lunedì 8 giugno 2009

Un complimento speciale

Gli psicologi usano parole complicate come "transfert" e "controtransfert" per dire semplicemente che uno si affeziona ai pazienti e viceversa. Il fatto è che, sopratutto in rianimazione, dove un paziente può stazionare per settimane e anche mesi, si finisce col parlare, mangiare, passare magari le feste comandate con queste persone, vederle quando sei di buon umore quando sei di cattivo umore, finchè non diventano, in un certo senso, degli amici.

è raro che, usciti da quello spazio asettico, rimanga un rapporto, però lì per lì funziona.

Ora per esempio in rianimazione è ricoverato Santo, un ragazzo più o meno della mia età che ha avuto un incidente. Santo lo è di nome e di fatto. Ha preso una botta al torace non riesce a respirare da solo e quindi se ne sta col tubo in gola, senza poter parlare, sveglio, sopportando tutte le nostre cure e trovando  anche il modo di fare battute, ascoltare e farsi capire. 

Ieri per esempio, dopo  he lo avevamo già portato in tac, riportato indietro, lavato, cambiato la medicazione (operazioni piacevolissime con 3 costole rotte), gli dovevamo fare una broncoscopia (ovvero infilare una sonda con telecamera nei polmoni). Santo mi ha guardato con occhi supplichevoli ed ha articolato con la bocca: "fatemi dormire!"

"Tranquillo", ho risposto, io "ora ti addormentiamo così non senti niente"

ho preso la siringa dell'anestetico e ho comiciato ad iniettarla piano piano. 

Stava per addormentarsi quando mi ha guardato e a farfugliato qualcosa.

"Cosa? ti fa male?" ho chiesto allarmata che l'ago fosse fuori vena.

lui ha fatto no con la testa e sull'orlo del sonno ha articolato più chiaramente "sei molto bella" e poi si è addormentato.

E adesso sfido qualunque diva famosa e acclamata a poter dire di aver ricevuto un complimento così bello...

1 commento:

Anonimo ha detto...

ma questi ultimi tre post (non ti leggevo da qualche giorno) sono micidiali... letti di fila poi...
non so cosa dire. grazie perché condividi questa vita da sogno e da incubo...
Layla