giovedì 4 settembre 2008

Fuga di cervelli

La maggior pate dei miei amici laureati si sono felicemente stabiliti fuori dall'Italia.
Svizzera, Inghilterra, Olanda, Germania... laureati nei più diversi campi, sono stati assunti in altre nazioni dell'UE, a condizioni del tutto dignitose, mentre qui in Italia non riuscivano a trovare neanche un posto da spazzino.
Sorvoliamo sulla tristezza delle condizioni dell'Italia, eccetera eccetera... il discorso è troppo trito  e conosciuto per essere riproposto, ma la cosa che sopratutto mi colpisce è che tutti loro, anche se gli manca la casa, il sole, il clima, la famiglia, gli amici, la pizza e quant'altro, non vogliono più tornare.
Parlandoci,  ti rendi conto che gli sembra semplicemente inaccettabile il modo di lavorare qui, e non solo: quelli che hanno avuto a che fare con altri italiani per lavoro si sono trovati malissimo , dopo che si erano abituati agli standard europei.
La verità è che il sistema delle raccomandazioni e del nepotismo in Italia è talmente avanzato e radicato da falsare anche l'intero sistema dei rapporti.
Non si rispetta la bravura, ma si rispetta il potere, e chi non lo ha viene trattato senza alcuna considerazione.
Il lavoro è considerato una cosa da umili, per cui il primo segno di potere è smettere di lavorare, e chi sale la scala gerarchica lo dimostra, in primis, trasferendo parte del suo lavoro a chi gli sta sotto.
Trasmettere la propria conoscenza ad altri più giovani è motivo di vanto negli altri paesi; un discepolo che supera in bravura il maestro è considerato un motivo di orgoglio per il maestro. Qui la trasmissione della conoscenza non è proprio considerata, nè una persona ammetterà mai che uno più giovane è migliore di lui. Non solo: non ammetterà mai che è pari a lui, ma finchè sono in rapporto lo tratterà sempre come un inferiore e un sottoposto, e non gli permetterà mai di svincolarsi da lui.
L'educazione e il rispetto non sono considerati un valore, ma un sintomo di debolezza, perciò il livello di aggressività tra colleghi, e tra superiori e inferiori è abnormemente alto e senza alcun freno. Empatia è una parola di cui nessuno conosce il significato.
Il risultato è uno degli ambienti di lavoro peggiori del mondo, con dei risultati scarsissimi e una società praticamente del tutto paralizzata.
Mi chiedo se la crisi economica sia l'effetto o la causa di tutto ciò, e sopratutto se sia possibile uscire da queste dinamiche perverse.
Nel frattempo mastico amaro ogni giorno ingoiando continue umiliazioni e penso che in Inghilterra ci sono un sacco di ospedali che cercano anestesisti...



1 commento:

Anonimo ha detto...

Il modo per uscirne ci sarebbe anche... le munizioni me le paghi tu però