lunedì 25 luglio 2011

Infermieri

in questo blog parlo spesso degli infermieri, ma non so se gli rendo giustizia: quando voi pazienti dite che un ospedale è buono, pensate di parlare delle cure che avete ricevuto, ma in realtà parlate della bravura degli infermieri. L'interfaccia tra il medico e il paziente è l'infermiere, il vero responsabile del suo benessere e spesso l'artefice della cura è lui. Chi pensa che sia un lavoro di secondo piano non si rende conto della fatica, anche fisica, dell'attenzione, dell'intelligenza e della sensibilità che sono necessarie per eseguire al meglio una professione che è senz'altro tra le più difficili della nostra società.
Per alcuni di loro nutro un profondo rispetto, per altri ho un caldo sentimento di stima e di amicizia, altri li odio dal profondo del cuore, perchè non sapendo o non volendo fare il loro lavoro, rendono difficile o impossibile a me svolgere bene il mio, e quando dico a me stessa che io sono il medico e non ho bisogno di nessun aiuto so che mi sto raccontando una bugia da sola.
Ci vorrebbe un who's who solo per parlare di quelli che preferisco, persone capaci di lavorare ad altissimo livello e allo stesso tempo di restare semplici e simpatici.
Un esempio tra mille: Andrea ieri entra in sala con una bandana legata in testa a coprirgli i capelli corti invece della cuffietta.
"Andrea, però ti sta bene questo nuovo look, con quest'aria un po' pirata un po' canaglia"
"vero?" risponde lui che è un ragazzo dalle forme rotondette "Sembro Johnny Depp dopo il cortisone, eh?"

E come fai a restare seria?

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazie, perché non tutti i tuoi colleghi hanno il coraggio di pensare quello che hai scritto.
un'infermiera