venerdì 19 luglio 2019

Cerco l'estate tutto l'anno e all'improvviso eccola qua

Io odio l'estate.
L'aspetto come si aspetta una disgrazia che tanto lo sai deve arrivare, abbracci la croce e sopporti con pazienza.
L'estate è quel momento dell'anno in cui sai che ti dovrai ammazzare di fatica e alla fine tutti se la prenderanno comunque con te.
Punto primo: il lavoro. La vita estiva dell'ospedaliero è un ottovolante in cui si alternano (pochi) giorni di ferie e turni disumani, provocando in tutti noi un livello di schizofrenia emotiva ben al di sopra del punto in cui sarebbe necessaria la terapia.
Ma come se questo non bastasse ci sono le gioie della gestione familiare. Perché non è che i bambini d'estate scompaiono nelle scuole chiuse. No. Te li ritrovi a casa, che ti guardano stravaccati sul divano e dicono: mamma io mi annoio, che facciamo?
Ma io ho la fortuna di avere un solido background familiare, che loro sì che mi facilitano la vita.
Per esempio quest'anno la mia famiglia mi supporta così:
1. mia madre. Mia madre, da brava ansiosa, comincia a programmare le vacanze estive ad aprile. E ad aprile lei pretende risposte chiare e definitive su chi va dove ,quando e come. Quest'anno, ad aprile , ha prenotato l'albergo in Trentino per il giorno 11 agosto, ed è da aprile che con cadenza settimanale mi ripete il programma in lunghe telefonate mattutine per essere sicura che io non lo dimentichi.
2. mia suocera. Mia suocera è allergica a qualunque forma di programmazione. Se tu la chiami alle 4 del pomeriggio e le dici: ma allora domani siamo a pranzo da te, ti risponde stupita: "ah...adesso vedo e ti faccio sapere". Se le chiedi a giugno cosa farà a luglio allarga le braccia ed esclama: "ehhh, c'è tempo!", ignorando, dopo quasi 20 anni , che io lavoro su dei turni mensili.
Quest'anno si è svegliata con calma il 5 luglio e ha deciso che per il suo compleanno vuole andare alle terme. Date? 9-11 agosto. Ca va sans dire.
3. mio marito. L'uomo che ha meritato il soprannome di Quinto Fabio Massimo "il temporeggiatore". Lui non prende mai decisioni. Aspetta che il Fato decida per poi prendersela con il Fato. Di solito impersonato da me.
Quest'anno, al 3 di luglio mio marito ha distolto la sua attenzione dagli alti problemi accademici per posarla su noi mortali e prendere atto del fatto che, dato che il campo scout di Sofia si tiene dal 4 all'11 agosto, per far partire la creatura con la nonna l'11 agosto saremmo dovuti andare a riprenderla a Gubbio o il 10 agosto o al massimo l'11 mattina, date queste in cui saremmo anche a festeggiare il compleanno di sua madre a delle terme, ovviamente ancora non si sa ancora dove nè come, nè quando.
Costernato ha concluso che ciò è riprovevole, e COME MAI NESSUNO GLIEL'HA DETTO PRIMA????"

A chi questi tre personaggi attribuiscono l'intera responsabilità dell'inconciliabilità dei loro desideri e aspirazioni?
Ovviamente: PROPOFOL, È COLPA TUA.
ed io sorrido , in perfetta letizia, sognando il due novembre, il momento dell'anno che preferisco.

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