mercoledì 3 aprile 2024

Miracoli pasquali

 Ho già parlato altrove dei miei piccoli miracoli pasquali.

A riprova che Nostro Signore con me si fa due risate, quest'anno ne abbiamo avuto uno il venerdì santo.

Paziente giovane in lista per tumore, quindi non rimandabile. Per una serie di casi che sfiderebbero la legge delle probabilità è sfuggito a tutti quello che lui dice subito a me in presala: "dottoressa, guardi: mi hanno detto che sono difficile da intubare, di dirlo quando vengo operato"

Sorrido, bestemmio mentalmente in sanscrito poi lo guardo e gli faccio aprire la bocca, piegare il collo, alzare la testa, dire trentatre e faccio tutte quelle misure cabalistiche che facciamo noi anestesisti in questa situazione. 

Indubbiamente non sembra avere un anatomia favorevole, ma nemmeno così male...io, che ormai sono per età e per curriculum , un anestesista esperta, solitamente un tentativo lo faccio e utilizzando i device moderni con un po' di fortuna riesco senza problemi...

Storco la bocca e chiamo la primaria. Lei tace. Penso che mi dirà" Prova, casomai lo svegli" invece lei, che ogni tanto c'ha dei momenti paranormali, contrariamente al solito mi fa:" Chiama il broncoscopista, cospargiti il capo di cenere e chiedigli di venire a intubarlo col broncoscopio"

Io attacco, chiamo il broncoscopista, poi penso: "Vabbè, io ci provo intanto che arriva , così casomai gli dico di non venire..." ma in sala non era pronto niente quindi comincio a preparare tutto e nel frattempo il broncoscopista è arrivato. "Ok, mi dice " allora tu lo sedi e io lo intubo"

"Vuoi che faccio prima un tentativo?" chiedo 

"Ma no " mi risponde "tanto sto già qua"

prepara tutto, inizia la procedura con la sicurezza di chi l'ha fatta milioni di volte e tac, non riesce a passare...la gola di questo paziente ha un anatomia completamente sovvertita, la procedura si prolunga, passiamo dei brutti minuti e alla fine , grazie alla sua bravura ed esperienza, alla mia e anche ad un po' di culo, il paziente viene intubato.

Alla fine siamo tutti affannati a guardarci, con il povero paziente ignaro che dorme tranquillo tra noi, e Barbablù che osserva la scena con serenità ortopedica.

Io, prima di pensare che vorrei una birra ho un ultimo momento di lucidità: se provavo a intubarlo questo mi moriva sul tavolo. Garantito al limone.

Poi ho pensato solo alla birra, ed è questa capacità da Homer Simpson che permette a noi anestesisti di sopravvivere. 

Grazie Signore

Nessun commento: