mercoledì 30 luglio 2025

Stray kids

 Con mia madre che sta male e le pessime notizie che si susseguono, ammetto che il mio già precario equilibrio mentale sta vacillando parecchio. 

Quando l'ansia si mischia alla già presente Sindrome della Mamma Terrona che porta ad una leggera sovrastima dei rischi per la tua adolescente, si rischia di deflagrare nel puro Becket e nel teatro dell'assurdo.

Stasera per esempio, complice una serie di sfortunati eventi, mio marito ,il cui amore per la musica è pari solo a quello per l'umanità, si trova ad accompagnare Sofia e la sua amica Winx al concerto di un gruppo pop di adolescenti coreani di cui ignoravamo felicemente l'esistenza prima della sua nascita e che spero ignoreremo dopo. 

Chiamandomi dall'Olimpico mi ha descritto la situazione di base e ,lasciate le fan in curva sud , mi ha comunicato la sua intenzione di andare ad affogare lo sgomento provocatigli dall'estetica coreana in una birra

l'ho fermato esitante: ma....Gio, sarà il caso che resti dentro? se chiudono i cancelli e scoppia una bomba tu poi sei fuori e non ti fanno rientrare...

Giordano, che nella vita ha capito quando è inutile discutere col Delirio, mi ha risposto solo: vabbe, ora vedo

Dopo mezz'ora di scenari apocalittici due neuroni mi hanno fatto contatto:

un attentato dinamitardo ad un concerto pop coreano all'Olimpico???

MACCHECAZZODICO???

Lui nel frattempo stava alla seconda birra

sabato 14 giugno 2025

Basta capirsi

Sara era una bimba chiacchierona e con una certa tendenza all'autoritarismo che le ha valso il soprannome di "Boss". Ora si è trasformata in un adolescente silenziosa e riflessiva dai  grandi occhi scuri e dall'umorismo tagliente.

Tra le doti che ha sin da piccola c'è una grande agilità fisica con una propensione agli sport acrobatici per cui adesso , mentre le sue amiche fanno danza o tennis, lei fa parkour.

L'altra sera a cena ne ho approfittato per chiederle come andava

"bene" ha risposto disinvolta "abbiamo appena finito di imparare il salto mortale in avanti"

"ah, ecco...e come si fa, praticamente?" ho chiesto io, nella mia abissale ignoranza 

"beh, ti spingi in alto e poi ti ripieghi come per fare una capriola in aria...è una cosa a cui si arriva piano piano…"

"senti là…" ho risposto cercando di immaginare qualcosa di simile " e a cosa serve?"

"beh, per saltare gli ostacoli, per esempio"

"ah, vedi...e che vantaggio ti dà rispetto al salto normale?"

"mah...sostanzialmente nessuno, serve per fare i fighi…"

sabato 7 giugno 2025

Libertà di espressione

 La barista sotto casa di madre, vedendola mettere un cucchiaino di zucchero nel caffè, l'ha redarguita che non dovrebbe mangiare zucchero e dolci perché fanno crescere più velocemente i tumori

Mia madre, in un insolito sprazzo di lucidità le ha detto che fino ad ora ha visto 7 oncologi e nessuno le ha mai detto di non mangiare zucchero. 

Poi ovviamente è andata a casa, ha cercato questa cosa su internet e ha chiamato me che, se fossi stata a portata di mano, sarei scesa al bar a dirgli cosa penso della faccenda.

Non pretendo che tutti abbiano fatto i corsi di comunicazione e siano fini psicologi, però mi domando: con che coraggio dici una cosa del genere ad una paziente oncologica?

non stai parlando per ipotesi, stai parlando con una persona che il cancro ce l'ha. E tu ti senti abbastanza sicura di quello che dici da suggerirle di cambiare il suo regime alimentare e togliere una classe di alimenti - attenzione - perché altrimenti la sua malattia peggiora.

E lo dici così, a cuor leggero, senza sapere quanto pesa, cosa mangia, che tipo di tumore ha...rischiando di aumentare il carico di ansia di un malato oncologico, di fargli cambiare abitudini alimentari senza un criterio, o, ancor peggio, di dargli la falsa illusione che se fa questa cosa la sua malattia si fermerà.

A pensarci lucidamente è una responsabilità immensa sulla vita di un altro essere umano, che tu ti stai prendendo senza un minuto di riflessione, senza un dubbio sul fatto che quella sia la cosa giusta da dire...

Io, dopo anni di professione, peso attentamente ogni singola sillaba quando comunico con qualcuno cercando di non fare danni con quello che dico, e sono un medico. Questa, che fa la barista, si getta in affermazioni pesantissime senza esitazioni, convinta di avere titolo per esprimere la sua opinione senza inibizioni.

Una di noi non ha capito un cazzo della vita.

A questo punto sospetto di essere io



sabato 24 maggio 2025

Istinto di sopravvivenza

 Sto inducendo l'anestesia ad un paziente quando alle mie spalle scivola Mario, mio ex specialzzando preferito , da poco strutturato

Lo guardo sospettosa da sopra la spalla: "Si?"

"Niente" risponde lui alzando le mani "vengo in pace. Già ho poca voglia di provocarti normalmente, figurati quando hai in mano una siringa di propofol..."

sabato 10 maggio 2025

Io capisco che non sai che dire, però....

 Guardia domenica pomeriggio, passo davanti all' entrata del reparto di ginecologia. Sulle sedie in attesa ci sono due donne, la più anziana si alza e mi apostrofa" Scusi, è lei la ginecologa di turno?

"no, mi dispiace" rispondo " sono l'anestesista"

"Ah..." mi guarda un po' delusa" beh....comunque in certi casi è utile anche quello"

allargo le braccia "eh...qualche volta...anche noi..."

Fa un gesto di deciso diniego "beh, io comunque ultimamente ho già dato"

"va bene signora" concludo "sarà per la prossima volta"

giovedì 1 maggio 2025

Festa dei lavoratori

 L'altroieri sera, in pronto soccorso, ho dichiarato il decesso di una madre di 47 anni, dopo un'ora e mezza di rianimazione forsennata e inutile.

Non è il primo decesso , e non sarà l'ultimo, ma ogni volta è una Lezione di Vita e un Bagno di Umiltà che ti snebbiano la mente e ti resettano il sistema,  facendo la tara a tutto il resto delle cose che ti sembrano importanti e non lo sono.

Sto invecchiando, e invece di diventare più dura e abituata, mi sembra di essere sempre più indifesa verso il dolore degli altri.

La medicina mi ha dato l'occasione di salvare la vita a tanta gente, ma prima di tutto di salvarla a me stessa: mi ha dato uno scopo e una sfida, un lavoro onesto e un riconoscimento del mio valore, un modo per avere fiducia in me stessa, uno stipendio per vivere e dare da mangiare alla mia famiglia, una Fede, un metro per giudicare il mondo, un' etica. E se mi ha chiesto molto, nel bilancio sono sempre in debito.

Ora che ho tanti anni di professione alle spalle vedo i giovani che vogliono fare questo cammino e riconosco in loro molto di me. In ognuno di loro c'è qualcosa che cerca "salvezza" .E la trova lì