venerdì 24 maggio 2019

Rage against the machine

Improvvisamente e senza alcuna ragione apparente i nostri elettrodomestici hanno iniziato un suicidio di massa  a ridosso delle festività: il venerdì santo la mia Punto è spirata improvvisamente mentre andavo a fare la guardia (vanificando tutti gli effetti benefici del giro delle Sette Chiese che avevo fatto la sera con i catechisti di Sofia), poi è stata la volta del frigorifero il 24 aprile (che è una festa laica, ma l'ho santificata uguale), e poi con sguardo incredulo ho assistito al minipimer che, descrivendo un elegante arco in aria, si andava a schiantare contro il vetro della finestra , animato da una forza altrettanto oscura del bosone di Higgs.
A questo punto io faccio pubblica rinuncia a tutta la mia precedente vita di razionalismo laico e sono disposta a farmi togliere il malocchio, pulire l'aura, accettare mele stregate da vecchine con problemi dermatologici e sgozzare galli neri per berne il sangue (magari questo lo lasciamo per ultimo dopo la vecchina, eh?!).
Mio marito invece, ha affrontato con maschio vigore tutta quest'ecatombe e quando io l'ho chiamato singhiozzando sui vetri infranti della finestra, mi ha detto semplicemente: domani andiamo a comprare il frigorifero.
Siamo dunque partiti, tipo Brancaleone alle crociate alla volta di Mediaworld dove, dopo aver esaminato 22 tipi di frigo e aver dissuaso Gio dal comprarne uno megagalattico, doppio sportello che fa anche il trito di ghiaccio per soli milleduecento euro, ci siamo accaparrati un modello dotato di tutte le caratteristiche necessarie.
Mentre lui faceva la fila alla cassa, io girellavo guardando bramosa il mio nuovo oggetto del desiderio: l'asciugatrice.
Sì, perché in Toscana piove come in Vietnam. Cinque minuti sì e cinque minuti no. Esci di casa col sole e i panni stesi in terrazzo, rientri con l'alluvione del Polesine e la lavatrice da rifare. Ecco perché le donne Toscane vivono tutte con l'asciugatrice infilata a forza in qualche recesso di casa.
Uscendo ne parlavo con la mia dolce metà:" Certo, le asciugatrici costano solo 300 euro...non sarebbe neanche tanto..." ragionavo.
Lui si è voltato e mi ha apostrofato: "Un attimo, eh! TI HO APPENA COMPRATO IL FRIGORIFERO!"

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