domenica 5 ottobre 2025

Alla fine Tucidide non era così male…

 Sofia ha sempre sfoggiato un disinteresse olimpico per le scienze, e una tiepidezza poco meno che uguale per le lettere: i grandi amori della sua vita sono sempre stati la matematica e il disegno. Questa sua predisposizione ci aveva fatto cullare nell'illusione che al liceo avrebbe fatto un comodo e banale liceo scientifico. E questo dimostra come dopo 13 anni ancora non hai imparato nulla del mestiere di genitore.

Alla fine della seconda media, interrogata casualmente sul futuro , Sofia rispondeva con voce chiara e decisa: mamma, io voglio fare il liceo artistico ,perché nella vita voglio occuparmi di grafica e ho bisogno delle basi del disegno.

Io ho annaspato e ho detto "eh?" perché di tutte le cose al mondo disegnare è probabilmente quella che mi riesce peggio dopo il tennis e soprattutto non avevo idea del fatto che ci si potesse guadagnare la vita disegnando…

Ne abbiamo parlato a lungo.

Molto a lungo.

E intendo molto.

Con psicologi, insegnanti, genitori e chiunque fosse disposto ad ascoltare.

Abbiamo tentato qualsiasi mezzo non coercitivo e non sleale per farle cambiare idea.

Le abbiamo fatto visitare tutte le scuole del regno.

Lei ha ascoltato tutti, ha parlato con tutti, ha considerato tutto con attenzione e serietà e poi ha detto: bello sia questo che questo, ma non è quello che voglio fare. 

Poi ha anche precisato che il liceo che voleva fare non era quello della nostra città, con un indirizzo più figurativo, ma quello della città vicina con un taglio grafico multimediale e più prestigioso.

A questo punto ci siamo arresi e abbiamo lasciato che l'Arte con l'A maiuscola entrasse nelle nostre vite. 

Lei è felice come una Pasqua e sguazza come un pesce in uno stagno, io sono palesemente inadeguata al compito e cerco di barcamenarmi per nascondere la mia inadeguatezza.

L'altro giorno, guardando il registro dei compiti le ho chiesto: "Sofi, l'hai consegnata la tavola?"

"quale tavola?" ha chiesto distrattamente lei

"ma...non so, quella che sta scritta sul registro elettronico…"

mi ha guardato compassionevole: " A ma', faccio l'artistico: ne consegno 9 al giorno di tavole…"


domenica 28 settembre 2025

Partiamo dalle cose semplici

 Un uomo non più giovane soffre di svenimenti improvvisi per cui si decide di mettergli un Holter, ovvero un apparecchio che fa un elettrocardiogramma in continuo per 24 ore. L'Holter è collegato direttamente ad un ospedale centrale, perchè l'uomo e sua moglie abitano in un posto abbastanza isolato.

La domenica all'ora di pranzo lui sviene e dopo un paio di minuti, squilla il telefono

"Pronto, salve, chiamo dall'ospedale: il tracciato dell'elettrocardiogramma ha auto una lunga pausa, che è successo?" chiede una voce professionale

"ma...ha avuto uno dei suoi svenimenti, ma ora si sta riprendendo" dice la moglie corsa in fretta dalla cucina con la pentola del sugo sul fornello

"Signora," continua la voce " le confermo che gli svenimenti hanno origine cardiaca, porti subito suo marito all'ospedale più vicino, le mando l'elicottero del soccorso e lo trasferiamo qua"

I due si avviano in ospedale e lo raggiungono giusto in contemporanea con l'elicottero. 

Il personale dell'elisoccorso , per carità , è composto da professionisti meravigliosi, che hanno la tendenza a sentirsi un po' Tom Cruise in Top Gun piuttosto che Robin Williams in Patch Adams. Arrivano con le loro divise  gialle e arancioni col sottofondo delle pale che girano e cominciano a urlare ordini: "presto, barella! mettilo su! dammi la cartella!" Il paziente, già stordito dallo svenimento, sta là buono buono che si lascia impacchettare, la moglie, che non capisce neanche bene cosa succede, interpella uno dei supereroi in divisa  e chiede timidamente: dove lo portate? 

Lui la guarda dall'alto e risponde: "non si preoccupi, signora, ora lo portiamo direttamente all'ospedale di *** dove verrà operato d'urgenza, lei ci può raggiungere quando vuole, tanto resta ricoverato.

Lei, sgomenta, cerca di racappezzarsi tra tutte queste cose strane che le dicono, poi col tipico senso pratico delle donne porge al medico un golfino azzuro e fa: Senta, può prendere il suo golfino? che magari nell'elicottero fa freddo...

domenica 14 settembre 2025

Europass

 Essendo un rianimatore io vado in vacanza con dei rianimatori (non sempre, ma abbastanza spesso) ,in particolare una coppia di amici con cui condividiamo la passione per i viaggi in giro per l'Europa. Nelle nostre estati è capitato più di una volta di trovarci a rianimare gente in spiaggia, fare soccorsi su sentieri montani, idratare turisti nei musei, e se dieci anni fa, quando eravamo giovani e motivati, partivamo a razzo come un rescue team di provata efficienza, oggi ci siamo un po' ridimensionati. 

Quest'estate entrando nel museo di una piccola chiesa abbiamo visto una donna che, seduta per terra vicino alla teca con un reliquario , se ne stava perfettamente immobile con la faccia tra le mani.

Siamo rimasti a guardarla sulla soglia della stanza un po' interdetti, senza sapere se entrare o no. Poi mi è venuto un dubbio e ho sussurrato a Federico "oh, ma starà bene? chiediamo se ha bisogno di aiuto?" Lui si è subito ripreso: "Propofol, hai rotto il cazzo a salvare la vita alla gente in Europa, esci , và, che se ne annamo subito" ha concluso spingendomi fuori

giovedì 4 settembre 2025

Un lungo addio

 Il 13 agosto mia madre ci ha lasciati.

La sua malattia è stata rapida e, tutto sommato, poco dolorosa. Niente che non abbia già visto decine di volte in una carriera medica di 20 anni.

Ho cercato di fare tutto quello che era possibile, senza scivolare nell'accanimento terapeutico, eppure, alla fine, ho fatto tutto quello che dicevo che non avrei mai fatto: nutrirla via flebo, darle l'ossigeno; ho cercato di convincere Dio a lasciarmela un altro po' con tutti i trucchetti da rianimatore che conoscevo, ma sapevo che non ci sarebbe cascato...spero di essermi fermata in tempo, prima di fare cose che avrebbero solo prolungato la sua sofferenza. è stato orribile vedere come tutto quello che sapevo sarebbe successo, tutti i passaggi di disfacimento di una vita, succedesse, ineluttabilmente, quasi fossi una moderna Cassandra. E mentre una parte del mio cervello diceva: ora le verrà questo, l'altra parte continuava a credere che no, figurati, andrà meglio. è morta a casa sua, nel suo letto ,come voleva lei, questo almeno ero sicura che fosse la cosa giusta, eppure dopo che è morta ho chiesto a tutti i miei colleghi che mi chiamavano per le condoglianze: ma secondo te se l'avessi portata in ospedale sarebbe stato diverso? e tutti, perchè i miei colleghi sono degli ottimi professionisti, mi hanno risposto con la massima serietà e prendendosi il tempo per spiegarmi, che no, non sarebbe cambiato niente e avevo fatto la cosa giusta.

Ora sto qua a elaborare le fasi del lutto come da manuale di psicologia,  e a volte mi chiedo, o più spesso lo chiedo a Lui, che resta il mio interlocutore favorito a proposito di etica, Cosa Avrei Dovuto Imparare Da Tutto Questo: forse a lasciar andare le cose senza provare per forza a controllarle e a prendercene la responsabilità, ma mi resta la sensazione di aver fatto il massimo e il massimo non è bastato, che è la solita lezione di sempre


Buonanotte mamma

mercoledì 30 luglio 2025

Stray kids

 Con mia madre che sta male e le pessime notizie che si susseguono, ammetto che il mio già precario equilibrio mentale sta vacillando parecchio. 

Quando l'ansia si mischia alla già presente Sindrome della Mamma Terrona che porta ad una leggera sovrastima dei rischi per la tua adolescente, si rischia di deflagrare nel puro Becket e nel teatro dell'assurdo.

Stasera per esempio, complice una serie di sfortunati eventi, mio marito ,il cui amore per la musica è pari solo a quello per l'umanità, si trova ad accompagnare Sofia e la sua amica Winx al concerto di un gruppo pop di adolescenti coreani di cui ignoravamo felicemente l'esistenza prima della sua nascita e che spero ignoreremo dopo. 

Chiamandomi dall'Olimpico mi ha descritto la situazione di base e ,lasciate le fan in curva sud , mi ha comunicato la sua intenzione di andare ad affogare lo sgomento provocatigli dall'estetica coreana in una birra

l'ho fermato esitante: ma....Gio, sarà il caso che resti dentro? se chiudono i cancelli e scoppia una bomba tu poi sei fuori e non ti fanno rientrare...

Giordano, che nella vita ha capito quando è inutile discutere col Delirio, mi ha risposto solo: vabbe, ora vedo

Dopo mezz'ora di scenari apocalittici due neuroni mi hanno fatto contatto:

un attentato dinamitardo ad un concerto pop coreano all'Olimpico???

MACCHECAZZODICO???

Lui nel frattempo stava alla seconda birra

sabato 14 giugno 2025

Basta capirsi

Sara era una bimba chiacchierona e con una certa tendenza all'autoritarismo che le ha valso il soprannome di "Boss". Ora si è trasformata in un adolescente silenziosa e riflessiva dai  grandi occhi scuri e dall'umorismo tagliente.

Tra le doti che ha sin da piccola c'è una grande agilità fisica con una propensione agli sport acrobatici per cui adesso , mentre le sue amiche fanno danza o tennis, lei fa parkour.

L'altra sera a cena ne ho approfittato per chiederle come andava

"bene" ha risposto disinvolta "abbiamo appena finito di imparare il salto mortale in avanti"

"ah, ecco...e come si fa, praticamente?" ho chiesto io, nella mia abissale ignoranza 

"beh, ti spingi in alto e poi ti ripieghi come per fare una capriola in aria...è una cosa a cui si arriva piano piano…"

"senti là…" ho risposto cercando di immaginare qualcosa di simile " e a cosa serve?"

"beh, per saltare gli ostacoli, per esempio"

"ah, vedi...e che vantaggio ti dà rispetto al salto normale?"

"mah...sostanzialmente nessuno, serve per fare i fighi…"

sabato 7 giugno 2025

Libertà di espressione

 La barista sotto casa di madre, vedendola mettere un cucchiaino di zucchero nel caffè, l'ha redarguita che non dovrebbe mangiare zucchero e dolci perché fanno crescere più velocemente i tumori

Mia madre, in un insolito sprazzo di lucidità le ha detto che fino ad ora ha visto 7 oncologi e nessuno le ha mai detto di non mangiare zucchero. 

Poi ovviamente è andata a casa, ha cercato questa cosa su internet e ha chiamato me che, se fossi stata a portata di mano, sarei scesa al bar a dirgli cosa penso della faccenda.

Non pretendo che tutti abbiano fatto i corsi di comunicazione e siano fini psicologi, però mi domando: con che coraggio dici una cosa del genere ad una paziente oncologica?

non stai parlando per ipotesi, stai parlando con una persona che il cancro ce l'ha. E tu ti senti abbastanza sicura di quello che dici da suggerirle di cambiare il suo regime alimentare e togliere una classe di alimenti - attenzione - perché altrimenti la sua malattia peggiora.

E lo dici così, a cuor leggero, senza sapere quanto pesa, cosa mangia, che tipo di tumore ha...rischiando di aumentare il carico di ansia di un malato oncologico, di fargli cambiare abitudini alimentari senza un criterio, o, ancor peggio, di dargli la falsa illusione che se fa questa cosa la sua malattia si fermerà.

A pensarci lucidamente è una responsabilità immensa sulla vita di un altro essere umano, che tu ti stai prendendo senza un minuto di riflessione, senza un dubbio sul fatto che quella sia la cosa giusta da dire...

Io, dopo anni di professione, peso attentamente ogni singola sillaba quando comunico con qualcuno cercando di non fare danni con quello che dico, e sono un medico. Questa, che fa la barista, si getta in affermazioni pesantissime senza esitazioni, convinta di avere titolo per esprimere la sua opinione senza inibizioni.

Una di noi non ha capito un cazzo della vita.

A questo punto sospetto di essere io