domenica 10 maggio 2009

Tu ti lamenti, ma che ti lamenti

Lo sport nazionale del mio ospedale è il lamento.

Ho dei colleghi , per fortuna non tutti, che si lamentano sempre di tutto .

perchè fanno i turni in rianimazione.

perchè non fanno i turni in rianimazione.

perchè fanno i primi di guardia.

perchè non fanno i primi di guardia.

perchè fanno troppe notti.

perchè fanno troppi giorni.

perchè fanno i festivi.

perchè fanno i prefestivi.

perchè vanno in sala operatoria.

perchè non vanno in sala operatoria.

Qualunque cosa gli si proponga di fare soffocano letteralmente dalla rabbia e iniziano delle geremiadi interminabili di cose che non gli vanno bene che terminano di solito con delle scenate isteriche di fronte a testimoni sul fatto che tutti ce l'hanno con loro e a loro va sempre tutto male.

Per carità: non voglio dire che io faccia i salti di gioia ad andare a lavorare di domenica o di notte, ma la verità è che se decidi di fare l'anestesista nella vita, il lavoro di notte e di domenica lo hai messo in conto. quindi la domanda è:

Ma perchè devi sfracassarmi i maroni tutto il giorno con i tuoi lamenti?

Amica del sole, siamo tutti nella stessa barca, almeno cerchiamo di farcela prendere bene, che già la vita è tanto amara...se oltre a fare un lavoro di merda lo devo fare con una che non fa altro che lamentarsi tutto il santo giorno per ogni cosa, alla fine delle 12 ore mi devono fare l'antirabbica.

Allora: le opzioni sono due: o cambi lavoro e vai a fare la commessa o la pittrice o la mantenuta o quel che cazzo ti pare, oppure impari a soffrire in silenzio.

Se vuoi ti insegno un paio di trucchi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

tatifiXchè toglierle l'unica cosa che sà fare bene? ma allora sei cattiva.

Echoes ha detto...

Non solo gli anestesisti sono così...c'è chi ne fa uno sport nella vita del lamento....Sullo scavo di via Marmorata quella che si lamentava di più era la disegnatrice: in particolare la mandava ai matti dover arrorolare e srotolare i fogli di poliestere con i disegni. C'è chi soffre nella vita! Ma se non basta nemmeno vedere chi sta veramente male, cosa usuale per un anestesista, allora non c'è proprio speranza! Noi continuiamo a fischiettare sul lavoro, per poi magari sfogarci a casa con chi ha scelto di sopportarci ma, infondo, per poche ore al giorno!