giovedì 22 novembre 2012

Le argomentazioni femminili, ovvero pippe mentali

Non so voi, ma Giò ed io facciamo una vita così frenetica e scombinata che a volte non abbiamo neanche il tempo di litigare.
Sapete cosa intendo: inizia una discussione, ci si comincia ad accalorare e poi  niente: io devo andare a fare la guardia, oppure lui deve scappare a lavoro o c'è da andare a prendere Sofia, o.
è vero che questo evita molte discussioni, infatti qualsiasi lite ripensata dopo 24 ore sembra piuttosto ridicola, però ogni tanto...
L'altra sera per esempio, stavamo discutendo quando io sono dovuta uscire per fare la notte. Mentre guidavo e poi per tutta la guardia ero lì che ci rimuginavo sopra e pensavo a quanto mi desse fastidio quella cosa e di come dovessi assolutamente parlare a mio marito per dirgli che il suo atteggiamento sulla questione era proprio sbagliato! Ripensandoci però mi sono anche resa conto che avevo usato un tono pedante ed offensivo di cui lui si era giustamente risentito.
Quindi, proprio da donna, mi sono fatta tutto un discorso nella mia testa, che iniziava con delle scuse e poi proseguiva con una ferma argomentazione del mio punto di vista e di quelli che io ritenevo fossero errori marchiani da parte sua.
Ho aspettato che fossimo tranquilli la sera ed ho iniziato mantenendo la voce distesa: " Giò, volevo scusarmi per ieri, ho avuto un tono da maestrina che era davvero molto antipatico..." mio marito mi ha interrortto con aria magnanima: "Amore, non ti preoccupare" ha detto coprendomi la mano con la sua " è già tutto dimenticato, non ne parliamo più!" e si è rimesso a leggere.

Devo rivedere la mia strategia dialettica...

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