lunedì 4 marzo 2013

Nonnità

Se la Sfinge avesse chiesto" Qual' è quell'animale che al mattino cammina sui tacchi, al pomeriggio rompe le palle e alla sera esce completamente di testa?" anche quel sempliciotto di Edipo non avrebbe esitato a rispondere: "la donna! anzi: la nonna!"
La nonnità è una malattia genetica x-linked, dominante a penetranza completa, da grave a severa che si manifesta con perdita totale della capacità di critica verso i nipoti e pensiero paranoico dominante a sfondo nutritivo.
Lo scopo della nonna è far ingurgitare ai nipoti la maggior quantità possibile di cibo in spregio a qualsiasi conta calorica. Avendone in casa diversi esemplari posso dire che l'animale-nonna è particolarmente ingegnoso e versatile nell'elaborare nuove strategie di nutrizione compulsiva.
Di seguito ne riporto alcune degli esemplari da me osservati:

Nonna L. o "la perdita di resistenza": tra la bambina ed il suo nutrimento viene eliminato qualsiasi ostacolo e appiglio di distrazione.
Es: La bambina mangia in piedi guardando i cartoni animati mentre la nonna, inginocchiata sul parquet, le infila in bocca pezzi di polpetta (la carne sminuzzata non va neanche masticata).
Nota bene: questo esemplare, nella sua versione "madre" mi spediva a mangiare in bagno ogni volta che a tavola non sedevo composta mangiando educatamente

Nonna G. o "la goccia cinese": consiste nello spingere "a òutrance" il cibo nella bocca della bambina, approfittando di qualunque apertura seppur minima della cavità orale, senza limite di tempo.
Es. La nonna, a due ore e mezzo dall'inizio del pasto, insegue la bambina col cucchiaino e le infila la carne in bocca mentre lei è sulla tazza che fa la pipì.

Nonno V. o "il cuoco impazzito": consiste nel cambiare continuamente l'offerta di cibo man mano che la bambina mostra di non gradirlo più.
Es: Alla bambina viene fatta la pasta, quando non le va più la carne, poi il pollo, poi il pesce, poi le pizzette, poi le olive poi la verdure,poi il latte....(continua ad lib. fino ad esaurimento scorte)

Bisnonna G. o "Madre coraggio": consiste nel mostrarsi così ansiosa e addolorata di fronte al rifiuto della bambina di alimentarsi ulteriormente, da indurle sensi di colpa tali che la costringano a mangiare.
Es: Non ne vuoi più amore? Nonna piange, nonna è tanto triste, lo vedi che mi fai piangere?

La bisnonna G., che in quanto "bis" ha la nonnità esponenziale, è talmente afflitta dalla sindrome che una volta, avendomi visto rimproverare severamente Sofia che sputava il cibo in faccia alla nonna, per protesta ha smesso di mangiare e ha saltato il pranzo.


2 commenti:

Fausto ha detto...

W le Nonne !!!

Bruce W. ha detto...

sono piegato in due dal ridere...