Educazione vorrebbe che quando si va a casa d'altri ci si comporta con rispetto, e questo vale anche, più o meno per la sala operatoria.
Capita spesso che un'anestesista abbia un parente/amico/conoscente che si opera nel suo ospedale, in una sala in cui lui non lavora.
Sebbene chiunque abbia una specializzazione in anestesia e rianimazione sia in grado di fare tutto quello che compete alla nostra branca, o almeno dovrebbe, è chiaro che si occupa di neuroanestesia ha delle competenze specifiche approfondite diverse da chi fa anestesia per la senologia: e sicuramente la neuroanestesia sarà complicatissima, ma anche la senologia bisogna saperla fare sennò si fa del casino.
Ovviamente questo discorso vale anche per l'ortopedia che fa della roba superspecialistica che in pratica facciamo solo noi che la facciamo tutti i giorni.
La scorsa settimana abbiamo operato il parente di un anestesista di un altro blocco.
Maschio, anziano. La specie peggiore per l'interazione. Puoi stare sicuro che è convinto che lui SA, e che il suo compito è spiegarti la Vita, con la V maiuscola.
Infatto, fedele al clichè , si presenta in sala e , nell'ordine
1. fa cambiare la lista operatoria perché lui alle 11 se ne deve andare
2. arriva il paziente e lui dice: faccio io, nonostante davanti a lui ci sia il primario dell'anestesia ortopedica
3. fa l'anestesia al paziente senza neanche chedere ma voi di solito che fate per quest'intervento?
Io, ovviamente, al punto 1 avevo già scritto al primario dicendo: vieni in sala che sennò questo lo sfanculo e lei, che è una donna che ha del talento per le pubbliche relazioni, è arrivata con un sorriso sfolgorante, mi ha mandato a coprire un'altra sala ed è rimasta a ciucciarsi mr. machoman con invidiale aplomb, evitandomi una lite con uno degli anziani dell'ospedale.
Inutile dire che secondo quelli che sono i criteri dell'ortopedia, molto diversa dal suo reparto di provenienza, l'anestesia che ha fatto faceva schifo, e se l'avessi fatta io mi avrebbero preso per il culo per tre giorni; inutile dire anche che , nei giorni successivi, è toccato a noi andarci a mettere una pezza sul postoperatorio, perchè il postoperatorio dell'ortopedia non sarà difficile come quello dell cardio o della neuro ma ha le sue regole e se non le rispetti il paziente schianta di dolore e le complicanze si sprecano.
Inutile dire che questo perfetto idiota non ha percepito niente di tutto questo, e resterà convinto che meno male che c'era lui , che è un anestesista di serie A sennò chissà come finiva...