lunedì 1 giugno 2009

Lettera aperta

Santità,

mi perdoni se oso rivolgermi direttamente a Lei; so che Lei e i Suoi precedessori, avete viaggiato spesso per recare conforto ai nostri pazienti, specialmente ai più piccoli, ma mi sembra che le Sue visite non le diano modo di rendersi veramente conto della situazione.

Vedere un bambino malato di HIV una sola volta in ospedale, non fa capire bene le sue condizioni. Quando invece te lo portano in sala operatoria per la terza volta per una tubercolosi diffusa ovunque a causa del virus, quando lo addormenti per la terza risonanza per l'encefalite, quando devi infilargli l'ennesimo ago nella carne perchè ha la diarrea di continuo, allora cominci a renderti conto di cosa vuol dire nascere sieropositivi da genitori infetti che non hanno usato il preservativo.

Bambini talmente abituati a stare in ospedale che neanche piangono a stare da soli sul lettino.

Dite che il Vostro è un Dio d'amore, e io ci credo, ma perchè un Dio che si è fatto attaccare ad una croce per risparmiare a delle bestie come noi la sofferenza e la morte dovrebbe volere questo per un bambino?

Non mi dica, la prego, che il suo volere è imperscrutabile, perchè non lo sta facendo lui, lo stiamo facendo noi. Noi abbiamo la possibilità di evitare delle sofferenze usando il preservativo e dobbiamo rinnegarla attivamente per non coglierla.

Se un bambino ha la polmonite ed io non gli dò l'antibiotico non è il volere di Dio che muoia, è il mio.

Dite che Dio è padre di tutti noi e che ci ama come un padre.

Io li ho visti i genitori dei bambini malati, e quasi tutti se potessero prenderebbero la malattia del figlio pur di risparmiargliela, glielo garantisco, a costo di morire.

Se un uomo, miserabile, fallibile, ma fatto a immagine e somiglianza della scintilla divina si comporta così naturalmente, istintivamente, perchè Dio dovrebbe volere il contrario? perchè lui dovrebbe preferire la sofferenza e la morte?

Santità, non sarà che avete anteposto un principio ad un altro? non avrete messo il "non commettere atti impuri" davanti all' "ama il prossimo tuo come te stesso?" non state facendo sì che le colpe dei padri ricadano sui figli?

Mi chiedo perchè dovrei seguire delle regole così contrarie a quello che la mia coscienza e il mio giuramento mi impongono di fare, e me lo chiedo sul serio, umilmente, come chi si sforza di capire ed è pronta ad ascoltare la risposta.

Aspetto.

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