lunedì 26 gennaio 2009

Chi è senza peccato

Sabato giorno ero di guardia in rianimazione. Per tutto il giorno sono stata chiamata in giro per i reparti e la sera alle 20.00 ero ancora in consulenza tanto che sono riuscita a smontare solo alle 21.00. Non voglio con questo cercare giustificazioni, perchè non ce ne sono, ero stanca, ho agito senza pensare e ho commesso un errore amministrativo piuttosto grave sulla cartella di un paziente. Enrica, che era di guardia il giorno dopo, vedendo scritta la mia bestialità l'ha perpetrata e l'unica persona che aveva l'esperienza per correggere il nostro errore non aveva capito cosa avevo fatto e quindi non l'ha corretto.
Mea culpa.
però ripeto: un errore amministrativo.
Non sulla gestione del paziente, che anzi, è decisamente migliorato grazie alle nostre cure in un modo che travalicava assolutamente le mie più rosee prospettive, un errore sulla cartella, su quello che c'era scritto.
Questo accadeva sabato giorno.
Nella giornata di oggi io sono stata chiamata e cazziata da 3 persone diverse al telefono e dalla primaria di persona,ma nessuno mi ha maltrattato almeno faccia a faccia. Enrica, invece, ha avuto la sfiga di trovarsi in rianimazione nel momento sbagliato e di sentire che parlavano male di me e, da vera amica, ha cercato di difendermi. Come risultato è stata maltrattata, brutalizzata, cazziata e insultata dalla prima di guardia.
Quando l'ho vista , subito dopo la buriana, era mortificata e sconvolta.
Ora, noi abbiamo sbagliato, non c'è dubbio, ma nessuno ha avuto un danno da questo.
Io credo che sia molto facile per un 50enne con 15 anni di esperienza mettersi sul piedistallo ed ergersi a giudice dell'azioni di un 30enne specialista da un anno, ma questo non è quello che io definisco correttezza.
Urlare in faccia a qualcuno perchè ha sbagliato in palese buona fede e che sta lì davanti a scusarsi è un'azione meschina e la banale prevaricazione di una persona per cui, come dice il proverbio, "comandare è più di fottere".
Aggiungo che gli errori degli alunni sono sempre colpa dei maestri e che se errore c'è stato la colpa è anche di chi non ci ha mai banalmente spiegato come andasse svolta quella pratica amministrativa.
Ultima considerazione è che le persone che giudicano così prontamente le altrui mancanze dovrebbero farsi un esame di coscienza e chiedersi se a loro è mai capitato di sbagliare o se sono sempre state perfette...
Ma il problema non è la gravità maggiore o minore del nostro sbaglio, semplicemente c'era qualcuno che aveva bisogno di un capro espiatroio con cui sfogarsi perchè gli rode o perchè evidentamente qualcun'altro se l'era già presa con lei.
La legge della giungla è sempre la stessa: pesce grande mangia pesce piccolo.
In tutto ciò chi ci è andato di mezzo è Enrica che in questo folto gruppo di scienziati e profeti senza macchia è stata l'unica ad avere l'onestà e l'umiltà di dire: ho sbagliato. Scusate.

e questo era l'unico comportamento serio, maturo e deontologico da tenere. Enrica, senza sbavature, come sempre.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Amen sorella!!!!
E grazie. Comunque aggiungerei 'sti cazzi ed un cordiale favvanculo alla stronza in questione. Tvb baci