venerdì 30 ottobre 2020

Seconda ondata

 Eccoli qua, sgradevoli come me li ricordavo. Visti attraverso la plastica degli occhiali, il fastidio al naso e dietro le orecchie della maschera,  valori che sembrano incompatibili con la vita, sempre uguali, sempre gli stessi, giorno dopo giorno, per un numero interminabile di giorni.

Benvenuti nella Seconda Ondata, il posto in cui non volevamo essere, il momento in cui vediamo davanti a noi tutta la salita e nessun piano su cui riposarsi.

Mi ripeto che finirà, che deve finire prima o poi, ma ogni mattina mi sveglio con lo stesso peso sullo stomaco.

un passo alla volta, immagino.

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