lunedì 12 aprile 2010

Vantaggi dell'anestesia

Se avessi fatto la bibliotecaria, come per un certo periodo ho sognato, avrei preso un terzo del mio stipendio, ma probabilmente ci avrei guadagnato in salute.
Una cosa è certa: sono sempre più contenta di aver scelto anestesia: una materia in cui vedi il paziente, lo addormenti, lavori e quando è sveglio te lo levi dalle palle. Questo perchè altrimenti mi sarebbero potuti capitare pazienti come mio padre.
Mio padre vive la medicina come una stregoneria da evitare; è convinto che una malattia sia un cedimento imperdonabile del suo corpo da stroncare con severità, e sopratutto un infamante marchio di debolezza da nascondere e negare anche con se stessi. Inoltre ha delle conoscenze mediche più o meno equivalenti al corpus alchemico del '400.
Questo genio del male ha preso l'influenza, come il 90% della popolazione. Ecco la sua reazione:
i primi tre giorni si mette a letto e comincia a ingerire zerinol a dosi tossiche, ma senza misurare la febbre, perchè lui la febbre "se la sente" (tipo medium). Siccome il mal di gola non passa va dal medico di famiglia, un uomo di grande pazienza e rassegnazione, che lo visita e gli cambia la terapia in aulin + aerosol + spray orale, visto che mio padre gli dice che non ha febbre (falso) e ha solo poca tosse (falso). Ovviamente, il paziente impaziente decide che l'aerosol è roba da bambini e non lo fa. Naturalmente, dopo 3 giorni ha ancora mal di gola e la tosse è aumentata. A questo punto va in farmacia e si fà dare uno sciroppo per la tosse , così, alla viva il parroco. Ovviamente tutto ciò non migliora le cose il che lo induce a richiamare il dottore dicendogli esasperato che ha una tosse terribile che non lo fa dormire e non potrebbe il dottore dargli la codeina? (come mai mio padre conosce la codeina? mah, gliene avrà parlato il macellaio...) Il dottore, giustamente, gli dà un antibiotico, un aerosol e uno sciroppo per la tosse adeguato (non più forte, adeguato), questo finalmente comincia a funzionare, ma dopo due giorni mio padre va dal 4 dottore (io, il medico della mutua, il farmacista) che gli dice che gli antibiotici non servivano e di andarsi a fare una lastra (chissà cosa gli ha raccontato...).
Nel frattempo sono passate più di due settimane ed io incautamente gli faccio notare che sarebbe ora di sospendere l'aerosol e lo sciroppo e vedere come va. E cosa fà il genio del male? si rifiuta. Dice che continua finchè non sta bene!
A questo punto io mi rifiuto di parlare ulteriormente con lui di medicina. La prima cosa che ti insegnano nel mio mestiere è che inutile tentare di ragionare con i matti e i drogati...
Solo non so come farò a stare zitta quando lo sentirò dire che l'influenza di quest'anno era particolarmente forte...

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