venerdì 1 marzo 2019

Lo scienziato nella sua torre d'avorio

Io non mi metto quasi mai a litigare con la vasta pletora di scienzofobici in circolazione; tranne gli antivaccinisti, per i quali nutro un profondo disgusto ,tutti gli altri di solito li ignoro, o , se sono in giornata buona o non posso evitarlo, mi metto lì col popcorn e li faccio parlare, facendo anche domande pertinenti e cercando di capire in cosa credono. Di solito il fatto che un medico li stia ascoltando li galvanizza e li induce a spiegarmi tutto con ricchezza di particolari e a darmi dimostrazioni pratiche: io infatti nella vita sono stata pranoterapizzata, omeopatizzata, mi hanno pulito l'aura con i cristalli, mi hanno fatto una cosa reiki che non lo so bene cos'era e , se non ricordo male, mi hanno anche tolto il malocchio con acqua e olio.
Nessuna di queste cose mi ha convinto abbastanza da abbandonare i pedestri volumi della Patologia Generale.
L'unica cosa che veramente mi provoca reazioni dissennate è quando, alla fine di un discorso in cui hai dimostrato che stanno dicendo un mare di cazzate, questi personaggi , non sapendo più che dire esclamano: eh, ma voi scienziati parlate solo di tra di voi! queste cose non le dite a nessuno!
Ecco: io là divento Supersaian, con pure i capelli biondi e la gelatina, divento Mark Ruffalo dopo che si è trasformato in Hulk e mio marito deve trascinarmi via con la forza mentre urlo.
Sì, perchè dai, davvero.
Rita Levi Montalcini,  che a 95 anni andava in senato tutti i giorni a discutere con Maroni  - con Maroni- per cercare di evitare lo smantellamento della ricerca scientifica in questo paese.
Roald Hoffman, che gira il mondo facendo conferenze la domenica mattina su cos'è la chimica.
Dulbecco (ve lo ricordate Dulbecco, si?) che va a presentare Sanremo - DIOMIO SANREMO- e se la cava anche bene.
E questo solo per parlare di premi Nobel che ,facendo le dovute proporzioni, è come se CR7  andasse a discutere di tattica con l'allenatore al campetto della Romulea, o come se Valentino girasse il mondo facendo conferenze  su come abbinare gli accessori (Maestro- per carità- se Lei volesse io sarei in prima fila, eh!) .
Ci sono poi i professori ordinari, gente che comunque gioca in serie A, tipo il povero Burioni che ce l'hanno tutti con lui per aver detto una cosa che i romani dicono da 50 anni: Si nun le sai le cose, salle. O Bressanini, ordinario di chimica, che oltre ad avere un blog pubblico e gratuito sul Le scienze, ha anche un canale youtube in cui, vestito con un camice da uomo ragno, si affanna a spiegarvi perché IL SALE NERO DELL'HIMALAYA È UNA CAGATA PAZZESCA! ma lui lo dice educatamente. O Carlo Rovelli, che va da Makkox a Propaganda Live a spiegare la fisica alla casalinga di Voghera (signora mia questo bosone di Higgs!) che non ha neanche voglia di scaricarsi il suo libro da internet. E poi le migliaia di professionisti seri che fanno divulgazione in ogni dove: da medbunker a Lisa Signorile, col suo splendido blog in cui anche un ignorante come me, che non distingue la testa di un cavallo dalla coda, riesce ad essere illuminata sulla zoologia, il Disinformatico, la Scienza Coatta...
Che altro dovremmo fare noi scienziati per comunicare?
Scambiare vaccinazioni per prestazioni sessuali ? (ci sarebbe un impennata di copertura vaccinale che neanche dopo la Spagnola...)
I chimici potrebbero offrire stupefacenti di sintesi a chiunque dimostri di aver capito il principio di Avogadro.
I biologi potrebbero tenere programmi di consulenza gratuita per le piante da terrazzo a chi riesce a disegnare la struttura del DNA.
Non mi viene in mente niente di utile da far fare ai fisici, ma questo è un problema generale che c'è da sempre...
Insomma: se non avete voglia di fare un cazzo, né di studiare, né di leggere niente che sia leggermente più complesso delle istruzioni degli acchiappacolore per me va anche bene, è una vostra scelta ed è del tutto rispettabile, ma non venite a dare la colpa a noi che ne abbiamo fatta un'altra.
A ciascuno il suo problema.

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