martedì 10 luglio 2012

Il difficile rapporto con il resto dell'umanità

Ore 8.30: smonto da una notte insonne passata tra gravide e puerpere. Oggi Sofia parte con nonna e zia per il mare, vado a casa a preparare le valige e a spupazzarmela un po'.

Mentre sono a casa arriva la prima telefonata: mio cugino, da un città lontana 300 km, dice che al pronto soccorso gli hanno diagnosticato un idrope della colecisti. Che deve fare?
Cerco di capire cosa dicono i referti, traccio un piano d'azione e ci risentiamo dopo.

Arrivano anche gli zii, siamo pronti a partire: mentre abbraccio Spippols mamma mi dice che zio ha un problema coi punti: può spiegarmelo?
Ovviamente sì. Ascolto, mentre Sofia si sbaciucchia col padre.
Finalmente riesco a salutare mia figlia e la guardo partire.

Ok, ora mi vado a prendere un caffè.

Entro nel bar e ordino il mio americano. Lo sto portando al tavolo fuori e la barista mi dice: vengo con te a fumare una sigaretta!
Bevo un sorso, lei accende e mi fa: senti: "ma il cortisone si può togliere tutto insieme?"
cerco di cavarmela brevemente: no, come tutti gli ormoni.Va scalato.
"Ah, perchè è un ormone? e che fà?"
Segue spiegazione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene.

Nel frattempo al tavolo vicino si è seduto un ragazzo del quartiere che conosco un po'. Sente il discorso e si avvicina.
Appena la barista rientra dice: "Ascolta: io di te mi fido: la mia dottoressa di base mi ha dato il lexotan per le palpitazioni: ma a me mi rimbambisce! c'è altro che posso prendere?"
breve riassunto del tirtrating dei farmaci (per chi non lo sa c'è wikipedia, non rompete)
"ma senti: io ho un problema con l'alcool, mi hanno detto che c'è un farmaco per smettere, ma la mia dottoressa non sa il nome. Tu me lo puoi prescrivere?"

Ma scherziamo??!!
Pensi davvero che possa risolvere il tuo problema di alcolismo mentre prendo il caffè?!?!

Allora: sono l'unico essere del pianeta dotata di quel minimo di sensibilità che ti fà capire che ROMPERE I COGLIONI a qualcuno chiedendogli consulenze lavorative al di fuori del suo orario di lavoro è una cosa maleducata?
Possibile che siate tutti così completamente concentrati su voi stessi da non rendervi proprio conto che dei vostri problemi di salute, mentre sto bevendo il caffè, non me ne frega un beneamato?
La mia disponibilità a farmi carico dei problemi e delle angosce  altrui è limitata al mio orario e se accetto di esercitarla al di fuori di questo lo faccio sacrificando le risorse di tempo ed energia che sarebbero dedicate a me e alla mia famiglia, e lo faccio come cortesia. Impormelo utilizzando l'arma della buona educazione è un comportamento invadente e scorretto.

Spesso si sente dire che i medici sono freddi e insensibili, ma nessuno pensa mai che un medico non è un monaco votato al servizio degli altri, ma una persona che ha studiato per fare un lavoro e che al di fuori di esso, ha la sua vita, le sue personali angosce e i suoi problemi ,come tutti gli altri.

Credo che un po' di sensibilità ed empatia, da parte vostra, sarebbe dovuta.

4 commenti:

HomeRun ha detto...

me sento in colpa per averti chiesto riguardo la tisana ...

Propofol ha detto...

Non ce l'avevo con te... ma sentiti in colpa uguale, che ti fa bene... =))

Bruce W. ha detto...

ma siamo sicuri sicuri che non sei stata te ad offrire il tuo aiuto indiscriminato e senza soluzione di continuità e ora neghi di averlo fatto e ti tiri indietro?

Space Coyote ha detto...

Capito perché non rispondo quando mi chiedono che tempo fa per il weekend? :P