venerdì 15 luglio 2011

Gnocchi e gnocche

Come ho detto altrove io ho una piccola perversione: adoro leggere "Vogue" (per lo più al bagno, in verità).
Ebbene sì, non so perchè ma quelle foto patinate, quelle modelle bellissime, quei colori luminosi mi danno un senso di ordine, mi appagano.
Se avessi la possibilità di scegliere una vita diversa per un mese - non di più che poi lo so che mi verrebbe voglia di cominciare a studiare medicina anche in quell'altra vita - mi piacerebbe fare la modella, oppure lavorare ad una catena di montaggio, o fare la donna di servizio: insomma vorrei sperimentare cosa si prova a fare un lavoro che impegni prevalentemente il fisico e non la mente, di quelli che a fine giornata sei stanco e ti fanno male i muscoli, ma hai voglia di divertirti.
Ma questa è un'altra storia.
Dicevo di Vogue: la mia passione è in effetti del tutto teorica. Non saprei riconoscere un modello di Valentino da uno di Jimmy Chou, e il fatto che quelle foto siano in qualche modo connesse con cose da acquistare è molto al di fuori della mia portata.
Questo mese Vogue Italia esce con un titolo che recita: "Belle vere" in un doppio senso non particolarmente originale che si riferisce al fatto che il numero è incentrato sulle modelle "curvy", o come si diceva quando io facevo le elementari, "le ciccione". L'intento è lodevole: si vorrebbe dire basta con queste modelle anoressiche che poi traviano le adolescenti, anche le normali donne cicciotte possono essere fighe.
Ecco: peccato che le modelle hanno poco o niente a che vedere con noi esseri di questo pianeta. Quello che loro pensano essere così rivoluzionario è praticamente il fisico di Marilyn Monroe. "Curvy" è "curvy" , peccato che è anche una gnocca fotonica con un fisico da paura.
Intellighenzia pubblicitaria, ascoltatemi: non è che prendendo una modella dal corpo statuario e aggiungendole 10 chili nei punti giusti ottenete una donna normale, non funziona così; le donne normali hanno le gambe magre e le cosce grosse, il culo basso e la panza, le tette pendule e le spalle a gruccetta, il punto vita non pervenuto. Non siamo curvy, siamo cessi... per cui se volete fare i doppi sensi sulla copertina invece di belle vere provate con "vere gnocche" che richiama almeno il nostro piatto preferito...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ahahaha hai ragione! però mi è sembrato le tette delle modelle curvy non sfidassero la legge di gravità ... almeno quello..

Propofol ha detto...

E questo perchè il silicone galleggia in acqua non fluttua nell'ara!=)