venerdì 20 novembre 2020

Pause di anormalità

 La cosa bella di lavorare in un ospedale grande , una delle tante, è la possibilità, visto che siamo tanti colleghi di avere dei giorni di riposo dal Covid. 

Per tutta la serie di ragioni già ampiamente enumerate nella prima ondata i turni covid sono pesanti e tristi e avere una pausa di "normalità" è necessario almeno per la tenuta fisica, oltre che per quella mentale.

Io ho fatto i primi 15 giorni covid e poi sono tornata alla mia piccola ortopedia, sperduta nella arte più boscosa dell'ospedale e ignorata da tutti con i suoi 8 anestesisti e la sua piccola rianimazione.

lavorare in una sala operatoria normale ai tempi del covid è surreale. 

le liste operatorie sono tagliate alle urgenze e ai tumori e si cerca di rimandare più che si può. Con tutti gli anestesisti impegnati in altro le preospedalizzazioni ritardano e insomma, la scorsa settimana avevamo ua lista pomeridiana che comprendeva due unghie incarnite.

Di solito l'unghia incarnita si fa nella pausa pranzo mentre stanno tutti a mangiare compreso il chirurgo.

queste sono state le due unghie incarnite più seguite della storia anestesiologica:  ci ho parlato a lungo, abbiamo messo l'agocannula, le ho monitorizzate che manco un fegato, sedate,ho fatto il protettore gastrico,l'anibiotico e l'antidolorifico e praticamente ho scritto la cartella su pergamena miniando i capoversi con inchiostri colorati. alle 17.26 eravamo là che guardavamo il muro aspettando le 20....

è stato bellissimo. 

Peccato che la settimana prossima torno al covid.



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