Essendo un rianimatore io vado in vacanza con dei rianimatori (non sempre, ma abbastanza spesso) ,in particolare una coppia di amici con cui condividiamo la passione per i viaggi in giro per l'Europa. Nelle nostre estati è capitato più di una volta di trovarci a rianimare gente in spiaggia, fare soccorsi su sentieri montani, idratare turisti nei musei, e se dieci anni fa, quando eravamo giovani e motivati, partivamo a razzo come un rescue team di provata efficienza, oggi ci siamo un po' ridimensionati.
Quest'estate entrando nel museo di una piccola chiesa abbiamo visto una donna che, seduta per terra vicino alla teca con un reliquario , se ne stava perfettamente immobile con la faccia tra le mani.
Siamo rimasti a guardarla sulla soglia della stanza un po' interdetti, senza sapere se entrare o no. Poi mi è venuto un dubbio e ho sussurrato a Federico "oh, ma starà bene? chiediamo se ha bisogno di aiuto?" Lui si è subito ripreso: "Propofol, hai rotto il cazzo a salvare la vita alla gente in Europa, esci , và, che se ne annamo subito" ha concluso spingendomi fuori
Nessun commento:
Posta un commento