lunedì 8 gennaio 2024

Bisogna ammettere la sconfitta

 Mentre per fare un'anestesia vera e propria serve un anestesista, per fare un'anestesia locale basta un po' chiunque: chirurghi, dermatologi, ortopedici. La differenza sta, secondo me, in quella che si potrebbe chiamare "Prestazione minima richiesta." E sì, perché fare un anestesia locale non è così semplice come immaginano alcuni: non basta buttare dell'anestetico a casaccio vicino a dove si taglia, o meglio non sempre basta; e come sempre ci sono alcuni che studiano quello che fanno e altri che fanno cose a caso pensando che qualcuno cimetta una toppa. Tipico è l'esempio dell'ernia inguinale, procedura che viene fatta in locale "assistita" dall'anestesista: se il chirurgo sa quello che fa l'assietnza si limita a  due chiacchere col paziente, se il chirurgo pensa che basta una punturina qua e là mentre taglia a me tocca fare delle dosi di anestetitco e antidolorifico che basterebbero per un trapianto di fegato.

Mediamente i nostri ortopedici sono bravini con l'anestesia locale, soprattutto uno, che è uno specialista della chirurgia del piede e di solito fa tutto da solo senza neanche coinvolgerci; io però, che mi stufo a stare con le mani in mano e sono un impaziente, quando sto con lui gli chiedo se posso fare io l'anestesia locale, così ne approfitto per muovere un po' le mani o addestrare lo specializzando.

"Anestesia perfetta" mi ha detto l'altro giorno uscendo dalla sala "la paziente non ha sentito nulla"

"maddai?! ho risposto io con un po' di spocchia "proprio come se fossi un'anestesista, eh?"

"no" ha risposto prontamente lui " proprio come se tu fossi un ortopedico"

Game. Set. Match.

Nessun commento: