lunedì 4 maggio 2009

La vita, l'amore, le vacche

La vita è quella cosa che ti capita mentre sei impegnato a fare altro.

Se c'è una lezione d vita che vorrei imparare da quello che faccio e vedo è a vivere nel presente e non nel futuro.

Ho vissuto l'adolescenza pensando che dovevo prendere voti alti a scuola per fare l'università. L'università a pensare che dovevo studiare per diventare specializzanda di anestesia, la specializzazione a pensare che dovevo lavorare molto, per diventare una brava anestesista. 

Nel frattempo, forse troppo spesso, mi sono scordata di gustarmi le cose che c'erano in quel momento, perchè con lo sguardo vedevo un futuro perfetto che ci sarebbe stato dopo.

ma ogni volta, dopo, c'erano le stesse cose di prima e, andando avanti a fare questo lavoro mi sembra di capire che a volte non c'è un dopo, oppure quello che c'è è completamente diverso da come te lo sei immaginato e progettato.

Non riesco a dire ciò che vorrei senza che le mie stesse parole suonino retoriche e banali ai miei occhi: cerco di dire che la vita non va vissuta come un compito in classe; che alla fine non c'è nessun buon voto per chi ha fatto tutti i compiti, quindi è inutile starsi a preoccupare, a pianificare tutto, perchè c'è sempre qualcosa che non hai calcolato.

Come dire: relax.

5 commenti:

Space Coyote ha detto...

Pare una cosa che si impara avvicinandosi ai 33 sai? :)

Propofol ha detto...

se è così sono curiosa di sapere a quale illuminazione si arriva ai 40!!!

Anonimo ha detto...

Io a 40 ci sono arrivata da pochi giorni e se avessi avuto la tua stessa illuminazione a 33, probabilmente la laurea in medicina l'avrei presa e la specialità in anestesia l'avrei a quest'ora finita.
Invece ho buttato tutto nel cestino della carta straccia a 8 esami dalla fine... perché quella illuminazione prima viene e meglio è! Dopo si vive di luce riflessa.

Barbara

Propofol ha detto...

Per barbara:
Ho un sacco di colleghi specializzandi over 40... chi ha detto che non ci si può prendere una pausa di riflessione?
gli ultimi 8 esami sono una sciocchezza! =))

Anonimo ha detto...

A 40 si accendono i riflettori sul presente! Per me è stato il confine tra il guardare avanti perdendomi il presente e il godersi l'oggi. Un equilibrio un po' precario che cerco di perfezionare giorno dopo giorno.

Ciao :-))
Andrea