venerdì 12 aprile 2019

Cosa ti tocca sentire alle 3 del mattino

Vengo chiamata in pronto soccorso per un trauma della strada: 3 ragazzi, ubriachi, usciti dalla discoteca come da copione, hanno "mancato" di vedere una curva e sono volati fuori strada.
Arrivo di corsa e constato che questi 3 coglioni hanno avuto fortuna: uno si è rotto il bacino, un altro si è ammaccato un po' ovunque e il terzo ha preso una botta in testa non leggera, ma niente di davvero grave.
-"Posso andare a casa?" mi chiede
-"No, caro. Non è proprio il caso. Te ne rimani qui tranquillo in osservazione per 24 ore"
-"No. Ti prego. Posso firmare?"
-"Mah...sì, se vuoi puoi, ma perché? hai un trauma cranico, non è prudente che tu te ne vada in giro"
-"No, ti giuro: torno a casa e sto buono tutto il giorno"
-"Ma perché?! non voglio trattenerti, ma è pericoloso! Chiamiamo i tuoi genitori, senti anche che ne dicono loro..."
-"Nononononono! NO! non chiamare nessuno!"
mi sta sfuggendo qualcosa...
-"Va bene. Senti, parliamo seriamente: qual è il problema?"
mi guarda con gli occhioni da foca, poi si mette una mano sul cuore: " Se mi ma' sa che ho fatto un incidente da ubriaco mi ammazza di botte!!!"

Ed io ho provato un impeto di stima e ammirazione per la madre di questo giovane imbecille. E poi, siccome non è vero che noi medici diventiamo freddi e indifferenti ai nostri pazienti, sono tornata a casa e ho fatto a Sofia - 9 anni a giugno - un discorso lungo e serio sui pericoli della guida in stato di ebbrezza. Lei mi ha guardato da sopra la tazza di latte con dentro i Galletti del Mulino Bianco e mi ha detto: "Va bene, mamma, ti prometto che non mi ubriaco se devo guidare."

Orgoglio della famiglia.

1 commento:

Bruce W. ha detto...

Almeno è stata onesta. Non ha detto che “non beve”!