venerdì 2 novembre 2018

La coerenza genitoriale prima di tutto

Io cerco sempre di essere gentile quando mi rivolgo a Sofia e Gio.
Per principio, perchè credo nel valore dell'educazione, e forse anche perchè sono figlia di una mamma che è sempre stata molto poco "dolce" nelle parole e nell'espressione dei sentimenti, e siccome questo in qualche modo mi è pesato, cerco il più possibile di far sentire la mia famiglia amata e apprezzata.
Intendiamoci: non è che io sia nota per la mia somiglianza con San Francesco, nè posso dire di essere un esempio di perfetta letizia, però in qualche modo ci provo, ecco.
Ieri eravamo al mare con degli amici, Maria e Andrea, anche loro con una figlia di otto anni, ed io mi lamentavo dell'ennesima volta in cui Sofia ha scritto metà dei compiti dimenticandosi l'altra metà. Ovviamente, essendo questo uno degli hot topics di tutte le discussioni genitoriali del mondo, c'era tutto un coro di "eh, come ti capisco" "eh, anche la mia!", " "e che te lo dico a fare?" che tendeva al consolatorio (quando inizi tu la discussione gli altri ti dicono di non prendertela, quando iniziano loro sei tu che lo dici a loro...funziona così). Io, che ero ancora piuttosto seccata,diciamo così, stavo concludendo una frase che era iniziata con :
"Si, vabbè però poi quando arriva la nota sul diario mi rompo i..." quando Sofia si è avvicinata: "mamma?" ha sussurrato con voce angelica,  ed io subito: "...che c'è amore adorato?"
 e Andrea, che è un avvocato, un genitore ed un uomo del sud, ha mormorato:"...è la coerenza sopratutto che colpisce..."

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