Un amico, informatico per vocazione , ha postato sul blog della sua azienda una articolo interessante sulle possibili applicazioni dell'informatica alla sanità.
L'entusiasmo c'è e si vede, gli utilizzi sarebbero molteplici e tutti lodevoli, purtroppo però la pratica si scontra con l'anello debole della catena: noi medici.
Mi dispiace dirlo, ma in generale la classe medica è rimasta all'analogico, e vanifica qualunque tentativo di inserire il digitale in un reparto.
Facciamo un esempio: diversi anni fa, in rianimazione si è deciso di informatizzare la cartella clinica. A questo scopo abbiamo preso un programma fatto apposta il cui costo d'affitto e assistenza tecnica equivalgono allo stipendio di 5 anestesisti co.co.co. (che per un contratto copierebbero le cartelle a mano impreziosendole con delicate miniature a tema sui capoversi...).
Nelle dimostrazioni il programma era perfetto; dopo un paio di settimane di utilizzo sul campo non lo era più.
Punto primo: i dati scritti non si possono cancellare.
Ovvio, perchè la cartella clinica è un documento ufficiale e non si può manomettere.
Peccato però che se io sbaglio a scrivere il codice di una sacca di sangue risulta che ho iniettato una cosa mortale ad un paziente, quindi per ovviare devo andare sul campo delle consegne della giornata e scrivere lì che la sacca iniettata non è la 054678 ma la 054679 e sperare che in caso di processo il giudice ci creda.
Punto secondo: l'infusione dei liquidi è temporizzata a 24 ore. Perciò se non ti ricordi tutte le sere di far ripartire l'infusione risulta che tu a quel paziente non hai fatto una goccia di niente. Ci sono pazienti che risulta non hanno fatto niente per giorni con questa storia. La verità però è che quando il reparto è un casino, i letti straripano e tutti i pazienti cercano di morire nelle stesse 12 ore non solo non hai il tempo di metterti a cliccare tutte le flebo di tutti i letti, una per una, ma proprio non te ne frega un cazzo.
Punto terzo: la maschera per l'inserimento dei dati della microbiologia non permette di segnare quali germi sono stati cercati e sono negativi, ma segna solo i positivi, facendo si che ad un paziente sia mandato per 3 volte il campione per un germe che risulta per 3 volte negativo.
Ci sono ovviamente un punto 4, 5 e 6, ma l'esempio l'avete capito. Quello che doveva essere un aiuto a velocizzare il lavoro diventa un ulteriore carico di lavoro, per il quale però non abbiamo competenza specifica.
I tecnici dell'azienda , alle nostre richieste di modifiche hanno risposto che il programma non si può cambiare.
Il risultato, molto italiano, è che con un programma che costa una cifra annua con 4 zeri noi scriviamo la microbiologia a mano, correggiamo le cartelle con dei p.s. sulle consegne, e abbiamo le infusioni di liquidi invariabilmente sbagliate.
Io, che conosco un po' l'informatica ( e gli informatici) ho pensato all'inizio che fossero i tecnici che ci marciavano per non avere rogne, ma dopo aver assistito ad un paio di conversazioni tra loro ed i miei colleghi mi sono resa conto che la verità non è solo questa. Il fatto è che i miei colleghi ne sanno così poco di computer che non sanno cosa chiedere .
I creatori del programma parlano con gente che non sa neanche cosa può fare un programma e come può farlo e si trovano a cercare di interpretare delle esigenze che loro non conoscono. è come un muto che parla ad un sordo: non si capiscono proprio l'uno con l'altro perchè non hanno quel minimo background comune che gli permetterebbe di lavorare insieme per un fine.
Le soluzioni sono due: o informatizzare i medici, o medicalizzare gli informatici.
A voi la scelta
4 commenti:
entrambe
Ti assicuro che quando scrissi io il programma della Cartella Elettronica per un noto ospedale ci presi l'equivalente di tre mesi di stipendio base di un anestesista - ma ci lavorai più del doppio.
Quando poi mi segnalarono altre esigenze/modifiche/estensioni, non volevano scucire una lira. Morale: la stessa che conosci tu; il programma non si può modificare.
Firmato: Informatico marito di Anestesista.
E hai avuto anche tu la mia stessa impressione? che proprio non sapessero di cosa stavi parlando?
p.s. capisco le tue ragioni, ma un programma che non si può modificare è inutile, lo sai anche tu! =)
anche qui l'errore è di chi ti ha ordinato il programma senza rendersi conto che ci sarebbero volute delle modifiche, o di chi lo ha fatto vendere senza preventivare un costo di manutenzione; in ogni caso il ragionamento è lo stesso: due mondi che non si incontrano!
Quanta pazienza con questi anestesisti! =))
ciao!
Ciao, ti ho "scoperta" solo oggi e mi sembri molto simpatica e gentile, una cara persona per fortuna molto simile a tanti tuoi colleghi che vedo ogni giorno in Ospedale per lavoro.
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