Per quanto strano possa apparire ai profani, il clima di una sala operatoria è spesso improntato alla goliardia e allo scherzo pesante. Questo è dovuto in parte alla presenza dei chirurghi (che come ho già avuto occasione di dire sono tutti un po' bestie), in parte alla presenza di infermieri e portantini che , essendo persone normali, non devono parlare in latino per sentirsi fighi nè tirarsela a morte per dimostrare che sono potenti.
Probabilmente c'entra pure il fatto che la costante presenza di malattia e morte spinge a sdrammatizzare l'atmosfera.
Tra le trovate goliardiche più comuni ci sono gli scherzi ai nuovi arrivati, siano essi specializzandi di anestesia, di chirurgia o allievi infermieri.
Quando si opera il polmone si può usare una tecnica che prevede il taglio di due pezzi di costola per facilitare l'accesso alla zona; siccome la gabbia toracica può benissimo funzionare senza, questi vanno semplicemente buttati.
Ignorandolo, Franco, un infermiere arrivato fresco fresco dalla scuola, ha chiesto al ferrista che gli stava dando i pezzi:" che devo farci?"
Prima che il collega potesse rispondere il chirurgo s'intromette dicendo: "lavali e mettili in una busta che mi servono a fine intervento"
Il povero Franco ha eseguito senza fiatare.
Forse gli sarebbe potuto venire il dubbio se avesse visto me e il ferrista che ci guardavamo scuotendo la testa, ma lui, povero agnello fiducioso, non ci ha neanche pensato, e quando ha visto che i chirurghi iniziare la chiusura del taglio ha chiesto: "professore: le servono le costole?"
lui ovviamente non aspettava altro: "si, si, mi servono" ha detto.
"le deve rimettere?" ha chiesto Franco, senza capire ancora,
-:"Macchè", ha risposto il prof, gongolante: "stasera pasta al sugo con le costolette."
e giù tutti a ridere ...
bestie...
2 commenti:
:D
credo che quando finirò sul tavolo operatorio ricordare il tuo blog non mi permetterà di restare seria... grazie :D
Layla
ma speriamo che tu non ci finisca mai! =))
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