popolazioni indigene che si curavano con rimedi naturali senza fondamento scientifico, guarivano lo stesso perché in qualche modo agivano sulla malattia.
Era la spiegazione antropologica di quello che si chiama "effetto placebo" nella scienza medica o ,per dirla più complicata, risposta neuroimmunoendocrina.
Alla fine tutti abbiamo bisogno di fare qualcosa per placare l'ansia, per avere l'idea di non essere impotenti.
Noi medici, in questo momento lo sappiamo bene.
Io, tanto per dirne una, mi prendo una pasticca di ginseng al giorno.
Lo dicevo ad una collega che mi ha risposto che lei si prende una compressa di cebion al giorno; lì vicino un altro ha risposto che lui dava tutti i giorni il supradyn alla moglie e un'infermiera che passava ha aggiunto che lei invece ogni mattina si depurava con acqua calda e limone.
E non esiste nessuna prova scientifica che nessuna di queste sostanze abbia un qualsivoglia effetto protettivo contro un qualsivoglia tipo di patologia, e anzi, diciamolo pure, questa è roba che detta fuori dal coronavirus imporrebbe l'immediata radiazione dall'Ordine dei Medici con Rinuncia Volontaria alla Laurea in medicina, ma bisogna pure far qualcosa per esorcizzare la paura.
Una selezione casuale delle cose fuori di testa che ho fatto in questo periodo:
- dormire in salotto su un lettino separato vicino alla tartaruga (che comunque russa meno di mio marito)
- cambiarmi fuori dalla porta quando rientro a casa spogliandomi all'ingresso e rivestendomi completamente
- lavarmi i denti nel lavandino del terrazzo (qui in Toscana detto anche "pilozzo") offrendo due volte al giorno lo spettacolo di me in vestaglia, con la bocca piena di schiuma a quello della casa davanti, che alla fine dell'epidemia verrà a chiedermi "macchecazzostaifacendo?" ed io mi vergognerò come una ladra a spiegarglielo. Questo perchè ho deciso, in maniera del tutto insensata e casuale, che mentre dormo sbavo e che lo sputo del risciaquo dentale può essere contagioso.
Questo ovviamento oltre a lavarmi le mani in modo compulsivo.
Gio asseconda le mie manie e mi guarda con aria pietosa, Sofia ride di me.
Chi ti viene in aiuto, come sempre, sono i colleghi ,che ogni tanto li vorresti uccidere ma il più delle volte ti salvano la vita; ieri al cambio eravamo in 3. Una ha detto: "io ho il raffreddore. Oddio, che ansia, ce l'avete anche voi?"
"Io sì," ho risposto subito "E mi sento anche un po' mal di gola !"
"Anche io! "ha esordito la terza "ho avuto un mal di gola fortissimo la scorsa settimana e l'ho fatto passare a forza di borocillina!"
Poi ci siamo guardate, sollevate di essere tutte nella stessa paranoia.
Ce lo ricorderete quando sarà tutto finito, vero?
Io prometto di smettere col ginseng.

2 commenti:

Manuela ha detto...

Ti voglio bene Serena!

Unknown ha detto...

I love you Sere ❤️