lunedì 27 agosto 2012

Traumi infantili

Ci sono dei grandi classici dell'infanzia che io non ho vissuto: tra questi le lezioni di pianoforte (mia nonna aveva costretto mio padre a studiare il violino che lui detestava), le vacanze al mare ( i miei preferivano la montagna) e gli scout.
Gio invece ha avuto un infanzia fortemente segnata dallo scoutismo. Diciamo che per lui e per i suoi amici più cari - quelli che poi si stupiscono che si sia sposato - lo scoutismo è stato un po' quel che il militare era per gli uomini negli anni '30: un rito di passaggio all'età adulta.
Ancora oggi mio marito ha una serie di idiosincrasie che rendono ogni nostro viaggio un esperienza lievemente surreale:
1. Non importa per quanti giorni parti devi portare sempre la minor quantità possibile di vestiti (cosa che mi offre lo spettacolo di mio marito che lava i suoi calzoni di notte nei bagni degli alberghi di tutto il mondo...)
2. (Corollario di 1.) : I trolley sono roba da smidollati. L'unica forma ammissibile di valigia per uomini veri è lo zaino da montagna. Il fatto che la destinazione sia un weekend a  Berlino non è una buona scusa per derogare questo principio.
3. Non importa dove vai, devi avere sufficienti scorte d'acqua in caso di catastrofe nucleare (inutile tentare di argomentare che sugli Champs Eliseè ci sono i bar...)
4. Non importa se devi scendere dall'Eurostar o paracadutare la tua squadriglia sulla linea Sigfrido: il momento va vissuto con la stessa necessaria dose di tesa concentrazione.
5. Il rancio per le truppe va preparato in anticipo e consumato sul posto senza fronzoli: pane con affettato e acqua liscia. Roba come frutta, dolci, bibite gassate, formaggio e verdure, sono indegne del vero scout che sa di dover affrontare la furia degli elementi con il solo contenuto del suo zaino. All'isola del Giglio.
6. (corollario di 5): bisogna sempre avere un coltello con se. Anche ai gonfiabili per bambini.
7. L'itinerario va studiato fin nei minimi particolari dal giorno prima e razionalizzato in modo da permettere la percorrenza del maggior numero di chilometri possibile. Questo ci ha portato a visitare rovine turche alle due del pomeriggio di agosto con le suole delle scarpe che si scioglievano sui sassi roventi, ma con la soddisfatta certezza di aver seguito l'itinerario più ergonomico...

Ho pensato a volte che il matto fosse proprio lui, ma guardando i nostri comuni amici mi sono resa conto che tutti quelli che sono stati scout hanno in comune uno o più di questi sei punti e, amando mio marito per quello che è mi sono detta: Peccato che la signora Baden-Powell non abbia scritto una guida su come convivere con uno scout...


4 commenti:

Bruce W. ha detto...

carissima...
certo, tuo MARITO, mio amico, e soprattutto mio Capo Squadriglia quando eravamo giovani scout, è forse rimasto un po' troppo sotto e forse esagera... certo io sono l'esatto opposto, sono uno scout metro-chic... però sappi che le giuste vie di mezzo esistono.
Vedi i lati positivi:
1) bagagli leggeri e Ryanair è fregata!
2-3) potete affrontare sempre qualunque situazione
4) le cose, se si fanno, si fanno bene!
5) che sono ste sofisticazioni... sei in viggio! basta nutrirsi!
6) un coltello aiuta... e ai gonfiabili potrebbe portare quello con la punta arrotondata!!!!
7) ho visto posti, con lui, in momenti e orari inimmaginabili... e fatto tanta strada che... va bene così! un passo in più avrebbe ucciso!

Olave Baden Powel (20 anni più giovane del marito) per sopravvivere al marito è diventata una "scout girl"... inventando il guiding moviment!!!!
sei te che sei OUT! devi adeguarti!

P.S.: mi riconosco in tanti punti anche io...

il gatto marano ha detto...

mah,
il mondo è fatto di scout,
anche bruce willis in fondo si vantava di esserlo,
io lo sono stato, e ne sono stato chiaramente espulso, e concordo in parte con la tua virile metà.
riprova ne è il coltello sequestrato a Liberty Island a NY, la passione per i fuoristrada, la PILA!!! non esiste un vero scout che non abbia in ogni suo luogo - casa, macchina, lavoro - una torcia elettrica a batterie.
la sacca per il bagaglio e la pianificazione del visggio.
grazie alla mia schizofrenia dissociata, spesso il mio altro sè prende il sopravvento e allora si viaggia in jet privato con trolley LV e destinazione lasciata al caso :-)

Propofol ha detto...

@BRUCE: tu eri inserito a pieno titolo nei suoi amici uguali alui...la tua opinione quindi è irrilevante.

@gatto: LA TORCIA! mi pareva di essermi scordata qualcosa!!! =))

Bruce W. ha detto...

@Propofol: ok... ma ti ho dato anche delle delucidazioni su Olave...