martedì 10 settembre 2013

Faccio un altro lavoro, ok?

Lo dico subito a scanso equivoci: a me dei lavori di casa non me ne frega un cazzo.

Diciamo che di fronte alla prospettiva di 12 o più ore senza impegni di tipo lavorativo la mia lista di cose da fare è:
1. stare con Sofia
2. stare sdraiata sul divano a leggere un libro
3.stare sdraiata sul divano a guardare il soffitto
4. stare sdraiata sul divano a dormire
5. uscire a camminare
6. uscire a camminare con un amico
7. studiare degli argomenti di anestesia

le posizioni dalla 2 alla 7 sono variabili a seconda dell'umore.

E si, in effetti percepisco a volte un aumento di entropia quando apro l'anta dell'armadio, ma sempre in maniera nettamente inferiore a quanto percepisca la bellezza della scena d'amore tra Lenore e Wang-Dang nel settimo capitolo de "La scopa del sistema" , cosa questa che mi porta fatalmente verso il divano piuttosto che verso l'armadio.
 E questo non sarebbe un problema per me. C'è infatti una donna valente e generosa che -dietro adeguato compenso- provvede due volte a settimana ad abbassare il livello entropico delle parti visibili della casa, sebbene ci siano cose che ormai sono in disordine da così tanto tempo che il nostro occhio le percepisce in ordine.
L'intoppo di questo meccanismo perfetto sono gli altri. E in particolare:
Mia madre, che appartiene a quella categoria di donne classficabili alla voce "casalinga perfetta". Mia madre per cui il fatto che il cielino della finestra sia in abete rosso e non in duglas come gli infissi, costituisce una spina nel fianco ogni volta che entra nello studio, cosa che io rimuovo puntualmente ogni volta che lei esce di casa.
Mia madre e mia suocera, che hanno idee diverse su ciò che va stirato e che ,se arrivano a casa mia una dopo l'altra, ridividono tutti i panni piegati (da loro, io aspetto che i panni scendano dallo stendino da soli).
E non ultimo , mio marito. Che quando l 'ho conosciuto non sapeva cuocere neanche un uovo e adesso ha da ridire su come riempio la lavastoviglie.
Mio marito che è afflitto da una forma grave di "sindrome di Cenerentola", che lo porta a scendere a buttare la spazzatura compulsivamente ogni volta che mette piede a casa, con una frequenza tale da farmi credere che andasse a chiamare l'amante; e sopratutto con una frequenza tale da consumare tutte le buste di plastica della casa, cercando poi di riciclare quelle già usate per spazzature precedenti con risultati discutibili.
Mio marito, lui, che l'altro giorno guardando il pavimento della cucina mi ha detto: "Ma hai visto che schifo?" ed io ho risposto :"Amore, ho studiato tanto, abbiamo fatto tanti sacrifici, a 25 anni mi venivi a prendere alle due del mattino all'uscita del centro trapianti, perchè mi mettessi a fare le pulizie di casa?"
Ha risposto:
-: "No, quello l'ho fatto perchè diventassi ricca, ma visto che non ci è riuscito una spazzata al pavimento la potremmo pure dare ogni tanto."

2 commenti:

IlFuFancazzistaMascherato ha detto...

Tuo marito è un genio!

Lo sapevo già, ma questa risposta è l'ennesima riprova... ;)

Bruce W. ha detto...

ero triste... ho letto il tuo blog e non lo sono più perchè:
1) non sono l'unico che spera che Maxwell inventi anche l'angioletto (o il cherubino, fa lo stesso), che riduca l'entropia, almeno di casa mia;
2) sono una delle varie concause del perchè tuo marito è poco avvezzo dietro i fornelli
3) tuo marito è un genio e ogni volta ce lo dimostra sempre di più